L'Agenda delle Valli

Spoke del Centro per la Famiglia “Family First 2.0.: Rete Generativa per comunità e famiglia”

Inizio: 26/06/2025 dalle ore 12:00 - Fine: 26/06/2025 alle ore 13:00 IT
Si è svolto quest’oggi a Bolgare, a Palazzo Berlendis (Spoke del Centro per la Famiglia “Family First 2.0.: Rete Generativa per comunità e famiglia”), la tappa bergamasca del ciclo di incontri regionali di ‘GenerAzioni in Cammino-Radici per il futuro’ nel quale l’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità Elena Lucchini ha presentato i risultati e i percorsi finanziati dalla misura che promuove l’invecchiamento attivo e favorisce il patto tra generazioni. All'incontro ha partecipato anche l'assessore regionale alla Casa e Housing sociale Paolo Franco.
Nel corso dell’evento  sono stati illustrati i progetti e i protagonisti del Piano territoriale degli interventi che coinvolge gli Enti del Terzo Settore, Enti Capofila del Piano di Azione Territoriale e dei Centri per la Famiglia, ASST, Comuni e Ambiti Territoriali Sociali con la regia dell’ATS grazie alla misura regionale di innovazione sociale in coprogettazione con i territori.
“Quest’oggi mi sono complimentata con tutti gli attori sociali presenti - ha dichiarato l’assessore Lucchini - per gli esiti della nostra iniziativa regionale sperimentale che, con un investimento di 4,3 milioni di euro, sta promuovendo per la prima volta il valore della longevità come opportunità e che sta innescando un processo culturale che ci consentirà di sostenere buone pratiche e creare infrastrutture sociali per le nostre comunità”.
Abbiamo voluto, ha proseguito l'assessore, "investire su socializzazione e inclusione sociale, sull’autonomia e sul benessere, sulla partecipazione e la cittadinanza attiva lasciando però ai territori la facoltà di immaginare e proporre soluzioni sulla scorta delle loro esigenze per un welfare generativo. Qui  ho avuto modo di conoscere la straordinaria realtà sociale bergamasca che ha saputo garantire una copertura estesa su quasi la totalità del territorio, con 13 Ambiti Territoriali Sociali, 12 Enti Capofila e ben 60 enti partner che hanno potuto contare su un contributo regionale pari a 452.353 euro. Ho molto apprezzato l'investimento nell'ortoterapia, che coinvolge attivamente le Unità d'Offerta Sociosanitarie (RSA, CDI), le Unità d'Offerta Sociali (C.A.S.A., Alloggi Protetti), gli over 65 della cittadinanza e gli Istituti Scolastici. Questo approccio promuove un'ottima logica di inclusività e intergenerazionalità".
Mi hanno colpito anche, ha aggiunto l'esponente della giunta lombarda, "i 'Caffè sociali', che si confermano luoghi sempre più importanti di formazione e informazione. Allo stesso modo, ho trovato notevole la capacità di innovare attraverso i 'Laboratori intergenerazionali': in particolare, quelli dedicati alla cucina tradizionale che permettono agli over 65 di trasmettere ricette a caregiver e giovani, così come la condivisione di saperi artigianali che tramanda un prezioso patrimonio materiale e immateriale di cultura e tradizioni. Si tratta di uno scambio tra generazioni che rafforza legami e fiducia. Il seguente Piano d'Azione Territoriale per l'Invecchiamento Attivo va ben oltre la semplice offerta di attività ricreative per gli anziani. La sua vera forza emerge nella sinergia con i Centri per la Famiglia, e l'evento di oggi qui nella Bergamasca ne è un esempio significativo".
Sempre più prioritario, ha sottolineato Lucchini, "è da considerarsi l’intervento di ‘In-forma/Digitale’ che sostiene dei veri e propri presidi itineranti di informazione digitale e che consente di raggiungere capillarmente le diverse realtà territoriali, portando l'alfabetizzazione digitale dove è più necessaria e trasformando un potenziale ostacolo in un'opportunità di inclusione e coesione sociale. Attraverso questa metodologia innovativa, 'In-forma/Digitale' crea spazi di incontro e apprendimento reciproco, dove gli anziani possono acquisire le competenze digitali necessarie per navigare in un mondo sempre più connesso, superando il divario digitale e accedendo a opportunità precluse. Allo stesso tempo, i giovani non sono solo facilitatori, ma scoprono il valore dello scambio intergenerazionale, affinando le proprie capacità comunicative e sviluppando un senso di responsabilità sociale".
Infine, ha concluso l'assessore alla Famiglia, "si sta consolidando il progetto sperimentale di co-housing Reint2565 promosso dal mio assessorato con l’Università Bergamo che promuove il dialogo fra generazioni con una coabitazione solidale basata su un patto fiduciario tra anziano e giovane. L’obiettivo è integrare le esperienze di vita dei senior con l’energia e le aspirazioni dei giovani. Un confronto di competenze e conoscenze, valorizzando le risorse che ciascuna generazione può offrire per affrontare insieme le sfide della contemporaneità. Ringrazio ATS Bergamo per l’attenzione e la cura testimoniata in questo percorso”.
TERZA ETA', I NUMERI NELLA BERGAMASCA -  Il processo di invecchiamento della popolazione è particolarmente significativo. Poiché l'indice di vecchiaia è in continua crescita, si assiste ad un continuo accrescersi della fragilità della popolazione anziana, in quanto il positivo dato dell'aumento della speranza di vita porta con sé anche una maggiore rilevanza di problematiche sanitarie e sociali che insorgono nelle persone in età molto avanzata. La popolazione over 65 della Provincia di Bergamo con riferimento all’anno 2023 risulta essere pari a 249.555 cittadini - 112.104 i maschi, 137.451 le femmine. Le donne rappresentano una maggioranza crescente nelle fasce d’età più avanzate. Ad esempio, nella fascia 85+, ci sono 24.500 donne rispetto a 12.298 uomini, una differenza marcata. Le fasce d'età 65-69 e 70-74 mostrano una distribuzione più equilibrata, ma con una prevalenza femminile. Bergamo ha la maggiore concentrazione di anziani (15,28%), seguita da Dalmine (12,33%) e Isola Bergamasca (11,51%). Questi dati indicano che i distretti più popolosi ospitano anche la maggior parte della popolazione anziana. I distretti con percentuali più basse, come Alto Sebino (3,11%), mostrano una minor densità di anziani, suggerendo una potenziale correlazione con il livello di urbanizzazione.
Ultimo aggiornamento: 25/06/2025 18:36:47