Vuoti che il Presidente vuole cercare di colmare grazie due nuovi concorsi per assistenti giudiziari che saranno banditi nel 2023 per gli uffici di Bolzano e Trento per i quali sono già in atto altri tre concorsi per assumere nuovi operatori giudiziari, funzionari giudiziari e funzionari UNEP.
Come è poi noto dal 1° gennaio 2017 sono state delegate alla Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol, le funzioni riguardanti l’attività amministrativa e organizzativa di supporto agli uffici giudiziari del distretto, con esclusione di quelle relative al personale di magistratura e al personale amministrativo dirigenziale. La normativa ha rinviato la definizione delle modalità operative per l’esercizio delle funzioni delegate ad una serie di successivi accordi: l’accordo per l’istituzione della commissione disciplinare, il protocollo operativo e gli accordi a carattere pluriennale.
“La Commissione disciplinare è operativa a pieno regime, ma non il Protocollo operativo e gli accordi pluriennali – ha ricordato Fugatti – nella sua visita a Trento il Sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari ha però confermato la volontà del Governo di definire i contenuti in tempi ragionevoli”. La questione assume notevole rilevanza, soprattutto con riferimento agli “accordi a carattere pluriennale” in quanto in essi vengono definiti gli standard e i parametri di servizio per l'esercizio delle funzioni delegate, anche ai fini della quantificazione degli oneri finanziari.
In particolare, negli accordi a carattere pluriennale vengono definite le dotazioni organiche del personale amministrativo degli uffici giudiziari, gli standard di funzionalità dei servizi, delle attrezzature e degli arredi, gli interventi da realizzare sugli immobili destinati a sedi di uffici giudiziari.
“Sono ormai più di sei anni che la Regione esercita le funzioni delegate, assumendosi la relativa spesa, senza che siano stati ancora stabiliti e concordati i suddetti standard di funzionalità – ha ricordato Fugatti – la Regione riceve dallo Stato 15 milioni di euro all’anno a fronte però di una spesa nel 2021 di 23,5 milioni, mentre nel 2022 è stata di circa euro 24,3 milioni. Il saldo negativo per la Regione, nel solo 2022, ha superato i 9 milioni di Euro. È necessario, quindi, di riprendere con urgenza il confronto per la definizione del protocollo operativo e, soprattutto, degli accordi a carattere pluriennale”.