L'Agenda delle Valli

Mozioni discusse alla seduta del Dreier Landtag

Inizio: 12/06/2025 dalle ore 23:00 - Fine: 12/06/2025 alle ore 23:30 IT

In apertura della seduta di oggi del Dreier Landtag, il presidente Arnold Schuler ha comunicato l’assenza dei presidenti Kompatscher e Fugatti, impegnati oggi a Roma.
Ha quindi portato i propri saluti Harald Sonderegger, il presidente del Landtag del Vorarlberg che partecipa come osservatore. Egli ha espresso “sincero interesse per l'ulteriore sviluppo di questo progetto interparlamentare e gli stretti legami con i tre Parlamenti provinciali”, lodando la cooperazione transfrontaliera, preziosa “soprattutto in tempi in cui le tensioni e le incertezze politiche sono di nuovo in aumento”. Ha quindi manifestato apprezzamento per le piattaforme parlamentari come il Dreier Landtag che “fa crescere l’Europa dal basso”.
In attesa di trattare le mozioni sulla mobilità, essendo in corso la traduzione di emendamenti, sono state esaminate le Mozioni su clima e ambiente:
Promuovere l’adattamento al cambiamento climatico delle aree boschive montane dell’Euregio (proposta di mozione n. 5), primo firmatario il consigliere tirolese Martin Mayerl (VP Tirol), cofirmata da Franz Locher (SVP) e dai gruppi consiliari tirolesi FPÖ, SPÖ, FRITZ, GRÜNE e NEOS, con lo scopo di invitare i tre esecutivi a mettere a disposizione le risorse umane e finanziarie necessarie per garantire che le aree boschive montane possano essere gestite e curate in modo tale da contribuire alla protezione delle persone, dei loro beni e del suolo dai rischi naturali propri dei nostri territori e a svolgere opera di sensibilizzazione dell’opinione pubblica rispetto a questo problema; preservare le aree boschive montane adattandole ai cambiamenti climatici (…) • radicare nella popolazione la consapevolezza della necessità di aree boschive montane  (…); ottimizzare (…) la promozione dello scambio di esperienze e del trasferimento di conoscenze nel campo della fornitura di sementi e della vivaistica; • allestire una piattaforma Euregio per le aree boschive montane, tenendo conto delle strutture esistenti, al fine di intensificare il flusso di informazioni e lo scambio tra ricercatori e “addetti ai lavori”; • avviare di un programma di scambio europeo per la formazione professionale di esperte ed esperti in silvicoltura montana e vivaisti forestali; • sviluppare strategie nel campo della silvicoltura volte a favorire l'adattamento delle aree boschive montane ai cambiamenti climatici (…); • ridurre i fattori che mettono a rischio la rigenerazione delle aree boschive adeguata al territorio, quali l'eccessiva pressione della selvaggina sulle specie arboree in grado di adattarsi alle condizioni climatiche, promuovendo una maggiore cooperazione a tutti i livelli tra gli operatori del settore forestale e venatorio; • implementare sistemi di intelligenza artificiale per la gestione, il rilevamento e il monitoraggio dei rischi nelle aree boschive montane (…). La proposta è stata sostenuta da Michela Calzà (Partito Democratico del Trentino), che ha sottolineato che per affrontare i cambiamenti climatici è necessaria una strategia forestale dell’Euregio, per condividere conoscenze ed esperienze e superare la frammentazione amministrativa, Zeno Oberkofler (Grüne Fraktion - Grupo verde - Grupa vërda), che ha sottolineato come la crisi climatica non si fermi al confine del Brennero o a quello tra le due province, “pertanto ci vuole un approccio comune per affrontare questa sfida cruciale”, e sollecitato ad attuare quanto si delibera, dal presidente tirolese Anton Mattle, che ha citato il premio tirolese per la tutela del bosco istituito 20 anni fa, aggiungendo che ora tutti i boschi sono “boschi di protezione”, e che la biodiversitá va tutelata, dal cofirmatario Franz Locher (SVP) che ha invitato a fare un passo avanti, considerando il valore di tutela dei boschi: “80 alberi assorbono una tonnellata di CO2, e il bosco è rifugio per molte specie rare”, dal vicepresidente tirolese Josef Geisler (VP) che ha riferito il bosco “la nostra assicurazione sulla vita”, da Chiara Maule (Campobase), che ha evidenziato il tema trasversale della biodiversità e sottolineato che la questione dell’ambiente è quella che più sta a cuore ai giovani, dall’ass. Peter Brunner, che ha parlato di biotutela davanti ai rischi naturali , sottolineando le funzioni indispensabili del bosco per affrontare il cambiamento climatico e ricordato che nel Piano Clima 2040 ci si impegna a salvaguardarlo con più misure, da Andreas Gang (FPÖ), che ha fatto riferimento alle molte monocolture viste da Kufstein a Merano ,e ricordato che c’è bisogno del bosco, anche per la tutela degli animali, da Christian Kovacevic (SPÖ) che ha citato la funzione di assorbimento della CO2 da parte del bosco, da  Gabriele Madersbacher (Liste Fritz) che ha sollecitato ad agire urgentemente con una politica forestale da portare avanti a livello transfrontaliero a lungo termine e sottolineato la necessità di “riformare questa assemblea legislativa”. La proposta è stata approvata all’unanimità.
