Questo è possibile grazie all'adozione di piattaforme di nuova generazione, integrate con le basi dati nazionali (in particolare la Piattaforma digitale nazionale dati) e provinciali. Il risultato sarà il nuovo e più vasto catalogo dei servizi pubblici offerti dalla Provincia (che già oggi conta 486 servizi, di cui 109 online) e, come anticipato, una pubblica amministrazione in grado di far evolvere e personalizzare gli stessi servizi, grazie all’analisi dei dati degli utenti.
Il Trentino, come detto, è punto di riferimento in Italia anche per quanto riguarda le competenze digitali e metodologiche. I finanziamenti del quarto ambito del Pnrr alimenteranno, in particolare, il “Nodo territoriale di competenza” (Ntc), struttura dedicata all’interno della Provincia e dell’Umst semplificazione e digitalizzazione, che avrà la missione di sviluppare - attraverso azioni di formazione, consulenza e supporto con e per il territorio sui temi delle competenze digitali e metodologiche, riuso e master data management - la miglior trasformazione digitale dell’azione pubblica sul territorio. Il nodo trentino, primo in Italia, è stato già riconosciuto da AgID lo scorso agosto.
Agli interventi citati si affianca - anch’essa finanziata dal PNRR per circa 1 milione di euro e gestita in modo coordinato dalla Provincia in sinergia con i Comuni - l’azione dedicata ai cittadini (in particolare alle fasce più a rischio di divario digitale e quindi di esclusione) e finalizzata all’accrescimento delle competenze digitali per favorire l’uso autonomo, consapevole e responsabile delle nuove tecnologie e incentivare l’uso dei servizi digitali.
L’intervento prevede per il Trentino l’attivazione di 22 punti di facilitazione e il raggiungimento entro il 2026 di almeno 17.000 cittadini.
Comuni e nuovi servizi digitali
Il secondo filone di interventi del Pnrr in Trentino riguarda i 163 Comuni, su un totale di 166 per oltre il 97% della popolazione, che sono accompagnati nella transizione digitale grazie alla sinergia tra Consorzio dei Comuni trentini e Trentino Digitale (Area enti locali) i quali, a loro volta, saranno anche gli erogatori dei nuovi servizi.
Per quanto riguarda i prossimi passi, le due società di sistema, come fatto finora, si muoveranno d’intesa: Trentino Digitale, attraverso l’Area Enti locali, proseguirà nella conduzione del progetto di accompagnamento al Comune per quanto attiene la gestione di tutti gli avvisi, garantendo inoltre al Consorzio il supporto necessario per la realizzazione degli interventi; il Consorzio, attraverso l’Area Innovazione, si occuperà invece della predisposizione e dell’invio al Comune dell’offerta tecnico-economica, della realizzazione degli interventi di miglioramento dei siti web comunali e di pubblicazione dei servizi digitali per il cittadino.
Gli investimenti riservati ammontano a 25,32 milioni di euro e sono destinati a cambiare per sempre ed entro aprile 2024 l’assetto degli enti locali, sia in termini di sistemi interni (più sicuri e inseriti in un unico ecosistema) sia per quanto riguarda i servizi offerti. L’impatto più importante riguarda proprio i servizi digitali verso i cittadini. Dagli attuali 14 servizi digitali (sviluppati negli scorsi anni grazie al Fondo Innovazione) se ne aggiungono altri 30. Kussai Shahin, direttore generale di Trentino digitale: “Con il Consorzio dei Comuni trentini abbiamo condiviso un unico obiettivo: costruire il futuro dei servizi digitali in Trentino. E questo sarà possibile anche grazie al nostro impegno a fianco della Provincia autonoma di Trento che consentirà il cambiamento del tessuto della pubblica amministrazione. Oggi siamo riusciti, grazie ad un efficace lavoro di squadra, a farci riconoscere risorse importanti; da domani dobbiamo lavorare per realizzare gli interventi e completare le esigenze dei Comuni, condizione indispensabile per confermare i fondi a nostra disposizione”.
Nello specifico, l’attività - denominata Missione M1C1 digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella pubblica amministrazione - ha visto Trentino Digitale e Consorzio dei Comuni trentini attivarsi fin da marzo 2022 per raccogliere, attorno ai 5 avvisi (bandi), le adesioni dei Comuni per accedere in maniera unitaria ai finanziamenti del Pnrr.
L’avviso più importante riguarda proprio “l’esperienza del cittadino nei servizi”. Grazie ai 15 milioni di euro di investimenti, i Comuni trentini hanno la possibilità di rifare i propri siti istituzionali, secondo le linee guida della pubblica amministrazione, e, come detto, rilasciare i nuovi servizi, a cui cittadini ed imprese accederanno direttamente online. L’elenco dei servizi copre per intero lo spettro dei rapporti tra privati e pubblica amministrazione, ad iniziare dall’anagrafe (dichiarazione di nascita e morte, pubblicazione di matrimonio, e richiesta permessi di accesso ad area Ztl o strade forestali, piuttosto che la raccolta funghi), segreteria (iscrizioni asilo nido) per passare all'accesso agli atti, appuntamenti con sindaco e uffici tecnici, erogazione contributi, servizi alla persona (anziani e bambini in particolare).
Il portfolio di servizi digitali si innesta nella “Stanza del cittadino”, servizio già attivo grazie al Fondo Innovazione (promosso dall’ex ministro Pisano), che conta ora 14 servizi primari. Tra questi rientrano la possibilità di richiedere la carta d’identità elettronica, il certificato di stato civile e l’ambito dei servizi elettorali.
Altri due avvisi riguardano la diffusione dell’utilizzo di Spid e Cie, le identità digitali per l'accesso ai servizi della pubblica amministrazione nazionale e locale, (2,282 milioni) e lo sviluppo dell’App IO per un valore di 1 milione di euro. In particolare, l’App IO, già attiva per le notifiche tra la pubblica amministrazione e il cittadino, sarà la porta di accesso per tutte le comunicazioni tra pubblica amministrazione e cittadini e imprese.
Il quarto avviso (110 mila euro il valore) va ad ottimizzare i servizi legati a PagoPa, sistema di pagamento verso la pubblica amministrazione.
Infine, il quinto avviso (7 milioni di euro) consente l’accompagnamento del Consorzio Comuni e di Trentino Digitale verso la migrazione in cloud dei sistemi interni dei Comuni, che sarà svolta materialmente dai fornitori, scelti dagli enti locali.
Fin qui lo stato dell'arte con gli interventi già definitivi ad oggi dal Pnrr. L'ambito di interventi del Piano nazionale prevede ulteriori due avvisi di recente pubblicazione: la Piattaforma delle notifiche digitali, destinata a sostituire il messo comunale (incaricati di provvedere alla notificazione, pubblicazione, mediante affissione all'albo pretorio, o consegna degli atti dell'amministrazione) e l’avviso che mette a disposizione dei Comuni il finanziamento per l'adesione alla Piattaforma digitale nazionale dei dati, che permetterà di integrare le banche dati a livello locale, con concreti benefici per il cittadino.