Como - Sabato 7 dicembre 2024, alle ore 16.00, nella Basilica di San Pietro, il Santo Padre Francesco presiederà il Concistoro Ordinario Pubblico per la creazione di nuovi Cardinali, per l’imposizione della berretta, la consegna dell’anello e l’assegnazione del Titolo o Diaconia. Saranno creati 21 nuovi cardinali le cui provenienze sono espressione dell’universalità della Chiesa: dall’Iran all’Indonesia, dal Giappone alle Filippine, dalla Costa d’Avorio all’Algeria. Cinque sono gli italiani. Dall'8 dicembre il Collegio cardinalizio sarà composto da 256 membri, dei quali 141 elettori e 115 non elettori. Domenica 8 dicembre, solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, alle ore 9.30, nella Basilica di San Pietro, il Santo Padre presiederà la Celebrazione Eucaristica con i nuovi Cardinali e il Collegio Cardinalizio.
«Occhi alti, mani giunte, piedi nudi»: queste le tre caratteristiche che papa Francesco ha tratteggiato per i cardinali. «Ti incoraggio a far sì che il tuo cardinalato incarni quelle tre attitudini con cui un poeta argentino (Francisco Luis Bernárdez) descriveva San Giovanni della Croce, ma che si addicono anche a noi: “occhi alti, mani giunte, piedi nudi”»: così scrive il pontefice in una lettera indirizzata alle nuove porpore. «Occhi alti, perché il tuo servizio richiederà di ampliare lo sguardo e dilatare il cuore, per poter guardare più lontano e amare più universalmente con maggiore intensità. Entrare alla scuola del Suo sguardo (Benedetto XVI) che è il costato aperto di Cristo. Mani giunte, perché ciò di cui la Chiesa ha più bisogno - insieme all’annuncio - è la tua preghiera per pascere bene il gregge di Cristo. La preghiera, che è l’ambito del discernimento per aiutarmi a ricercare e trovare la volontà di Dio per il nostro popolo, e seguirla. Piedi nudi, toccando la durezza della realtà di tanti angoli del mondo frastornati dal dolore e dalla sofferenza per la guerra, la discriminazione, la persecuzione, la fame e molte forme di povertà che esigeranno da Te tanta compassione e misericordia». La lettera si chiude con un ringraziamento «per la generosità» e l'assicurazione della preghiera da parte del Successore di Pietro. L'auspicio del Papa è che il titolo di servo (diacono) offuschi sempre più quello di eminenza. «Prega per me e che Gesù Ti benedica e la Vergine Santa Ti accompagni», la chiusura di Francesco.
Il Vescovo di Como, cardinale Oscar Cantoni, nel pomeriggio di sabato 7 dicembre parteciperà al Concistoro nella Basilica Vaticana e, la mattina dell’8 dicembre, concelebrerà la Santa Messa presieduta da papa Francesco con i nuovi cardinali. Nel pomeriggio dell’8 dicembre, il Vescovo Cantoni sarà invece nella parrocchia di Maria Regina Pacis in Monteverde a Roma, di cui è titolare, per la Celebrazione eucaristica con la comunità. «È una grande gioia condividere il respiro universale della Chiesa – è la riflessione sul Concistoro del cardinale Cantoni –. Lo sguardo di papa Francesco richiama al valore della fraternità e all’attenzione per l’annuncio del Vangelo: nelle periferie del mondo, nei contesti in cui i cristiani sono una minoranza spesso sofferente, nelle piccole come nelle grandi città contemporanee. Siamo tutti uniti nella preghiera per i nuovi cardinali e per l’intero collegio cardinalizio, per realizzare, insieme, quell’ideale di vita suggerito dal Santo Padre: occhi alti, mani giunte, piedi nudi, perché la porpora sia espressione costante dell’umiltà del servo. È un forte richiamo alla speranza alla vigilia dell’apertura dell’Anno Santo».
DOMENICA 8 DICEMBRE - GIORNATA DEL SEMINARIO 2024
«Segni di speranza». È lo slogan che accompagna, guardando all’ormai vicino Giubileo, la Giornata del Seminario 2024, che si celebra, come tradizione in diocesi, la seconda domenica di dicembre che, quest’anno, coincide con la Seconda Domenica di Avvento e la Solennità dell’Immacolata: l’8 dicembre. «La presenza di un ancora discreto numero di giovani seminaristi deve essere motivo di speranza per la nostra Chiesa di Como, oltre che di fiduciosa gratitudine al Signore»: ad affermarlo è don Alessandro Alberti, rettore del Seminario Vescovile di Como.
«Dona con abbondanza, o Padre, ai giovani del nostro Seminario i doni del tuo Spirito – è l’incipit della preghiera per il Seminario del Vescovo, cardinale Oscar Cantoni –, perché siano felici di aver seguito Gesù, pienezza di vita e di gioia».
Attualmente sono 19 i seminaristi in cammino verso il sacerdozio, espressione di tutte le comunità diocesane: Comasco, Valtellina, Valchiavenna, Lago. Tre sono in Prima Teologia; tre in Seconda; due in Terza; quattro in Quarta; tre in Quinta. Quattro sono stati ordinati diaconi lo scorso settembre, in vista della consacrazione presbiterale del mese di giugno.
«Educare alla speranza – prosegue il Rettore – penso che sia un compito primario della formazione dei nostri seminaristi e una caratteristica fondamentale dell’essere preti, discepoli-missionari, oggi in mezzo alla gente». Nel prossimo Giubileo «andremo a Roma due volte come seminario – annuncia don Alberti –: per vivere l’incontro mondiale dei seminaristi a giugno e il pellegrinaggio con tutta la diocesi a settembre. Mi auguro, però, che per ciascuno di noi il cammino della speranza sia soprattutto quello quotidiano».
Nell’itinerario formativo dei Seminaristi, accanto allo studio teologico (con il percorso ormai ben avviato nella sede di Venegono e quello nella sede di via Baserga a Como che si sta concludendo), sono fondamentali le esperienze condivise nelle parrocchie, nelle comunità pastorali e nei Vicariati.
«Grazie a tutti per l’affetto nei confronti del seminario – conclude don Alessandro –, per la preghiera e il sostegno concreto. Che, insieme, possiamo essere “segni e semi di speranza” per questo nostro mondo e in questo nostro tempo!».