“La vostra guerra non è la nostra. Noi siamo per l’allegria/ e la grazia, ossia/ la felicità” scriveva Elsa Morante nella raccolta di poesie “Il mondo salvato dai ragazzini”. Questi versi insieme ad altri di Pablo Neruda, Mary Oliver, Gianni Rodari, Maḥmūd Darwīsh e Wystan Auden si trovano scritti per terra in alcune strade del centro città, a partire dall’ulivo della pace in piazza Pasi. Possono essere letti passeggiando in via Orne (in corrispondenza di Cappella Vantini), in via Diaz, in via Oriola (all’angolo con via Oss Mazzurana), in piazza Lodron (all’imbocco da piazza Pasi), in via Malpaga e in via Galilei (vicino all’edicola). Insieme costituiscono un piccolo itinerario poetico, un invito alla riflessione, ma anche un lampo che richiama l’attenzione del passante portando con sé un messaggio controcorrente, inattuale e dunque illuminante.
“Trento dichiara pace”, richiamo esplicito a un verso di Mary Oliver, è il nome del percorso che parla a questo tempo in cui la guerra è tornata con prepotenza alla ribalta. Condensata nella misura e nell’armonia della poesia, c’è la nostra comune aspirazione alla pace, alla luce e sì, anche alla felicità di cui parla Elsa Morante.
La pace non è solo quella dei trattati ma, secondo la poetessa americana Mary Oliver, dovrebbe essere una costante come il respiro: “Dichiara pace con il tuo respiro/ Agisci come se l’armistizio fosse già arrivato/ Non aspettare un altro minuto”. “Magari fossi una candela in mezzo al buio” scrive invece il poeta palestinese Maḥmūd Darwīsh nei versi in cui raccomanda di pensare agli altri durante ogni momento della giornata. Le parole del poeta cileno Pablo Neruda suonano invece come una preghiera: “Sia pace per le città all’alba/ quando si sveglia il pane”. E Gianni Rodari, con parole semplici, ma profonde: “Un arcobaleno senza tempesta/ questa sì che sarebbe una festa/ Sarebbe una festa per tutta la terra/ fare la pace prima della guerra”.
Il percorso poetico è al tempo stesso un invito alla riflessione e alla partecipazione. Nel cortile interno di palazzo Thun, nelle dodici circoscrizioni cittadine e in piazza Pasi, ai piedi dell’ulivo, i cittadini e le cittadine troveranno una cassetta postale, realizzata dall’Azienda forestale, dove lasciare a loro volta un pensiero poetico da condividere.
Le poesie più belle riceveranno delle menzioni speciali, saranno pubblicate sui quotidiani locali e saranno lette in un evento aperto al pubblico, che si svolgerà lunedì 12 gennaio alle 17.30, a Palazzo Geremia.
Il progetto grafico è curato dalla street artist Silvia Gadda e dall’illustratrice Lorena Martinello, che sono state coadiuvate nella realizzazione dei versi dallo street artist Senka Semak. Entrambe si dedicano all'arte partecipata e alla decorazione murale, realizzando progetti artistici nello spazio urbano.
Ultimo aggiornamento:
03/12/2025 18:32:15