L'Agenda delle Valli

Lombardia, progetto 'Giovani in rete' 2025/ 2026

Inizio: 04/08/2025 dalle ore 21:00 - Fine: 04/08/2025 alle ore 22:00 IT
Il sottosegretario alla Presidenza di Regione Lombardia con delega a Sport e giovani, Federica Picchi, ha presentato oggi il progetto 'Giovani in rete' 2025/ 2026. Destinatari i  giovani di età compresa fra i 15 e i 34 anni che vivono, studiano o lavorano in Lombardia. Alla conferenza stampa sono intervenuti monsignor Maurizio Gervasoni, vescovo di Vigevano e responsabile pastorale giovanile lombarda, e don Stefano Guidi, direttore fondazione diocesana oratori milanesi.  Presenti i consiglieri regionali Chiara Valcepina, Paola Bulbarelli e Giorgio Bontempi, e il sindaco di Rozzano, Mattia Ferretti.
 
"Giovani in Rete - ha detto il sottosegretario Picchi -  non è solo un progetto, ma una visione concreta di ciò che vogliamo costruire: una Lombardia in cui i giovani possano crescere, formarsi e contribuire attivamente alle proprie comunità. Vogliamo che oratori e spazi aggregativi diventino veri presidi educativi, culturali e civili, capaci di intercettare bisogni, stimolare il talento e offrire alternative sane alle fragilità che colpiscono molti ragazzi. Con Regione Ecclesiastica Lombardia abbiamo scelto di lavorare insieme, unendo risorse e competenze, per dare risposte concrete e di qualità alle nuove generazioni. Il progetto prevede percorsi di formazione per animatori ed educatori, iniziative di prevenzione delle dipendenze e attività inclusive per coinvolgere giovani in situazione di fragilità, con un’attenzione particolare alle esigenze delle comunità locali".
 
Il progetto si inserisce nel quadro del Piano triennale Giovani 2024/2026, presentato dal sottosegretario Picchi e approvato in Consiglio Regionale lo scorso marzo, e punta a offrire spazi e opportunità ai ragazzi per vivere esperienze positive, rafforzare le competenze personali e sociali e prevenire situazioni di disagio. Per sostenere 'Giovani in rete' sono stati stanziati complessivamente 900 mila euro, dei quali 600 mila di provenienza regionale per il 2025 e 2026.
 
Regione Lombardia e Regione Ecclesiastica Lombardia promuovono lo sviluppo delle politiche giovanili in Lombardia sostenendo 135 specifici progetti in oratori situati in Lombardia, dove gli oltre 2300 oratori presenti sono riconosciuti come luoghi di incontro e punti di riferimento per i giovani e per le famiglie, oltre che come importanti interlocutori a livello territoriale delle istituzioni locali, delle agenzie educative e formative e in generale della società civile.  I progetti sostenuti a livello territoriale avranno inizio tra ottobre e novembre e potranno essere conclusi entro il 31 dicembre 2026. Sono oltre 200 mila i volontari attivi negli oratori lombardi ( di questi 57 mila sotto i 18 anni), su un totale nazionale di due milioni, e 500 mila i ragazzi ospitati negli oratori lombardi.
 
L'iniziativa punta a promuovere la partecipazione attiva dei giovani, la comprensione delle necessità del territorio ed il servizio a supporto delle esigenze delle realtà locali; ad accompagnare e supportare il bisogno di autonomia e il desiderio di realizzazione dei giovani, attraverso esperienze formative, testimonianze valoriali, azioni di cura dell’altro capaci di costruire identità personali solide; a favorire il protagonismo giovanile attraverso l’acquisizione di abilità e competenze volte alla crescita personale e all’inserimento nel contesto sociale e lavorativo; a mettere in atto azioni e interventi di inclusione, finalizzati all’ingaggio positivo dei giovani più fragili o emarginati, ed iniziative dedicate a prevenire e contrastare situazioni di disagio o di dipendenza in tutte le sue forme (alcol, droga, gioco d’azzardo); a far crescere e sostenere la formazione ed il coinvolgimento di giovani educatori ed animatori, anche al fine, in una logica peer to peer, di intercettare, conoscere, coinvolgere e includere i propri coetanei nelle loro comunità.
 
"Un grazie innanzitutto a Regione Lombardia, - ha detto il vescovo di Vigevano, Maurizio Gervasoni -  che da tanti anni collabora con gli oratori dando grande credito e permettendo agli oratori lombardi una significativa crescita in tutti gli ambiti. Il mondo degli oratori è in grande cambiamento: oggi l'evoluzione sociale ha fatto sì che la loro impostazione sia ritenuta molto preziosa anche in ambito civile, e non solo ecclesiastico. Giovani in rete è opportunità unica, per permettere ai nostri ragazzi di crescere come persone e cittadini. Un altro elemento importante che ci provoca è la dimensione inclusiva, gli oratori sono aperti a tutti, a persone di ogni fede. Una vocazione che permane e deve essere continuamente riformulata per adeguarsi alla modernità. Scuola, formazione professionale si intersecano, poi, nell'esperienza degli oratori, luoghi importanti per rielaborare progettualità centrate sul bisogno della persona, che attiva relazioni quotidiane nel territorio in cui vive. Il nucleo famigliare resta poi la dimensione strutturale più importante della società civile: non possiamo educare ragazzi e adolescenti senza il coinvolgimento attivo delle famiglie, che spesso hanno bisogno loro stesse un riaggiustamento, una riqualificazione per le problematiche e le difficoltà che vivono". 
Ultimo aggiornamento: 29/07/2025 14:16:16