L'Agenda delle Valli

Lombardia, Consiglio regionale: le mozioni discusse

Inizio: 18/11/2025 dalle ore 22:00 - Fine: 18/11/2025 alle ore 22:30 IT
Seduta pomeridiana di Consiglio regionale dedicata alla discussione di alcune mozioni: di seguito la sintesi.
 
Condanna dell’antisemitismo e solidarietà nei confronti dell'on.Emanuele Fiano
Approvata all’unanimità dall’Aula del Consiglio Regionale la mozione presentata da Davide Caparini (Lega), riformulata con le modifiche proposte da Pierfrancesco Majorino (PD), che impegna la Giunta a esprimere la propria piena solidarietà al deputato Emanuele Fiano che, lo scorso 27 ottobre, all’Università Ca’ Foscari di Venezia, dove era stato invitato a un incontro sulla pace in Medio Oriente, è stato “aggredito verbalmente per la sue legittime opinioni”, come si legge nel testo della mozione. Inoltre, il documento approvato invita a condannare con forza gli autori di tali comportamenti, riaffermando che nessuna ideologia può giustificare l’odio verso gli ebrei o verso l’esistenza dello Stato di Israele.
La libertà di opinione è un diritto costituzionale fondamentale e in Italia sempre più spesso non viene riconosciuto soprattutto negli ambienti accademici - ha sottolineato Davide Caparini (Lega) -. L’antisemitismo e l’impedimento della legittima espressione delle proprie idee è inaccettabile. È per questo che chiediamo che proprio in questi luoghi, nelle scuole e nei luoghi pubblici lombardi, è necessario promuovere iniziative educative e culturali per contrastare l’antisemitismo e sensibilizzare le giovani generazioni sulla memoria della Shoah”.
Nel corso del dibattito sono intervenuti esprimendo il loro parere favorevole Matteo Forte (FdI), Nicolas Gallizzi (Noi Moderati), Pierfrancesco Majorino (PD), Lisa Noja (Italia Viva), Luca Paladini (Patto Civico) e Ivan Rota (FI).
Iniziative per scongiurare la chiusura dello stabilimento Freudenberg di Rho e tutelare i 42 lavoratori coinvolti
Attivare con urgenza un tavolo di crisi regionale coinvolgendo azienda, organizzazioni sindacali, Comune di Rho e tutti i soggetti interessati, coordinato dall’Unità regionale per la gestione delle crisi aziendali; porre in essere ogni azione utile a scongiurare la chiusura dello stabilimento Freudenberg di Rho, avvalendosi degli strumenti regionali e nazionali di politica industriale, reindustrializzazione e tutela dell’occupazione; monitorare costantemente l’evoluzione della situazione, riferendo periodicamente alla Commissione consiliare competente sugli sviluppi, sugli esiti del tavolo e sulle azioni intraprese dalla Regione.
Sono questi gli impegni contenuti nella mozione urgente approvata all’unanimità dal Consiglio regionale, di cui è prima firmataria Michela Palestra (Patto Civico) e sottoscritta da tutti i Capigruppo consiliari di maggioranza e minoranza.
Il documento prende spunto dall’annuncio della società Freudenberg Filtration Technologies, multinazionale da quasi 12 miliardi di fatturato specializzata nella produzione e vendita di filtri industriali, che a inizio novembre ha comunicato la volontà di procedere alla chiusura dello stabilimento di Rho e l’avvio della procedura di licenziamento collettivo per i 42 lavoratori e lavoratrici attualmente operativi a Rho: l’azienda ha motivato tale decisione con la volontà di spostare la produzione in Slovacchia e negli Stati Uniti, nonostante avesse da poco proceduto a nuove assunzioni e nuovi investimenti nel sito di Rho.     
  
Ospedale di Menaggio (CO)
È stata respinta dall’Aula la mozione presentata da Nicola di Marco (M5Stelle) che chiedeva alla Giunta di assicurare piena trasparenza rispetto al progetto di collaborazione pubblico-privato per l’Ospedale Erba-Renaldi di Menaggio (CO) e di aprire un tavolo di confronto con i rappresentanti sindacali, gli enti locali, gli operatori sanitari e i cittadini del territorio per condividere le scelte strategiche sul futuro di questo presidio ospedaliero.
La mozione, sottoscritta anche da altrii Consiglieri delle minoranze, chiedeva di sospendere ogni procedura di trasformazione societaria dell’Ospedale fino alla conclusione del confronto tra le parti e alla presentazione di una relazione completa in Commissione Sanità. Tra le richieste anche quella di rafforzare la dotazione di personale medico e infermieristico e di garantire che le risorse PNRR destinate alla sanità non venissero impiegate per operazioni di partnership o gestione privata, ma esclusivamente per investimenti strutturali a favore del servizio sanitario pubblico.
“La trasformazione dell’ospedale di Menaggio in un soggetto a capitale misto potrebbe comportare un arretramento delle garanzie pubbliche di accesso alla cura, lasciando intere fasce della popolazione prive di servizi essenziali. Questo approccio segue una tendenza già evidenziata in altri territori lombardi, dove interventi infrastrutturali pubblici sono stati affidati alla gestione di soggetti privati o convenzionati, alimentando uno scollamento tra investimento pubblico e accessibilità universale ai servizi sanitari” ha dichiarato Nicola di Marco nell’illustrare il documento.
“La criticità del presidio ospedaliero è legata alla carenza di professionisti disponibili a operare nell’area e non alla natura del progetto. Il modello di collaborazione pubblico privato si colloca nel quadro degli strumenti previsti dalla normativa nazionale ed europea, assicura la titolarità pubblica del servizio e non determina alcuna forma di privatizzazione. La sospensione richiesta determinerebbe il blocco dell’unica soluzione oggi praticabile” ha dichiarato il Sottosegretario regionale ai Controlli, Patrimonio e Digitalizzazione Ruggero Invernizzi, nell’esprimere il parere contrario della Giunta.
 
Tutela del territorio e sospensione dell’iter autorizzativo per la realizzazione della discarica per rifiuti contenenti amianto nel comune di Marmirolo (MN)
Rinviata in Commissione per approfondimenti e per un esame più articolato la mozione presentata da FdI (prima firmataria Paola Bulbarelli) che chiede lo stop immediato alla realizzazione della discarica di amianto a Marmirolo, in provincia di Mantova.
Il documento, che segnala la pericolosità del progetto in una delle aree idrogeologicamente più sensibili della pianura lombarda, chiede inoltre il rafforzamento della tutela dei prati stabili, prevedendo specifiche misure vincolanti di salvaguardia all’interno del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti. 
Collocare un impianto di smaltimento rifiuti contenenti amianto sopra la falda acquifera – ha spiegato Bulbarelli – mette potenzialmente a rischio la qualità delle acque e di conseguenza la salute pubblica e l’integrità dell’ecosistema agricolo”.
Ultimo aggiornamento: 18/11/2025 19:48:35