TRENTO - Luigi Bonazza, Andrea Malfatti, Stefano Zuech e Othmar Winkler sono i protagonisti della ventunesima edizione di "Palazzi aperti - i Municipi del Trentino per i beni culturali", che nei primi due fine settimana di settembre offrirà al pubblico occasioni uniche per scoprire l’arte trentina tra Ottocento e Novecento. Nei quattro giorni, sono in programma quarantacinque appuntamenti distribuiti su sette diversi luoghi della città, per scoprire la straordinarietà della residenza di Luigi Bonazza, gli influssi rinascimentali a Villa Margon, i luoghi più segreti del Castello del Buonconsiglio, le opere funerarie più belle del Cimitero monumentale, l’architettura barocca di Palazzo Trentini, l’espressionismo della via Crucis nella chiesa di Maria Bambina e l’atmosfera degli anni Quaranta al Palazzo delle Poste.
“Palazzi aperti”, che nel 2019 ha ricevuto il riconoscimento "Patrimoni viventi" da parte del Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali, quest’anno è realizzata in collaborazione con il Castello del Buonconsiglio, il Museo Diocesano Tridentino, il Mart, il Consiglio provinciale della Provincia Autonoma di Trento e l’Azienda per il turismo Trento, Monte Bondone.
Insieme al Comune di Trento partecipano all’iniziativa altri quarantadue Comuni, tra cui per la prima volta Lona Lases, Calceranica, Castel Ivano e Comano Terme, che hanno accolto l’idea di svelare la bellezza del patrimonio culturale provinciale di norma non accessibile.
Per quanto riguarda gli eventi in programma a Trento, la prenotazione alle visite è obbligatoria e potrà essere effettuata a partire da oggi tramite l’Azienda per il Turismo direttamente online sul sito web o all’ufficio informazioni in Piazza Dante 24.
L’ingresso è a pagamento. Il costo del biglietto è di 5 euro, 3 euro per i minorenni (che possono partecipare solo accompagnati).
Per conoscere il programma di tutti gli appuntamenti organizzati nei Comuni coinvolti è possibile consultare il sito www.palazziaperti.it. Per eventuali informazioni, contattare l’Azienda per il turismo al numero 0461.216000.
Residenza di Luigi Bonazza. L'ideale di Gesamtkunstwerk (opera d’arte totale), esaltato dalla Secessione viennese, è ben rappresentato, a Trento, dalla preziosa Casa dell’artista Luigi Bonazza. Negli anni Dieci del Novecento, nel quartiere Bolghera, l’artista, dopo il periodo viennese, avvia la costruzione di questa sua residenza, che progetta in ogni dettaglio. All’ingresso del suo studio scrive “L’arte mi ha insegnato la bellezza del mondo”: sarà la straordinaria occasione per scoprirla insieme alle mediatrici e ai mediatori del Mart il 6, 7, 13 e 14 settembre alle 9.15, 10.15, 11.15, 15.15, 16.15 e 17.15.
L’evento, della durata di un’ora circa e aperto a dieci persone per turno, è curato da Alessandra Tiddia con la collaborazione dell’Area educazione del Mart - Museo di Arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto. Il ritrovo è davanti a casa Bonazza, in via Bolghera 14, 15 minuti prima dell’inizio della visita.
Villa Margon. Immersa nel verde e tra i vigneti, Villa Margon, a pochi chilometri dalla città, è un luogo ameno e affascinante, espressione dell’armonia tipica dell’arte rinascimentale. La visita guidata, della durata di circa un’ora e aperta a un massimo di venti persone, consentirà di scoprire questo significativo esempio di villa rinascimentale suburbana, con i suoi raffinati cicli affrescati.
La villa si raggiunge, partendo da Ravina, con un breve tragitto di circa 3 chilometri da percorrere a piedi o in auto tra i vigneti. Unica data disponibile per l’iniziativa realizzata in collaborazione con il Castello del Buonconsiglio è sabato 6 settembre alle 10.30.
Luoghi nascosti al Castello. Il Castello del Buonconsiglio sarà protagonista anche delle avventure in programma nelle domeniche 7 e 14 settembre alle 16.30 e 17, quando sarà possibile scoprire ambienti di solito inaccessibili attorno alla medievale Torre Granda, tra stretti passaggi e ripide scale, per raggiungere le stanze private del principe vescovo.
La visita, della durata di un’ora circa e aperta a un massimo di dieci partecipanti per turno, deve essere svolta con scarpe basse e comode. Il costo del biglietto include la tariffa di accesso al Castello per il tempo della visita guidata.