Il Cammino delle Api: un progetto che unisce (proposta di mozione n. 15), prima firmataria Lucia Coppola (Alleanza Verdi e Sinistra), cofirmata dai consiglieri altoatesini del Gruppo verde, al fine di (1) coinvolgere i cittadini attraverso una azione di formazione, promuovendo incontri sull'importanza della presenza delle Api e degli insetti impollinatori, incentivando azioni concrete come invitare i cittadini a piantare semi, distribuiti dalle amministrazioni locali, nei loro orti e giardini, facendoli così sentire protagonisti; (2) individuare e mappare dei tracciati, in formato digitale e in formato cartaceo, del Cammino delle Api, basato sulla sentieristica esistente nei vari territori coinvolti, collegandoli se possibile ad apiari, giardini delle Api, aree umide, biotopi, musei del miele; (3) individuare punti di interesse culturali, enogastronomico e locale, lungo i cammini progettati, individuando là dove possibile luoghi di sosta dove possono essere organizzati eventi, laboratori per bambini e degustazione di prodotti delle Api; (4) predisporre un'adeguata cartellonistica informativa che evidenzi il percorso; (5) organizzare nei “Giardini delle Api” un percorso olfattivo e la cartellonistica anche con la scrittura Braille, per favorire l'accesso e la godibilità alle persone non vedenti e ipovedenti riguardo gli aspetti sensoriali; (6) mettere in rete le città e i paesi dei nostri territori che aderiranno a questo progetto, avviando incontri e confronti circa le buone prassi adottate e realizzando scambi e visite tra cittadini e apicoltori. La proposta è stata sostenuta Andreas Kirchmair (VP), che ha ricordato come “senza api l’uomo muore”, poiché grazie a loro e agli insetti impollinatori si garantisce la varietá delle piante - sono quindi importanti per produzione alimentare e biodiversità, Gabriele Madersbacher (Liste Fritz) che ha parlato di percorsi “simbolo della biodiversità e di cooperazione transfrontaliera”, e ribadito che “il Dreier Landtag com’è ora necessita di una riforma”. Coppola ha ringraziato per il sostegno, ribadendo il ruolo delle api come sentinelle della biodiversità. La proposta è stata approvata a maggioranza.
