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L'Agenda delle Valli

Lavori Consiglio Provinciale Bolzano: Progetto esistenziale di vita, Bonus riparazione biciclette

Inizio: 11/04/2025 dalle ore 12:00 - Fine: 11/04/2025 alle ore 13:00 IT
In apertura della seduta di questa mattina del Consiglio provinciale di Bolzano, il presidente Arnold Schuler ha convocato una seduta dei capigruppo affinché fossero informati delle ultime novità riguardo la riforma dello Statuto, con il recente via libera preliminare del Consiglio dei Ministri. 
Al rientro in aula, è stata presentata la mozione n. 53/24: “Progetto esistenziale di Vita“ – aiutiamo le persone fragili a determinare la propria vita (presentata dai conss. Foppa, Rohrer e Oberkofler il 12/03/2024), con la quale Brigitte Foppa chiedeva (EMENDATA) di incaricare la Giunta 1. di approfondire il tema del “Progetto Esistenziale di Vita” nell’ambito di un convegno o di una audizione con la partecipazione delle istituzioni competenti, degli esperti e delle esperte in materia, delle persone interessate e dei loro familiari; 2. di coinvolgere in modo particolare i Comuni dell’Alto Adige e, assieme a singoli Comuni disposti a fungere da comune pilota ovvero assieme ad altri gestori idonei (anche in collaborazione), di istituire un registro pubblico dei “Progetti Esistenziali di Vita delle persone con disabilità”, in cui depositare documenti contenenti i bisogni, i desideri e le generali aspirazioni delle persone che hanno raggiunto la maggiore età e sono portatrici di disabilità (nell’accezione più ampia del termine); 3. di elaborare un regolamento tipo per la predisposizione di questi “Progetti Esistenziali di Vita delle persone con disabilità”, sull’esempio del quale sia possibile depositare i “progetti di vita” nei vari Comuni o presso altri enti gestori; 4. di fare in modo che il progetto sia seguito dall’Associazione per l’amministrazione di sostegno; 5. di indicare espressamente l’introduzione del  “Progetto Esistenziale di Vita” nella L.P. n. 12/18 “Promozione dell'amministrazione di sostegno”. Facendo riferimento alla legge n. 112/2016, conosciuta come “Legge dopo di noi”, con cui si dà una prima risposta alla domanda su cosa succede con le persone che non sono in grado di provvedere a loro stesse nel momento in cui i loro tutori legali, in genere i genitori, non ci sono più, Foppa ha informato del “Progetto Esistenziale di Vita” attuato dal Comune di Reggio Emilia, il cui scopo è raccogliere in un documento i desideri di vita delle persone con disabilità, ma non solo, e costituirne testimonianza. Presso l’anagrafe reggiano è stato anche istituito il registro pubblico dei “Progetti Esistenziali di Vita delle persone fragili” comprendente documenti e atti che descrivono le esigenze, i bisogni, le aspirazioni, i desideri, gli obiettivi, ecc. di persone con disabilità, affinché esse possano depositare un documento ufficiale contenente i loro desideri ovvero il loro progetto di vita; la Dichiarazione ONU sui diritti delle persone con disabilità riconosce alle persone con disabilità il diritto di fare scelte riguardo ad ogni ambito della propria vita.
Alex Ploner (Team K) ha riferito che il tema riguarda da vicino i genitori di persone con disabilità che sempre si chiedono “cosa sarà dopo di noi?”, e si è interrogato sull’ancoraggio giuridico di questa regolamentazione, esprimendo il dubbio che della questione si debbano occupare i Comuni. Ha comunque annunciato sostegno alla mozione e ringraziato i presentatori.
Sandro Repetto (Partito Democratico) ha detto che la mozione va nella direzione giusta, a totale dei più fragili e vulnerabili, affinché possano autodeterminare il proprio percorso di vita: è quindi anche un passo avanti culturale. Positivo è coinvolgere Comuni, esperti e amministratori di sostegno, bisognerebbe coinvolgere anche le associazioni dei famigliari, Azienda per i servizi sociali e sociosanitari. Ogni persona indipendentemente dalla propria condizione ha diritto a un progetto di vita.
Myriam Atz (Süd-Tiroler Freiheit) ha chiarito che si trattava della dignità delle persone, e rilevato gli stretti legami che si creano nelle famiglie con persone con disabilità. Ci sono diverse organizzazioni che si occupano del tema, ma sono sempre estranee rispetto ai famigliari. Bisogna confrontarsi con le persone interessate e i famigliari.
Madeleine Rohrer (Gruppo verde) , confirmatoria, ha chiarito che ci sono solo te Comuni in Italia che hanno attuato il progetto, tra cui Merano, tuttavia mancano le risorse necessarie. Importante sarebbe anche elaborare un regolamento tipo per i Comuni.
