Brescia - Sempre alle stelle il prezzo del gas che ad Amsterdam, mercato di riferimento per l'Europa, ha chiuso la seduta a 339 euro al megwattora (+5% rispetto alla vigilia), poco sotto il massimo storico di 341 euro segnato a meno di un'ora dalla fine dall'ultima seduta della settimana.
La presidenza ceca, presidenza di turno del semestre Ue "convocherà una riunione urgente dei ministri dell'Energia per discutere le misure di emergenza specifiche per affrontare la situazione energetica".
La crescita del prezzo del gas si scarica anche sul costo dell'elettricità in Italia, che oggi durante le contrattazione ha toccato il picco di 870 euro per poi attestarsi su una media giornaliera di 713,69 euro a megawattora.
Il valore medio della borsa elettrica - che emerge dai dati del Gme - risulta in impercettibile flessione rispetto ai 718,71 euro di ieri, ma rimane comunque altissimo: superiore di 100 euro al valore di due giorni fa, quando si attestava a 614 euro e 200 euro in più dei 507,79 di una settimana fa.
Sull'emergenza bollette "la Lega chiede al Governo Draghi che è in carica di fare in fretta. Noi chiedemmo mesi fa un investimento maggiore, uno scostamento di bilancio, ci dissero no. Adesso tutti si accorgono che settembre e ottobre rischiano di essere devastanti per le famiglie e per le imprese - ha detto Matteo Salvini -. Se Draghi porta in Cdm o in Parlamento anche la prossima settimana un provvedimento da miliardi, da decine di miliardi per sostenere famiglie e imprese il voto della Lega è assicurato".
"Se il prezzo non scende - ha detto Salvini -, il prossimo Governo, e quindi per me l'operazione verità è sempre meglio che non l'operazione silenzio, dovrà razionare luce e gas a partire dalle imprese". "Vorrei evitarlo, ma l'ha già detto Macron, e la Francia oltretutto ha decine di reattori nucleari operativi. Noi non ce l'abbiamo, importiamo solo energia dall'estero, quindi se non si interviene il rischio di decidere chi si riscalda e chi no, chi accende la luce e chi no è assolutamente concreto".
INIZIATIVA "BOLLETTE IN VETRINA"
Bollette in vetrina anche in Trentino: le Associazioni dei pubblici esercizi e dei ristoratori lanciano anche nella nostra provincia la campagna di sensibilizzazione di FIPE-Confcommercio, la Federazione italiana dei pubblici esercizi. A tutti gli associati che vorranno aderire viene chiesto di affiggere in vetrina la differenza tra le bollette del 2021 e quelle del 2022, per evidenziare i costi insostenibili a carico delle imprese del terziario.
Importi quasi ovunque triplicati, quando non addirittura quadruplicati: i costi energetici a carico di bar, ristoranti, pizzerie, pub, al pari di quando accade per negozi, alberghi, uffici e altre attività del terziario, sono diventati insostenibili all’interno del bilancio aziendale così come per le famiglie.