Informativa

Noi e terze parti selezionate utilizziamo cookie o tecnologie simili per finalità tecniche e, con il tuo consenso, anche per le finalità di esperienza, misurazione e marketing (con annunci personalizzati) come specificato nella cookie policy. Il rifiuto del consenso può rendere non disponibili le relative funzioni.
Usa il pulsante “Accetta” per acconsentire. Usa il pulsante “Rifiuta” per continuare senza accettare.

L'Agenda delle Valli

Previsioni meteo

Inizio: 24/03/2023 dalle ore 15:45 - Fine: 24/03/2023 alle ore 16:45 IT

Oggi si celebra la Giornata Mondiale della Meteorologia che è stata istituita nel 1961 per celebrare la nascita dell'Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) il 23 marzo 1950.

Il tema di quest’anno è il ‘Futuro di Tempo, Clima ed Acqua attraverso le Generazioni’.


Andrea Garbinato, responsabile redazione del sito www.iLMeteo.it, individua proprio nell'ultimo lavoro pubblicato 3 giorni fa dall’IPCC-ONU, il gruppo intergovernativo di esperti sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite, un filo d’unione con la festa dell’OMM: in pratica gli scienziati dell’IPCC hanno confermato che il clima sta cambiando in modo repentino e che abbiamo ancora pochissimo tempo per fermare il drammatico riscaldamento del Pianeta.


I cambiamenti climatici, in relazione alle ‘Generazioni’, impatteranno soprattutto la Generazione Y o Millennials, quelli nati dagli anni ‘80 al 2000, con un Riscaldamento Globale sempre più intenso: già molto prima della fine del secolo, infatti, temperature record di 50 gradi potrebbero essere la norma, non solo in Iraq o in Algeria, Libia etc., ma anche in Italia.


In pratica si rischia un aumento di 3-4 gradi entro 50 anni se continueremo ad emettere gas serra al ritmo attuale, ma lo scenario potrebbe anche peggiorare se inquineremo di più; al contrario, se noi, insieme ai politici, ci impegneremo a ridurre la produzione di CO2 e Metano, allora potremmo essere ancora in tempo per fermare questa pesante escalation climatica.


Anche recentemente in Italia abbiamo vissuto episodi legati ai Cambiamenti Climatici: la siccità estrema sul nostro Paese, in particolare al Nord, e le ondate di calore estive che sono state sempre più frequenti e lunghe; ricordiamo la scorsa stagione estiva 2022, indisturbata e rovente dal 10 maggio fino alla fine di settembre e con frequenti picchi oltre i 40 gradi all’ombra.


Tornando ai giorni nostri, le piogge sono ancora le grandi assenti e, almeno fino a sabato, l’alta pressione regalerà tempo asciutto e caldo per il periodo. Le ultime emissioni modellistiche ci danno però una speranza da domenica in poi, quando alcune precipitazioni bagneranno il Nord, il Centro e poi, con la nuova settimana, raggiungeranno anche il Sud.

Ma la notizia associata a questa perturbazione atlantica sarà soprattutto il ribaltone meteo termico che potrebbe riportare l’inverno in Italia.


La tendenza meteo a lunga scadenza indica, infatti, per domenica un peggioramento con piogge al Centro-Nord e neve sulle Alpi fino ai 1200 metri, ma lunedì la neve potrebbe cadere fino ai 500 metri sull’Appennino, specie versante adriatico; martedì infine potremmo rivedere gelate in Pianura Padana: una variabilità estrema, che risulta tra l’altro sempre più spesso associata ai recenti Cambiamenti Climatici globali.



NEL DETTAGLIO

Giovedì 23. Al Nord: bel tempo salvo isolata pioviggine in Liguria. Al Centro: soleggiato salvo nubi sparse in Toscana. Al Sud: sole e più caldo.


Venerdì 24. Al Nord: piogge dalle Alpi verso le alte pianure in tarda serata. Al Centro: soleggiato, nubi sparse in Toscana. Al Sud: sole e ancora più caldo.


Sabato 25. Al Nord: sereno, al più velato con clima primaverile. Al Centro: cielo a tratti velato. Al Sud: sole e caldo per il periodo.


Tendenza: domenica dai due volti, caldo estivo all’estremo Sud con 27°C, graduale peggioramento al Centro-Nord. Prossima settimana ritorno dell’inverno con freddo, neve e tanto vento.

Ultimo aggiornamento: 23/03/2023 17:42:00