Parlando dai banchi dei consiglieri, Arno Kompatscher (SVP) ha fatto riferimento alla propria esperienza personale di genitore, evidenziando la centralità della domanda “cosa succederà dopo di noi”, e invitato a evitare un approccio paternalista che consiste nel dire alle persone cosa è meglio per loro, ma lasciare che siano loro ad autodeterminarsi. ha poi evidenziato quanto già viene fatto oggi, tra sanità, sociale, organizzazioni private, accompagnamento, microstrutture e scuola. Maggiori difficoltà ci sono nell’ambito del lavoro, ma tanti progetti e gruppi di lavoro stanno agendo. Importante è anche il ruolo delle Comunità comprensoriali. Le finalità sono condivise, ma più opportuno è accompagnare i progetti già esistenti.
Zeno Oberkofler (Gruppo verde), co-firmatario, ha chiarito che la Provincia potrebbe dare una mano a Comuni e Comunità comprensoriali nello sviluppare questo progetto, che sarebbe di aiuto anche ad amministratori e amministratrici di sostegno.
Renate Holzeisen (Vita) ha annunciato sostegno alla mozione, perché è necessario fare di più, e un progetto ombrello sarebbe utile soprattutto ai genitori che devono affrontare temi che li preoccupano.
Waltraud Deeg (SVP) ha chiarito che vivere autonomamente è ciò che desiderano tutte le persone. Il ruolo dei servizi è molto importante soprattutto per garantire continuità della prestazione. L’obiettivo è giusto, bisogna riflettere su come raggiungerlo.
L’ass. Rosmarie Pamer ha chiarito che l’obiettivo di base è condiviso da tutti, aggiungendo che oltre a Merano, anche Bolzano ha comunicato il proprio interesse come quarta città. Ha quindi fatto riferimento al decreto legislativo 622024 della min. Locatelli che tocca molti ambiti ed è estremamente dettagliato, e definisce il progetto di vita come un progetto individuale che parte dai desideri della persona e ha lo scopo di sviluppare tutte le possibilità per aumentare la qualità di vita. Dallo scorso maggio, l’Ufficio per le persone con disabilitá sta lavorando intensamente all’attuazione di questo decreto, con la partecipazione di tutti gli interessati, anche perché dal 1 ° gennaio 2027 tutte le persone con disabilità hanno diritto alla presentazione di questo progetto di vita. In quanto ai punti dispositivi, un convegno è già previsto, ed è d’accordo nel sostenere i Comuni, l’Associazione per l’amministrazione di sostegno è già attiva: la mozione non può essere accolta, ma si lavora già intensamente sul tema. Foppa ha ringraziato per la partecipazione rammaricandosi del voto contrario della Giunta. Messa in votazione, la mozione emendata è stata respinta con 17 sì e 17 no
Thomas Widmann (Für Südtirol mit Widmann) ha quindi presentato la mozione n. 240/25: Incentivazione della mobilità sostenibile e introduzione di un bonus per la ripara-zione di biciclette in provincia di Bolzano (presentata dal cons. Widmann il 19/03/2025), con la quale chiedeva di impegnare la Giunta 1. a introdurre in provincia di Bolzano un bonus per le riparazioni, che copra fino al 50% dei costi per la riparazione di biciclette, e-bike e cargo bike, con un contributo massimo di 200 euro per ciascun intervento di riparazione; 2. a sostenere le officine di riparazione e a offrire incentivi volti a favorirne l’adesione a questa iniziativa; 3. a realizzare una campagna di informazione al fine di sensibilizzare i cittadini e le cittadine sui vantaggi che derivano dal riparare gli oggetti, anziché acquistarne di nuovi, e sull'importanza di ridurre i rifiuti. Un simile bonus, ha chiarito Widmann, è già attivo in Austria, e copre il 50% delle spese di riparazione, fino a  un massimo di 200 €, e anche Francia e Germania offrono un bonus analogo. Introdurlo anche in Alto Adige promuoverebbe la mobilità sostenibile e rafforzerebbe il settore economico dei servizi di riparazione a livello regionale, salvaguardando l'ambiente e riducendo i rifiuti elettronici e la rottamazione delle biciclette.
Bernhard Zimmerhofer (Süd-Tiroler Freiheit) ha sostenuto la mozione, che rafforza l’economia circolare e incentiva una mobilità sostenibile. Questo è importante anche a fronte di una guerra dei dazi che renderà più difficile reperire alcune materie prime.
Anche Madeleine Rohrer (Gruppo verde) ha annunciato voto a favore dle proprio gruppo, che in passato aveva presentato una mozione simile.
L’ass. Daniel Alfreider ha evidenziato la volontà di percorrere nuove vie, affinché la bicicletta non sia usata solo nel tempo libero ma nella quotidianità. Non era però d’accordo sul bonus, perché avrebbe aumentato gli oneri burocratici, piú costosi del contributo stesso. Sono piuttosto più utili iniziative come il nuovo ponte di accesso per le bici alla stazione di Bolzano e altri al fine di aumentare la sicurezza ed evitare danni alle biciclette. Widmann ha chiarito che anche il biglietto gratuito per i pensionati ha avuto grandi costi, ma è stato ciononostante positivo. Il modello austriaco si svolge in via digitale, molto semplice. La banca dati sul DNA dei cani crea tantissimo lavoro burocratico, si potrebbe abolire e utilizzare i collaboratori per questa proposta. La mozione è stata respinta con 17 no e 16 sì.
Ultimo aggiornamento: 10/04/2025 11:57:38