Il tutto, all’interno dei sistemi e dei protocolli di controllo e sicurezza della rete territoriale.
Da tempo Trentino Digitale collabora con le diverse agenzie nazionali in tema di sicurezza delle reti e dei dati, un’attività che risulterà sempre più preziosa in un’ottica futura.
La collaborazione tra istituzioni trentine.
Lo sviluppo delle attività di contrasto e prevenzione al crimine organizzato è frutto anche del protocollo, firmato nel novembre scorso sempre dal presidente Maurizio Fugatti e dal procuratore capo Sandro Raimondi, che di fatto apriva a forme di collaborazione fra la Provincia e la Procura della Repubblica sul territorio trentino.
La collaborazione ormai consolidata in settori ambientale, criminalità economica, sicurezza del lavoro e contrasto alla violenza contro le donne, si estende ora alla cybersecurity e ai crimini informatici. Il manifestarsi anche sul territorio provinciale di fenomeni criminosi pericolosi e preoccupanti riguardanti la criminalità organizzata o comunque più in generale la criminalità economica e quella tecnologica, - come hanno concordato i firmatari dell’intesa di oggi - rende necessaria una sinergia stabile ed organizzata tra istituzioni.
Le finalità degli accordi mirano a garantire la promozione di azioni in grado di rafforzare le misure di contrasto ai fenomeni criminosi sul territorio provinciale, grazie ai nuovi strumenti messi a disposizione. Inoltre, come è stato sottolineato nel corso dell’incontro presso la sede di Trentino Digitale, l’alleanza consentirà il monitoraggio e la conoscenza dei fenomeni criminosi, ai fini anche della prevenzione, rilevati sul territorio trentino che hanno un alto impatto sulla vita civile ed economica della cittadinanza e delle istituzioni che la rappresentano.
Nell’organizzazione degli uffici giudiziari, un ruolo importante - sia tecnico che di coordinamento - è svolto dal Centro intercettazioni e tecnologie (Cit). L’unità interforze della procura della Repubblica di Trento è nata nel 2003 e ad oggi raccoglie differenti competenze e provenienze (Carabinieri, Guardia di finanza e Polizia locale), che fanno della diversità la propria forza ed equilibrio. Il Cit - i cui uomini erano oggi presenti alla firma dell’accordo - è strategico per la procura, perché svolge attività trasversali, tra le quali la ricerca di nuovi strumenti informatici per supportare e sviluppare le investigazioni, per contrastare le tradizionali e le nuove forme di criminalità organizzata.
“Oggi - conclude il presidente di Trentino Digitale, Carlo Delladio - è un giorno importante perché abbiamo individuato e concordato ulteriori forme di coinvolgimento delle strutture pubbliche e del relativo personale a supporto delle attività di indagine realizzate dalle Procure della Repubblica in Trentino. Sarà un percorso complesso ma che affronteremo con il massimo dell’impegno”.