Riva del Garda (Tretno) - 926 minori (dato che da qui alla fine dell'estate è destinato a crescere) di 728 famiglie, di cui 369 residenti a Riva del Garda e gli altri non solo nell’Alto Garda ma anche dentro e fuori provincia.
È il dato che riassume il gradimento dei Centri estivi e dei camp gestiti dall’Apsp Casa Mia, nelle varie sedi sul territorio, sostenuti dalla Comunità Alto Garda e Ledro e da tutte le amministrazioni comunali del territorio. Ai quali l’amministrazione comunale di Riva del Garda ha fatto visita mercoledì 7 agosto, nelle persone del vicesindaco e assessore alle politiche sociali Silvia Betta e della responsabile dell'Unità operativa Istruzione e politiche sociali Noemi Gobber. Ad accompagnarli, per il Casa Mia c'erano la presidente Mariacristina Rizzonelli, il direttore Renzo Galvagni e la responsabile dei centri Francesca Giuliani.
La visita è iniziata a La Girandola in viale Trento, che accoglie bambini dai 6 agli 11 anni per tutto il periodo estivo di sospensione dell’attività scolastica; il Centro ha accolto finora 134 bambini di 109 le famiglie (91 residenti a Riva del Garda, 129 nella Comunità Alto Garda e Ledro, due in provincia di Trento e due fuori provincia). Qui c’erano anche ragazze e ragazzi dell’Io ci sono Camp, l’innovativa esperienza di volontariato adulto e cittadinanza attiva (da 14 a 16 anni) cui hanno partecipato finora 34 ragazzi di 31 famiglie (17 di Riva del Garda, 29 della Comunità e quattro provenienti da fuori provincia).
Poi a Casa Bresciani, dove il gruppo ha incontrato i partecipanti ad Aretè Piccoli Summer Camp e Aretè Grandi Summer Camp, che accolgono bambine e bambini rispettivamente da 6 a 9 anni e da 9 a 11 anni di età: nel primo caso i bambini accolti sono 139 di 127 famiglie (84 di Riva del Garda, 128 dell’Alto Garda e Ledro, uno residente in provincia di trento e 7 fuori provincia); nel secondo 124 di 117 famiglie (75 di Riva del Garda, 117 della Comunità e quattro fuori provincia). Qui si è fatto visita anche a tutti gli spazi esterni, fra cui la piscina recentemente rinnovata, risorsa preziosa anche per altri centri del Casa Mia.
A Casa Bresciani c’erano anche i partecipanti al Virtus Summer Camp, realizzato dal Casa Mia in collaborazione con l’associazione sportiva Virtus (della quale era presente il presidente Michele Kumar) e rivolto a bambine e bambini da 7 a 11 anni, con una formula integrata fra servizi educativi e avvicinamento alla pratica del minibasket, cui hanno aderito finora 110 minori di 99 famiglie (61 di Riva del Garda, 106 della Comunità e due fuori provincia).
La visita si è conclusa al Punto X ai Sabbioni, per ragazze e ragazzi da 11 a 13 anni, che ha accolto finora 97 minori di 95 famiglie (63 di Riva del Garda, 89 della Comunità e quattro fuori provincia). Altro camp del Casa Mia è lo Splash Summer Camp, concluso a fine luglio, alla scuola Sighele di Riva del Garda e la mattina alla piscina comunale Meroni per i corsi di nuoto, cui hanno preso parte 93 bambine e bambini di 76 famiglie (66 di Riva del Garda, 91 della Comunità e uno fuori provincia).
«I centri estivi sono una risorsa di enorme importanza -ha detto il vicesindaco Betta- anche in termini di conciliazione, per un territorio come il nostro in cui il lavoro stagionale ha dimensioni molto rilevanti. Le famiglie sanno di poter contare su strutture e spazi del tutto adeguati e su un’organizzazione e personale professionali e ampiamente rodati, anche nell’occuparsi di ragazzi e bambini con disabilità: anche per questo, ritengo, i centri estivi hanno un simile gradimento».