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Scarsità di innevamento in montagna, i dati di Meteotrentino

Trento - Scarsità di innevamento in montagna, dopo alcuni anni caratterizzati da buoni accumuli nevosi: il dato emerge dal report relativo alla campagna glaciologica primaverile di massimo accumulo di Meteotrentino.
La causa della scarsità di innevamento, evidenzia il report, è da ricercare in un periodo invernale e primaverile caratterizzati da precipitazioni nevose assenti o molto scarse e in un successivo precoce inizio della fusione, a causa del caldo intenso del mese di maggio.

Mediamente sui ghiacciai è stata misurata una quantità di neve compresa tra il 50% e il 60% del valore medio della serie storica e a fine maggio diverse fronti glaciali si presentavano già prive di copertura nevosa, con circa un mese di anticipo rispetto a quanto registrato negli ultimi venti anni.
Le misure sono state eseguite in collaborazione tra l’Ufficio Previsioni e Pianificazione della Provincia autonoma di Trento, la Commissione Glaciologica della Società degli Alpinisti Tridentini, il Muse e l’Università degli Studi di Padova.


I NUMERI - I risultati della campagna di misure al termine della stagione di accumulo evidenziano condizioni di innevamento piuttosto scarso sui ghiacciai misurati in Provincia di Trento. E’ stata osservata percolazione di acqua di fusione su gran parte del profilo verticale del manto nevoso, ad eccezione del ghiacciaio de La Mare che è collocato a quota maggiore. Rispetto alla serie storica, iniziata nel 1967, sul ghiacciaio del Careser è stato stimato un equivalente d’acqua del manto nevoso pari a 495 mm, che corrisponde a metà dell’accumulo che mediamente viene misurato in questo periodo dell’anno. Si tratta di uno degli accumuli più scarsi dell’intera serie storica, secondo solo a quello del 2007 (381 mm).
Sul vicino ghiacciaio de La Mare il dato di accumulo è risultato pari a 607 mm, del 40% inferiore rispetto alla media dall’inizio delle misurazioni nel 2003, che risulta essere di 982 mm. Anche in questo caso si tratta del secondo peggior accumulo, dopo quello del 2007 (461 mm) e prossimo a quello del 2017 (635 mm).
Sul ghiacciaio della Marmolada la serie di misurazioni è più breve, tuttavia la stima preliminare degli accumuli, pari a 714 mm, indica anche in questo caso anomalie comprese tra -40% e -50% rispetto a condizioni normali.

Ultimo aggiornamento: 15/06/2022 12:12:47
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