2 le proposte di mozione in materia turismo:
Prendere in considerazione l’istituzione di una cattedra di “sviluppo turistico sostenibile nell’Euregio” sponsorizzata dall’Euregio (proposta di mozione n. 6)prima firmataria Katrin Brugger (VP TIROL), cofirmata da consiglieri tirolesi dei gruppi FPÖ, SPÖ, FRITZ, GRÜNE e NEOS, al fine di incaricare gli esecutivi del Land Tirolo e delle Province autonome di Bolzano e di Trento di prendere in considerazione l’istituzione di una cattedra di ‘sviluppo turistico sostenibile nell’Euregio’ sponsorizzata dall’Euregio, è stata EMENDATA integrando in essa la proposta Attenti alle Alpi – serve una strategia turistica comune per l’Euregio (proposta di mozione n.10), prima firmataria Brigitte Foppa e cofirmata anche dal gruppo consiliare trentino Alleanza Verdi e Sinistra,. La nuova parte deliberante risulta quindi “ (1) incaricare gli esecutivi del Land Tirolo e delle Province autonome di Bolzano e di Trento di prendere in considerazione l’istituzione di una cattedra di ‘sviluppo turistico sostenibile nell’Euregio’ sponsorizzata dall’Euregio; (2) esprimersi a favore di uno sviluppo del turismo  nell’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino che sia in linea con gli obiettivi climatici dell’UE e dei tre territori; (3) incaricare i rispettivi esecutivi di sviluppare una strategia turistica a livello di Euregio, con l’obiettivo di una migliore distribuzione del turismo nell’Euregio e di un suo orientamento sostenibile, mettendo al centro l’equilibrio tra la promozione turistica e il mantenimento della qualità di vita della popolazione dei tre territori; (4) garantire e potenziare i collegamenti con i mezzi pubblici, i servizi di navetta, ecc. anche per destinazioni alternative all’interno dell’Euregio; (5) sviluppare una strategia di comunicazione comune per l’Euregio e applicazioni digitali comuni per gestire le presenze turistiche nel loro complesso e rendere il turismo sostenibile e rispettoso del clima. Foppa ha parlato dei 2,6 milioni di letti dell’Euregio, come se in ogni appartamento ci fosse un posto letto per turisti: il plusvalore è indiscusso, ma anche la pressione si sente, pertanto serve una strategia di gestione, inserendo gli obiettivi climatici e uno sviluppo condiviso di applicazioni digitali per gestire meglio il settore; Michela Calzà (Partito Democratico del Trentino) che ha evidenziato che servono nuove competenze e nuove conoscenze, Markus Sint (Liste Fritz) che si è rammaricato che la versione originaria di foppa non venisse trattata, e fatto riferimento alal necessitá di frenare la svendita della Heimat agli operatori turistici e alla necessitá di una strategia turistica comune - in Tirolo c’è un tetto massimo di 300.000 letti, che non viene però rispettato; Maria Elisabeth Rieder (Team K) ha parlato dell’aumento del costo della vita per la cittadinanza locale, comportato dal forte afflusso turistico che pure ha portato benessere, e dal traffico congestionato da esso causato, e ha invitato a prendere sul serio le critiche di chi vive in questa regione, affinché questi mantengano un atteggiamento favorevole ai turisti; Lucia Coppola (Alleanza Verdi e Sinistra) ha fatto riferimento alla necessità di stabilire il peso che un territorio può sostenere, al fine di non perdere la propria identità e conservare la bellezza dei luoghi; Myriam Atz (Süd-Tiroler Freiheit) ha rilevato che nei confronti del turismo c’è divergenza di opinioni e la critica sta aumentando, invitando a fare il possibile affinché l’accettazione del turismo non venga meno, conservando la qualità della vita - l’Austria fa già molto, positivo è adottare misure a livello transfrontaliero; Gabriele Madersbacher (Liste Fritz) ha fatto riferimento alla mobilitá intelligente, a nuove idee che sostengano l’equilibrio tra natura e turismo, definendo la proposta “un buon inizio”; Petra Wohlfahrtstätter (Grüne), da abitante dell’Alta Val d’Isarco, ha detto di non capire la scelta di trascorrere molte ore in autostrada per un weekend sulla neve, sollecitati dalle agenzie turistiche a cercare esperienze particolari - un appello affinché ascoltino gli esiti della ricerca va agli operatori turistici. La proposta è stata approvata all’unanimità. ;   
Sono state poi trattate le 6 proposte di mozione su ALTRE TEMATICHE:
Ratifica del protocollo aggiuntivo alla Convenzione di Madrid (proposta di mozione n. 9), primo firmatario Bernhard Zimmerhofer (SÜD-TIROLER FREIHEIT), cofirmata anche dal gruppo tirolese della FPÖ, allo scopo di invitare il Parlamento e il Governo italiani a ratificare entro il 2025 il protocollo aggiuntivo alla Convenzione quadro europea sulla cooperazione transfrontaliera (Convenzione di Madrid). Questo protocollo, ha spiegato ZImmerhofer, permette agli enti territoriali nelle regioni di confine dell’UE di concludere accordi transfrontalieri di collaborazione, e perché questi accordi siano anche riconosciuti dagli Stati interessati ovvero siano per essi giuridicamente vincolanti. La proposta è stata sostenuta da Dominik Mainusch (VP Tirol), che ha sottolineato l’importanza che le mozioni diventino vincolanti, da Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit), cofirmatario, che ha ricordato che l’attuazione dei progetti Euregio a volte si blocca davanti a differenti regole statali o all’imposisbilitá di creare enti comuni: questo protocollo aggiuntivo permetterebbe di lavorare meglio. Harald Stauder (SVP) ha detto di non essere del tutto d’accordo: il tema, infatti, non va trattato in questa seduta congiunta, in quanto invita Parlamento e Governo italiani, pertanto sarebbe dovuto essere presentato in forma di voto in Consiglio provinciale a Bolzano;  inoltre, lo statuto del GECT va già oltre quanto disposto dal protocollo di Madrid - la SVP voterà contro. La mozione è stata approvata a maggioranza.
