Bormio - La Valtellina si conferma speciale per Dominik Paris. L'azzurro ha vinto per la quarta volta la discesa libera di Coppa del Mondo di sci alpino a Bormio, con il tempo di 1'49"56, precedendo di 39 centesimi lo svizzero Beat Feuz e di 42 l'austriaco Matthias Mayer. Col risultato odierno, Paris è secondo nella classifica generale, a 30 punti dal norvegese Kristoffersen. Nella foto @Alessandro Trovati - Pentaphoto, il podio della discesa odierna.
POKERISSIMO PER PARIS
A Bormio vince sempre e solo Dominik Paris. Altra straordinaria impresa del carabiniere della Val d’Ultimo che stamattina ha domato la “sua” Stelvio per la quinta volta, la quarta in discesa (record assoluto sulla pista bormina) perché l’anno scorso Domme si era preso il lusso di vincere anche il SuperG. Con la vittoria di ieri, Paris è il discesista in attività con più vittorie in Coppa del Mondo.
Nella discesa di ieri, la prima della tre giorni di gare a Bormio, quella di recupero della gara non disputata il 21 dicembre in Val Gardena con partenza spostata più in basso in località La Rocca, Dominik è partito con la cattiveria agonistica e la convinzione di chi, dopo un’ottima prova cronometrata dove era finito secondo dietro il francese Roger, sa di poter centrare un risultato di spicco. E così è stato, per gli altri solo le briciole.
Ormai non ci sono parole per descrivere le discese sulla Stelvio di Paris che su questa pista, una delle più difficili dell’intero circo bianco, si sente proprio a casa, sa bene cosa fare metro dopo metro, sa dove può osare. Ed è qui che Domme ha vinto la sua prima gara di Coppa del Mondo. C’è un feeling speciale. E grazie al suo straordinario talento e alla sua straordinaria potenza riesce sempre a tenere alta la velocità e a tenere linee ideali. Ormai qui sa che se riesce a far bene, a “sbagliare il meno possibile” come ci ha sempre detto, difficilmente c’è qualcuno che riesce a far meglio. Super Domme ieri ha osato, come sempre, e l’ha fatto come solo lui sa fare, dalla partenza all’arrivo, e… scaricando la potenza dei suoi cavalli lungo il percorso e facendo, come sempre, la differenza nella parte bassa prima di stampare il crono di 1’49”56. Al suo arrivo tripudio totale del numeroso pubblico presente allo ski stadium e al parterre di una Stelvio vestita nuovamente di tricolore e di una Bormio, paesino che gli ha conferito quest’anno la cittadinanza onoraria, in festa!
A fermare il dominio di Paris ci ha provato lo svizzero Beat Feuz, il leader della coppa di specialità, che ha trovato una delle sue migliori giornate sulla Stelvio (dove in carriera ha ottenuto “solo” un terzo posrto) fermando le lancette del cronometro sul 1’49”95 a 39 centesimi dal vincitore. E anche l’austriaco Matthias Mayer è andato vicino all’impresona, fermandosi però al terzo posto con 42 centesimi da un inarrivabile Domme. Bene il norvegese Kilde, quarto, e bene i tre francesi Muzaton, Bailet e Roger, rispettivamente quarto, quinto e sesto. E il quinto posto di Muzaton, partito col numero 38, oltre al settimo di Roger, partito col 40, la dicono lunga su una Stelvio bellissima e performante per tutti, grazie anche al lavoro costante e competente degli uomini di pista coordinati dal direttore di gara Omar Galli.
Diciottesimo posto, un pizzico di delusione dopo il terzo posto in prova ma comunque punti pesanti per Mattia Casse che ha chiuso al 18° posto, a 2’19” da Parise a 64 centesimi dalla top 10.