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La 1000 Miglia è ancora di Andrea Vesco e Fabio Salvinelli

Trionfano per la sesta volta consecutiva

BRESCIA - Ancora loro, Andrea Vesco e Fabio Salvinelli alla guida della loro fedelissima Alfa Romeo 6C 1750 Ss, hanno vinto per la sesta volta consecutiva la 1000 Miglia. Dopo 5 giornate di gara, 1900 chilometri percorsi e oltre 400 auto storiche in movimento, si è conclusa oggi a Brescia la quarantatreesima edizione rievocativa della 1000 Miglia. Un’edizione speciale, che ha riportato in vita l’itinerario a forma di “otto” delle epiche edizioni anteguerra, unendo simbolicamente, oltre che il Nord e il Sud, anche l’Est della costa adriatica all’Ovest di quella tirrenica.

A laurearsi campioni sono ancora loro, Andrea Vesco e Fabio Salvinelli, che, alla guida della loro fedelissima Alfa Romeo 6C 1750 Ss, sono arrivati per la sesta volta consecutiva davanti a tutti, nonostante Daniel Andres Erejomovich e Gustavo Llanos non gli abbiano lasciato di certo vita facile con la loro 6C 1500 Ss del 1929, riuscendo anche a strappargli il primo posto al termine della quarta giornata di gara.
Terzi Tonconogy-Ruffini su una 6C 1750 Gs del 1931.

I ferraristi Roland Hotz e Giordano Mozzi si aggiudicano il Ferrari Tribute 1000 Miglia a bordo di una F8 Spider, mentre Mirco Magni e Federico Giavardi su Polestar 4 vincono la settima edizione della 1000 Miglia Green.

Una corsa, un viaggio, un rito collettivo. La Freccia Rossa ha attraversato borghi, città d’arte, passi appenninici e piazze festanti, trasformando ogni tappa in un’istantanea d’Italia. Il percorso ha seguito le vene dell’Italia minore, quelle che non sempre finiscono nei depliant, ma che restituiscono l’anima più autentica del Paese. Dopo il via da Viale Venezia, gli equipaggi hanno raggiunto Ferrara, con la magia serale del Castello Estense, per poi, il giorno seguente, raggiungere la Capitale attraverso le curve del Mugello e le terre della Val d’Orcia. La terza tappa, all’alba, ha salutato Roma tra i palazzi ancora addormentati, arrampicandosi fino a Orvieto e Arezzo, prima dell’abbraccio serale di Cervia. Da lì, il passaggio spettacolare nel cuore della Versilia, con il transito all’interno dell’Accademia Navale di Livorno e le curve storiche del Passo della Cisa. Il ritorno ha reso omaggio all’Italia padana: Cremona, Soncino, Franciacorta. E infine, Brescia, che ha accolto le auto e i loro equipaggi con la Festa della musica e l'ovazione del pubblico.
Ultimo aggiornamento: 22/06/2025 00:55:22
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