PRIMIERO SAN MARTINO DI CASTROZZA (Trento) - L’800ª puntata del celebre programma Melaverde è stata interamente girata nel suggestivo territorio di Primiero San Martino di Castrozza, una terra dove l’acqua abbonda e le leggende si intrecciano ai paesaggi, popolati da creature straordinarie che vegliano su boschi, sorgenti, crode e le maestose cime delle Pale di San Martino, i famosi Monti Pallidi. La puntata sarà trasmessa questa domenica 22 giugno alle ore 11.55 su Canale 5.
La troupe, guidata da Ellen Hidding e Vincenzo Venuto, ha intrapreso un viaggio emozionante tra storie, tradizioni e paesaggi, intrecciando il filo della lana con quello della cultura, del lavoro contadino e della straordinaria biodiversità locale. Un racconto che mette in luce un territorio capace di custodire, nonostante il tempo, un patrimonio fatto di saperi, gesti antichi e paesaggi curati, protetti anche all’interno del Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino.
Tra le protagoniste della puntata, delle giovani donne che si fanno chiamare Le Filaresse, che hanno ridato dignità alla lana dei loro piccoli greggi di pecore dal naso nero del Vallese, trasformandola da rifiuto speciale a risorsa preziosa. Con passione e competenza, hanno recuperato antichi strumenti e tecniche di filatura, trasmettendo la loro conoscenza anche attraverso laboratori organizzati dall’Ecomuseo del Vanoi.
Il filo narrativo ha poi condotto a Canal San Bovo, dove i filati diventano intrecci e così opere d’arte. Nella casa-laboratorio di Arteler, tradizione e creatività si fondono nelle mani di tre generazioni di donne: la nonna Lucia Trotter, la figlia Carmen Bonat e la nipote (Lorna De Paoli), custodi di una sapienza artigianale di alta gamma tutta al femminile.
Le telecamere hanno documentato anche le attività dell’Azienda Agricola Broch-Cosner, già nota al pubblico, che ha raccontato insieme a Lorenza Cosner l’avventura dei caprini al pascolo al Passo Cereda e la virtuosa realtà del piccolo caseificio aziendale.
Sul palcoscenico naturale dei pascoli, spazio anche alla voce di Eleonora Cemin, vicepresidente del Junior Club degli allevatori del Trentino, che incarna la forza del ricambio generazionale del comparto allevatori del Primiero e l’equilibrio tra sogno, impegno, studio e tradizione.
Un altro esempio emblematico di continuità familiare è quello che ci ha raccontato la famiglia Scalet dell’Agritur Dalaip dei Pape, dove Gianpietro e Massimo, padre e figlio hanno condiviso la storia della loro famiglia e di come la passione per la terra e gli animali si tramandi di padre in figlio, oltre alle straordinarie imprese alpinistiche che questa terra di verticalità non ha mai smesso di ispirare.
A testimonianza del valore cooperativo del territorio, il Caseificio di Primiero si è raccontato attraverso la voce di Adriana Taufer, allevatrice e vicepresidente della cooperativa che ha testimoniato l’intuizione avuta per ampliare la filiera della produzione lattiero-casearia, fino alla creazione di una linea cosmetica capace di raccontare negli aromi e nelle proprietà tutte le peculiarità dei pascoli.
Il viaggio non avrebbe potuto non includere il racconto delle attività del Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino, che rappresenta il cuore pulsante della tutela ambientale di questa zona. Con Piergiovanni Partel, si è esplorato il mondo dei prati magri e la loro straordinaria biodiversità, mentre con Walter Taufer si è dato risalto alle attività didattiche e scientifiche del parco, con una visita alla splendida sede di Villa Welsperg e al progetto per la salvaguardia del gambero di fiume nel laghetto omonimo.
Con l’intervento istituzionale di Maurizio Rossini, CEO di Trentino Marketing, ha trovato spazio il racconto del valore della bellezza di questi luoghi, allo stesso tempo potente e fragile, da custodire con rispetto. Un territorio che, oltre alla ricchezza naturalistica, brilla per quella umana: fatta di mani che lavorano, cuori che tramandano e comunità che si prendono cura.