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Incontro con la Provincia di Trento, il Cal chiede attenzione alle autonomie locali

Trento - Attenzione alla montagna, è questa la richiesta avanzata durante l'illustrazione della manovra di assestamento da parte del Presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti. Gianmoena (Cal) : la montagna deve privilegiare la qualità; sulla fiscalità teniamo conto delle differenze.


Cal - Trento“Il Trentino ha la possibilità, attraverso lo strumento dell’autonomia e della capacità dell’autogoverno, di predisporre modelli che riescano a conciliare la difesa dell’ambiente con l’economia, la tradizione con l’innovazione, la particolarità alpina con turismo. Serve un salto che porti l’attività di montagna a privilegiare gli aspetti qualitativi che hanno un elevato valore aggiunto. Per quanto riguarda la valorizzazione dell’autonomia impositiva dei Comuni si deve considerare anche la differenza di capacità fiscale e dei costi dei servizi pubblici esistenti sul territorio”. Con queste parole il Presidente del Consiglio delle autonomie locali, Paride Gianmoena, ha aperto i lavori di oggi con in programma l’illustrazione della manovra di assestamento 2019 - 2021 da parte del Presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti.


Al suo fianco gli Assessori provinciali agli Enti locali Mattia Gottardi e allo Sviluppo Economico Achille Spinelli. Entrando nei numeri l’assestamento sul 2019 contabilizza risorse aggiuntive per 262 milioni.


Gli obiettivi della manovra, sostanzialmente, prevedono il consolidamento degli investimenti in opere pubbliche della Provincia e dei Comuni; il rafforzamento delle logiche sulla natalità con l’abbattimento delle tariffe sugli asili nido e il Bonus bebè, quindi l’attuazione degli investimenti per il ripristino ambientale e urbanistico dopo la calamità dello scorso ottobre.


Per le opere pubbliche vengono attualizzati gli investimenti già programmati come la variante di Pinzolo; il collegamento Mori San Giovanni; la circonvallazione di Rovereto e gli investimenti dei Comuni per 60 milioni di euro. Inoltre, è già in cantiere la messa in sicurezza della superstrada della Valsugana per ulteriori 60 milioni.


“La volontà della Giunta - ha detto Fugatti - è di fare una grande opera all’anno, non considerando quelle già previste e al netto delle condizioni economiche generali che potrebbero riconsiderare gli impegni”.


Si tratta in sostanza di 90 milioni che si aggiungono a quanto previsto. In totale, in manovra, gli investimenti ammontano a 1 miliardo e 400 milioni e che comprendono tra gli altri il Not, interventi di edilizia scolastica, piste ciclabili e ripristino dell’ambiente dopo i danni da calamità (360 milioni di cui 230 dallo Stato).


La manovra, che risente positivamente anche di quanto uscito dagli Stati Generali della montagna, affronta anche il tema della natalità. In questo caso per cinque anni si interviene con il bonus bebè.


Nella manovra vengono inseriti anche capitoli precisi per il lavoro, lo sport, il sociale e altri ambiti come la fiscalità. L’assessore agli Enti Locali della Pat, Mattia Gottardi, nel suo intervento, ha precisato alcuni punti che troveranno attuazione nella definizione del Protocollo di finanza locale.

Ha confermato il budget con risorse per 40 milioni, più 10 sul Fondo risorse e altri 10 sul Fondo sviluppo locale, con la possibilità per i Comuni di intervenire in maniera autonoma sulla fiscalità.


Su questo punto è intervenuto il presidente del Cal, Paride Gianmoena che, dopo avere chiesto programmazione e continuità sul budget, ha sottolineato come serva una riflessione profonda sull’autonomia per la fiscalità comunale partendo da un principio di solidarietà generale. Gianmoena ha evidenziato anche che ci sono due parole chiave: sinergia e interdipendenza. Parole chiave che vanno declinate nell’autonomia e in una visione complessiva. Senza, cioè, mai dimenticare che il Trentino va considerato un unico territorio di montagna. Ha citato i numeri che, a livello nazionale, vedono il Trentino rappresentare il 2 per cento del territorio e l’1 per cento della popolazione. Numeri che devono far riflettere in un ragionamento unitario di forte coesione.


Nella discussione è intervenuto anche il Sindaco di Aldeno, Nicola Fioretti, che ha centrato il suo intervento sul rapporto centro - periferia. Ha chiesto maggiore connessione, specie sui trasporti e sui servizi, ma anche chiarezza per quanto riguarda la questione delle gestioni associate.


Il Sindaco di Trento, Alessandro Andreatta, rifacendosi ai recenti Stati Generali della Montagna, ha sottolineato l’importanza dei temi emersi, chiedendo il coinvolgimento degli Enti locali. Tanto per fare un esempio sul tema scuola ha chiesto qualità, esprimendo la sua perplessità sullla sopravvivenza di scuole periferiche che contano pochi alunni. “Il Trentino - ha detto - deve guardare all’eccellenza”.


Il Sindaco di Rovereto, Francesco Valduga, ha evidenziato come gli investimenti in opere pubbliche siano importanti in un’ottica, non solo di servizio, ma anche di crescita collettiva. “È importante - ha aggiunto - anche investire in formazione per dare alle imprese il personale di cui hanno bisogno. E in questi ambiti la collaborazione dei Comuni può essere decisiva”. Ha, quindi, ribadito l’esigenza di pensare a un Trentino policentrico, dove ognuno ha il suo compito, con la Provincia a fare da regia. In tema di sanità ha evidenziato che non deve esserci discrasia tra gli ospedali, spiegando bene ai cittadini che ogni punto sanitario ha la sua mission. Insomma, non si può fare tutto dappertutto.


Il Sindaco di Ala, Claudio Soini, sul fenomeno spopolamento ha precisato come servano servizi intesi, anche, come occupazione e attività commerciali, che non devono concentrarsi solo nei grandi centri commerciali. Sull’ambiente ha riportato il tema delle discariche, che non possono essere solo un problema amministrativo. “Un Sindaco - ha detto - deve poter avere strumenti politici per salvaguardare il territorio e in questo senso va fatta un’ampia riflessione”.


Il Sindaco di Roncegno Terme, Mirko Montibeller, ha sollevato il vuoto normativo rispetto ad alcune questioni riferite ai recenti danni ambientali. Sugli asili nido, in particolare sul servizio 0 - 3 anni, ha chiesto un’armonizzazione della normativa. Anche sull’Icef ha chiesto una revisione del patrimonio in casi particolari che vanno a penalizzare i cittadini.


Vittorio Stonfer, Sindaco di Giovo, condividendo gli interventi in aula, non ha nascosto l’importanza dei servizi per contrastare lo spopolamento. Ha chiesto urgenza per la fibra ottica e una lista di priorità per la realizzazione delle opere pubbliche. La discussione si inserisce nella definizione del Protocollo di finanza locale 2019, che avverrà in sede di approvazione della manovra di assestamento.

Ultimo aggiornamento: 19/06/2019 12:22:23
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