Scambio di conoscenze come chiave per attuare nell’Euregio la convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità (proposta di mozione n. 11), prima firmataria Elisabeth Fleischanderl (SPÖ), cofirmata dai gruppi consiliari tirolesi VP Tirol, FRITZ, GRÜNE e NEOS, affinché le tre assemblee legislative esprimessero e sottolineassero la propria volontà di rafforzare lo scambio reciproco di conoscenze sull'attuazione della convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità (…) invitando i rispettivi Governi nazionali a promuovere, coinvolgendo gli esecutivi dei territori, misure in attuazione di detta Convenzione nonché un maggiore coordinamento e un'armonizzazione delle misure dimostratesi valide in Alto Adige, nel Land Tirolo e in Trentino. (…).La proposta è stata sostenuta da Mariachiara Franzoia (Partito Democratico del Trentino), che ha fatto riferimento alla necessità di declinare i principi dell'inclusione, della salute, della partecipazione attiva contenuti nella Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità negli atti amministrativi e nelle prassi delle tre province, rafforzando lo scambio - ha inoltre fatto riferimento alla riforma in corso in Trentino in quest’ambito; dall’ass. Rosmarie Pamer che ha ritenuto importante pensare in termini transfrontalieri anche l’attuazione della Convenzione, sottolineando gli scambi giá esistenti tra Alto Adige e Tirolo e Alto Adige e Trentino, in quest’ultimo caso relativamente all’introduzione del “Progetto di vita”, previsto a livello nazionale dal 2027; da Iris Zangerl-Walser (VP), secondo cui la Convenzione è un diritto umano che va attuato, e per raggiungere quest’obiettivo bisogna superare i confini e scambiare concetti e modelli; da Chiara Maule (Campobase) che ha sottolineato il diritto alL’autodeterminazione e ricordato il progetto trentino “Io cittadino"; Alex Ploner (Team K) che ha evidenziato la necessità di “dati, invece che parole”, ricordando che la Convenzione ha ormai 17 anni e che mentre in tirolo molto è stato attuato, così non è in Alto Adige, a partire dall’accessibilitá delle stazioni ferroviarie e al reddito per le persone disabili - l’Alto Adige inoltre era un esempio di integrazione scolastica, ma ora anche quest’ambito è molto debole, con un solo insegnante per tantissimi studenti; Andrea Haselwanter-Schneider (Fritz) ha condiviso questa opinione, e rilevato che anche in Austria apre si facciano passi indietro, Stefania Segnana (Lega Trentino) ha apprezzato la reciprocitá e lo scambio di conoscenze per l’attuazione della Convenzione, rilevando che il Trentino puó portare la propria esperienza e ricordando l’UMST dedicata alla disabilità istituita in Trentino nella scorsa legislatura; Zeliha Arslan (Grüne) ha ricordato che il tema riguarda questioni di vita concrete, che hanno a che fare all’autodeterminazione: i diritti delle persone con disbailitá non sono un acecssorio. La mozione è stata approvata all’unanimità.
Migliorare le aree di servizio autostradali all’insegna della regionalità (proposta di mozione n. 12), presentata da Franz Locher (SVP), EMENDATA con firme di altri consiglieri allo scopo di incaricare i tre esecutivi di intervenire presso i gestori delle aree di servizio autostradali (Asfinag e Autostrada del Brennero) affinché (1) laddove necessario, e secondo lo stato di conservazione degli immobili, siano rinnovate e rese più moderne le aree di servizio incorporando aspetti regionali, (2) laddove possibile, nelle aree di servizio siano preparati pasti utilizzando prevalentemente prodotti alimentari regionali e offerto in vendita il maggior numero possibile di prodotti regionali. La proposta è stata sostenuta da Andreas Kirchmair (VP Tirol), che ha evidenziato che le aree di servizio son sedi importanti di attivitá culinarie, culturali ed economiche, nonché l’importanza di sostenere i produttori locali, sensibilizzando i gestori delle aree stesse; Harald Stauder (SVP) che ha definito le aree di sosta un “biglietto da visita” della provincia, e ringraziato Locher per la proposta, rilevando che arrivando in alcune aree non si riconosce la località dove ci si trova, mentre cosí dovrebbe essere.  La mozione emendata è stata approvata all’unanimità.
