L'Agenda delle Valli

A Trento il primo convegno internazionale sulla toponomastica

Inizio: 02/07/2025 dalle ore 20:00 - Fine: 02/07/2025 alle ore 21:00 IT
TRENTO - Si terrà dal 2 al 4 luglio 2025 nella Sala di Rappresentanza della Regione autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol in Piazza Dante a Trento, il primo convegno internazionale “International Conference on Place Names of Historical Linguistic Minorities in Italy” su proposta dell’assessore regionale alle minoranze linguistiche Luca Guglielmi con la collaborazione dell’università di Trento, la Divisione Romano-Ellenica del Gruppo di Esperti sui Nomi Geografici delle Nazioni Unite e ICA-IGU (International Cartographical Association/International Geographical Union) joint Commission on Toponymy.

“L’iniziativa si propone come un’importante occasione di confronto scientifico sullo stato delle denominazioni toponomastiche nei territori in cui sono riconosciute e tutelate le minoranze linguistiche storiche del nostro Paese – ha spiegato Guglielmi -la toponomastica non è solo una questione di nomi, ma di identità, storia e riconoscimento. Con questo convegno vogliamo valorizzare il patrimonio linguistico delle nostre comunità, oltre a stimolare una riflessione che coinvolga territori, istituzioni e mondo accademico, nella consapevolezza che il rispetto delle diversità passa anche dalla conoscenza profonda dei luoghi”.

I lavori, che si svolgeranno in lingua italiana e inglese, saranno articolati in sessioni tematiche a carattere territoriale e in due tavole rotonde con la partecipazione di esperti nazionali e internazionali provenienti dal mondo accademico e della ricerca, oltre che da istituzioni amministrative e associazioni culturali attive nei territori di riferimento.

“La toponomastica è un tema molto delicato – dichiara il Presidente della Regione Arno Kompatscher – perché tocca i luoghi di vita delle persone. Per questo deve essere trattato nel senso del dialogo e del rispetto reciproco, rifuggendo da ogni ottica di prevaricazione dell’altro. Il convegno, con il suo approccio scientifico e l’occasione che offre di dialogo tra saperi, persone e territori, può fornire utili spunti in tal senso”.

Ampio spazio sarà dedicato a un’analisi interdisciplinare del tema, con interventi che affronteranno la toponomastica sotto il profilo geografico, linguistico, antropologico e giuridico. In particolare, le relazioni approfondiranno il contesto delle minoranze linguistiche regionali d’Italia, offrendo contributi da parte di studiosi, funzionari e rappresentanti degli istituti culturali delle minoranze presenti nella Regione, ladini, cimbri e mocheni e di altri territori in cui sono attive le norme di tutela delle popolazioni albanesi, catalane, germaniche, greche, slovene, croate, e di quelle parlanti francese, franco-provenzale, friulano, ladino, occitano e sardo.

“Sarà un appuntamento importante quello che si svolgerà in Regione – ha aggiunto il Vicepresidente e Assessore alla Formazione e Cultura Ladina della Provincia autonoma di Bolzano, Daniel Alfreider – perché permetterà di approfondire il valore delle denominazioni di luogo come espressione viva delle lingue minoritarie e delle identità locali. I nomi dei luoghi non sono soltanto riferimenti geografici: sono memoria, appartenenza, cultura tramandata. Il confronto con studiosi, istituzioni e rappresentanti delle comunità linguistiche sarà quindi un’occasione preziosa per riflettere su come custodire e valorizzare questo patrimonio, rafforzando la consapevolezza dell'importanza della diversità linguistica e culturale come risorsa per tutto il Paese”.

La prima tavola rotonda vedrà il coinvolgimento di esperti madrelingua provenienti da università ed enti esteri, mentre la seconda si concentrerà in particolare sull’area alpina, con un confronto tra i direttori degli istituti culturali minoritari dell’arco alpino e funzionari delle pubbliche amministrazioni, con l’obiettivo di sviluppare riflessioni condivise e prospettive comuni.
Ultimo aggiornamento: 27/06/2025 09:42:00