Un libro di pietra. Anche il Cimitero monumentale di Trento custodisce opere artistiche di grande pregio, come quelle realizzate da Andrea Malfatti e Stefano Zuech. Sarà un’esperienza di conoscenza divisa in due tappe. Si comincia sabato 6 settembre alle 9.15 o 10.45 con il tour delle più importanti opere funerarie realizzate dal Malfatti, artista di respiro internazionale, che ha lavorato sia per conto della municipalità che di privati, lasciando nel Cimitero un'impronta fortissima con cui si sono misurati anche gli artisti a lui successivi.
Sabato 13 settembre, sempre alle 9.15 e alle 10.45, si andrà invece alla scoperta delle sculture funerarie di Stefano Zuech, artista noneso che ha mostrato una forte sensibilità verso la dimensione del trascendente. Passato alla storia quale autore del fregio della Campana dei Caduti di Rovereto, realizzò numerose altre opere di carattere aneddotico, celebrativo, funerario e commemorativo tra le quali spiccano, a Trento, il monumento a Eusebio Chini e il San Cristoforo del Palazzo delle Poste.
Entrambe le visite, della durata di circa un’ora e rivolte a un massimo di venti partecipanti, sono curate insieme al capoufficio del servizio Servizi funerari Joseph Tassone. Il punto di ritrovo è all’ingresso del Cimitero monumentale di Trento, in via Giuseppe Giusti 2, un quarto d’ora prima dell’inizio della visita.
Palazzo Trentini. Nel cuore del centro storico di Trento, Palazzo Trentini rappresenta uno splendido esempio di architettura barocca. Oggi è sede del Consiglio della Provincia autonoma di Trento, ma è anche un luogo ricco di storia, cultura e arte. Al suo interno, infatti, è custodita una mostra permanente dedicata a Othmar Winkler, maestro dell’arte plastica trentina. Sei grandi altorilievi in bronzo raccontano La storia della gente trentina, ripercorrendo – attraverso lavoro, tradizioni e costumi – la vita del popolo trentino dal Medioevo all’età moderna. Ma non è tutto: si potranno infatti visitare i piani nobili del palazzo, solitamente chiusi al pubblico, e scoprirne gli affreschi, le sale di rappresentanza e la storia secolare. Un’occasione unica per immergersi nella bellezza di uno dei luoghi simbolo dell’autonomia e riscoprire, attraverso l’arte, il legame profondo tra memoria e identità trentina.
La visita, realizzata con la collaborazione del Consiglio della Provincia autonoma di Trento, è in programma sabato 6 e sabato 13 settembre alle 15, durerà un’ora e mezza circa ed è aperta a un massimo di 30 persone per ogni turno. Il ritrovo è davanti a Palazzo Trentini, in via Manci 27, 15 minuti prima dell’orario di inizio.
“Era l’opera che dovevo fare”. La via Crucis di Othmar Winkler per la chiesa di Maria
Bambina di Trento fu un capolavoro intenso, grottesco ed espressionista che scosse la Trento del dopoguerra. Domenica 7 settembre alle 10 e sabato 13 alle 15.30 sarà possibile immergersi in un percorso visionario tra fede e denuncia, nel quale la Passione di Cristo si fonde con le ombre del Novecento.
La visita, della durata di un’ora e mezza circa e aperta a venticinque persone per ogni turno, partirà dal Museo diocesano in piazza Duomo, che ha collaborato all’evento, per proseguire nella cappella Arcivescovile, adiacente all’omonima scuola di via Endrici.
Il ritrovo è all’ingresso del Museo Diocesano Tridentino, in piazza Duomo, 15 minuti prima della visita. La cappella è accessibile anche con ascensore.
Post Scriptum: il Palazzo delle Poste di Trento tra ieri e domani. Sarà un viaggio teatrale nel cuore del Palazzo delle Poste di Trento a far rivivere al pubblico l’atmosfera
sospesa degli anni Quaranta: tra storia, architettura, arte, propaganda e resistenze si snodano le vicende di due generazioni incastrate tra dovere e coscienza. Attraverso parole, sguardi e silenzi, lo spettacolo porta in scena il potere della comunicazione e la possibilità – urgente, drammatica, reale – di fare la propria parte, ieri come oggi. Un’esperienza immersiva e itinerante, dove ogni angolo del Palazzo racconta qualcosa del nostro passato, ma anche del nostro futuro.
La performance, realizzata grazie alla collaborazione della società Europa gestioni immobiliari e della compagnia teatrale TeatroE, è interpretata da Federica Chiusole, Beatrice Elena Festi, Giulio Macrì e Christian Renzicchi. La ricerca storico-artistica è stata curata da Cristina Cassese, la scrittura e la regia sono di Federica Chiusole con la supervisione storica di Elena Tonezzer della Fondazione Museo storico del Trentino. L’appuntamento è per il 6, 7, 13 e 14 settembre alle 11 e alle 15. Lo spettacolo, che avrà la durata di un’ora e mezza circa, è rivolto a un massimo di venti spettatori per turno. Il ritrovo è in piazza Vittoria, 15 minuti prima.