Trento - L’attività di prevenzione della
Questura di
Trento prosegue senza sosta e grazie all’operato della
Divisione Anticrimine sono stati emessi in questi primi quattro mesi
24 divieti di ritorno nei confronti di soggetti pregiudicati e pericolosi per la sicurezza pubblica, di cui
14 residenti nella
provincia di
Trento, oltre a
31 avvisi orali, di cui
3 rivolti a minori, in applicazione del
decreto Caivano.
Inoltre, si è registrata l’emissione di due provvedimenti che consente di inibire determinate zone urbane al fine di tutelare il decoro e l’uso di alcuni luoghi della città, nei confronti di soggetti autori di condotte pericolose per la sicurezza pubblica, tutte compiute nelle aree interne della locale stazione ferroviaria e nelle sue immediate adiacenze, individuate come “zone di particolare rilevanza” dal Regolamento di Polizia Urbana di Trento. È stato emesso anche un “D.A.SPO. Willy” che permette di allontanare persone ritenute pericolose per la società da locali di pubblico intrattenimento, esercizi commerciali o da determinate zone quando – come avvenuto le scorse settimane in un locale di Riva del Garda ad opera di un cittadino originario del Mali - nei pressi degli stessi, siano stati commessi gravi reati.
A ciò si aggiungono cinque D.A.SPO. per soggetti che – già gravati da pregressi provvedimenti di divieto di accesso a manifestazioni sportive – hanno posto in essere condotte penalmente rilevanti in occasione di manifestazioni sportive, con il conseguente aggravamento della durata del provvedimento, unitamente alla prescrizione ulteriore dell’obbligo di firma. Il tutto senza mai abbassare la soglia di attenzione rispetto al fenomeno della violenza di genere: sono stati infatti già notificati 16 ammonimenti per violenza domestica e 25 per stalking.