Pianta dell’anno dell’Euregio (proposta di mozione n.13), presentata dall’ass. Luis Walcher (SVP), affinché (1) i tre esecutivi siano incaricati di introdurre l'iniziativa "pianta dell’anno dell’Euregio" per la promozione transfrontaliera della diversità vegetale e del suo valore culturale ed ecologico nell’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino, in stretta collaborazione con le associazioni più rappresentative del settore ortoflorovivaistico; (2) nll'ambito dell’iniziativa, le tre Province determinano, in stretta collaborazione con le associazioni più rappresentative del settore ortoflorovivaistico, la pianta dell'anno dell'Euregio; (3) in collaborazione con i diversi stakeholders, gli istituti di ricerca e gli enti pubblici, vengono elaborate misure mirate di comunicazione per sensibilizzare il pubblico sulla pianta selezionata. La proposta è stata sostenuta da Michael Jäger (VP), che ha ricordato che la pianta dell’anno” esiste giá in Alto Adige e in Trentino; Lucia Coppola (Alleanza verdi e Sinistra), che ha ricordato il forte legame tra uomini e ambiente vegetale nei tre territori; l’ass. Giulia Zanotelli ha fatto riferimento alla collaborazione con il settore florovivaistico, ringraziandolo per il sostegno, e all’importanza di allargare una collaborazione giá esistente tra Trentino e Alto Adige anche al tirolo; di “elemento d’unione” e “possiililtá di dare più visiibilitá al settore florovivaistico” ha parlato l’ass. Luis Walcher, evidenziando che la proposta incentiverebbe anche i cittadini a curare il verde delle loro abitazione - essendo il clima diverso tra i territori, la sfida sarà trovare una pianta adatta a tutti e tre. La proposta è stata approvata all’unanimità.
Impegnare il GECT al fine di realizzare uno studio di un Consorzio dell'Idroelettrico tra Trento, Bolzano e Innsbruck (proposta di mozione n. 16), primo firmatario il trentino Walter Kaswalder (Partito Autonomista Trentino Tirolese), cofirmata dai gruppi consiliari trentini Fassa, Gruppo Misto, Lega Trentino per Fugatti Presidente), Noi Trentino per Fugatti Presidente, Fratelli d’Italia, La Civica, Onda, Campobase, Partito democratico del trentino, Alleanza verdi e Sinistra, Movimento casa Autonomia.eu, EMENDATA,  al fine di incaricare i tre esecutivi di attivarsi presso le proprie aziende elettriche locali Hydro Dolomiti Energia, Alperia e TIWAG incaricandole di mettersi in rete tramite un nuovo organismo collaborativo da istituire, al fine di sfruttare al meglio eventuali sinergie.” Madeleine Rohrer (Gruppo verde) ha citato l'approvvigionamento energetico come base della prosperità, aggiungendo che le tre province dell'Euregio puntano soprattutto sull'energia idroelettrica, e che a causa dei cambiamenti climatici, le precipitazioni e i deflussi sono distribuiti in modo diverso e i conflitti sono in aumento - la transizione energetica è una sfida importante per la partecipazione della popolazione, vedi gli esempi della Kaunertal e dell'Ultental, e le grandi aziende energetiche devono fare da apripista; Martin Mayerl (VP Tirol) ha evidenziato differenze giuridiche tra le province, a cui si era rimediato con l’emendamento; l'approvvigionamento energetico è un fattore di localizzazione decisivo, ma lo è anche per la transizione energetica: secondo Andrea De Bertolini l’acqua è il bene più prezioso, e chi è detetentore dei relativi usi genera schiavitù: la mozione consente di declinarne la gestione, in un’ottica di autiodeterminazione, a favore dei cittadini, con un modello esemplare per l’europa e il mondo; l’ass. Peter Brunner si è detto favorevole al fatto che il potenziale aziendale venga sfruttato anche per uno scambio coordinato, portando avanti sinergie. Markus Sint (Liste Fritz) ha ricordato che inizialmente era stato proposto uno studio di fattibilità, che sarebbe stato interessante, e ritenuto la mozione attuale annacquata - il suo gruppo non l’avrebbe sostenuta; l’opinione è stata condivisa da Alessio Manica (Partito Democratico del Trentino), che tuttavia ha annunciato sostegno in quanto la mozione individua un campo di lavoro nell’ambito di un tema cruciale come quello dell'acqua, della produzione idroelettrica ma anche della relativa sostenibilità - la partita non deve assolutamente essere lasciata al privato; Francesco Valduga (Campobase) ha sottoscritto la mozione convinto di dover esercitare il primato della politica: c’è bisogno di costruire un corridoio di sostenibilitá, e questo ha molto a che fare con la modalitá con cui si produce energia, in un lavoro d’insieme lungo tutto l’asse del Brennero, compresi i territori di emilia e Lombardia. Messa in votazione, la mozione è stata approvata a maggioranza.
