Trento - I cambiamenti climatici pongono nuove sfide per il comparto agricolo e per i Consorzi irrigui. Se ne è discusso questo pomeriggio nel corso del convegno promosso da Comifo (Federazione provinciale dei Consorzi irrigui e di miglioramento fondiario) con il sostegno di Cooperfidi al Grand hotel Trento, al quale hanno partecipato - tra gli altri - il sottosegretario al Ministero dell’agricoltura Luigi D’Eramo, il vicepresidente della Provincia autonoma di Trento, titolare della competenza in materia di ambiente e cooperazione, Mario Tonina, l’assessore provinciale all’agricoltura e foreste, Giulia Zanotelli e il presidente della Società meteorologica italiana, Luca Mercalli. Le necessità di adattamento e di riduzione dei rischi impongono di cogliere ogni opportunità che permettano i necessari adeguamenti sia delle infrastrutture sia delle modalità di utilizzo della risorsa idrica, ha precisato tra le altre cose il sottosegretario D’Eramo.
Per questo motivo l’Amministrazione provinciale scommette su tecnologia e innovazione per il contenimento dei consumi.
Ad oggi, in Trentino le superfici irrigate dai Consorzi raggiungono quota 18.370 ettari, superficie ben maggiore rispetto a quella del 2009 (15.505 ettari), con un aumento del 22% in 10 anni. Altrettanto si può dire per le superfici irrigate in auto-approvvigionamento, che sono aumentate di circa il 50%: passando da circa 5.000 a circa 10.000 ettari. Inoltre, negli ultimi decenni gli investimenti della Provincia hanno determinato un significativo aumento dell’irrigazione a goccia, con un notevole risparmio di risorsa idrica.
Un appello è stato lanciato dal vicepresidente Tonina, affinché su una partita così centrale per il futuro del territorio, il Trentino agisca in una logica di sistema: “Il gioco di squadra è fondamentale, per questo Comifo e Consorzio trentino di bonifica - associati alla Federazione trentina della Cooperazione - hanno la possibilità di agire in sinergia e vedranno al loro fianco gli Assessorati all’ambiente e all’agricoltura, impegnati nel recuperare ulteriori risorse legate al Pnrr per completare l'opera già avviata con sistemi di irrigazione e bacini di accumulo”.
“Il buon uso e la tutela delle acque è volto ad una sempre maggiore efficienza nel suo utilizzo, il cui risparmio va a vantaggio dell’ambiente e quindi al mantenimento di un alto valore ecologico di questi ecosistemi” ha evidenziato Tonina, nel ricordare come sia richiesto un impegno e un contributo da parte di tutti i soggetti.