Promuovere la Difesa della Democrazia in Europa e presso l'ONU (proposta di mozione n. 20), primo firmatario Francesco Valduga (Campobase), cofirmnata dai gruppi consiliari trentini Movimento casa Autonomia.eu, Alleanza Verdi e Sinistra, Onda e Partito Democratico del Trentino, EMENDATA, al fine di chiedere alle tre assemblee di riaffermare il proprio sostegno ai valori, ai principi e agli obiettivi enunciati nella Costituzione Italiana, nella Carta delle Nazioni Unite e nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, ribadendo la centralità dell’Onu per la costruzione di un ordine mondiale di pace e di giustizia sociale ed economica come definito dall’articolo 28 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani; chiedere al Governo e al Parlamento italiano, al Parlamento Austriaco, alla Commissione e al Parlamento europeo di: 1. agire, in coerenza con quanto sottoscritto nel Patto per il Futuro, per difendere, rafforzare e rilanciare il ruolo di pace dell’Onu, a partire dalla  sua capacità effettiva di proteggere e soccorrere le popolazioni travolte dalle guerre, tenendo presente anche la scelta di neutralità dell’Austria; 2. promuovere un incessante lavoro diplomatico per raggiungere la cessazione delle guerre e delle stragi in corso nel mondo, a partire dall’Ucraina, dalla Striscia di Gaza e dal Libano. Valduga ha affermato che tutti sono a favore della pace, ma che è anche necessario creare le condizioni per una convivenza pacifica nel mondo. La mozione è stata sostenuta da Sebastian Kolland (VP), che ha ringraziato il proponente per aver tenuto conto dei propri emendamenti ed evidenziato i numerosi conflitti attualmente esistenti, sottolineando che le Nazioni Unite devono intervenire maggiormente; secondo Andrea de Bertolini (PD del Trentino), “difendere la democrazia” è importante, perché essa ora è sotto attacco, e si tratta di un patrimonio inestimabile e la sua difesa davanti alL’ONU è un punto cruciale, considerando le opportunità date da democrazia, politica e leggi - ripartendo dall’ONU si potrà forse avere un mondo migliore;  Elisabeth Blanik (SPÖ) ha ricordato la dichiarazione universale dei diritti umani, atto di speranza di 80 anni fa, e ringraziato per una mozione preziosa in tempi in cui sembra che valga il potere del più forte e che le Convenzioni ONU non abbiano importanza; anche il Dreier Landtag mostra come si possa agire con rispetto, ai sensi della democrazia, che a volte è faticosa, ma ne vale la pena. Markus Sint  (Fritz) ha riconosciuto il contenuto della mozione, ma invitato a  concentrarsi su quanto effettivamente si può cambiare all’interno del territorio comune, ha annunciato comunque sostegno alla mozione riconoscendone la bontá del contenuto; Zeliha Arslan (Grüne) ha fatto riferimento alla brutalità della guerra Isaraelo-Palestinese e di Hamas, che dal 2007 ha il predominio a Gaza, ma anche della guerra di difesa di Israele, e ha sostenuto la mozione, invitando a non minimizzare o giustificare le guerre. Valduga ha ringraziato per il sostegno, ricordando l’importanza di tenere alta l’attenzione in quest’ambito, compresa la consapevolezza per la democrazia, ha quindi citato  Pio XII e la sua frase iscritta presso la campana della pace di Rovereto:  "Nulla è perduto con la pace, tutto può essere perduto con la guerra”. La mozione emendata è stata approvata all’unanimità. 
Ultimo aggiornamento: 12/06/2025 11:54:26