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La mitologia greca rivive in Valle Camonica

Gli appuntamenti a Sellere, Paspardo e parco archeologico di Luine

Darfo Boario Terme (Brescia) - Gran finale della Rassegna “ArcheoTeatro 2024 – Palcoscenici Rupestri” interamente dedicato a figure del mito greco rivisitate da autori contemporanei: dal 7 settembre al 5 ottobre sono di scena i personaggi di Elettra, Cassandra, Medea ed Edipo, nella rielaborazione drammaturgica e registica di Christine Pruner, Sergio Scorzillo e Virgilio Patarini.

Si comincia sabato 7 settembre alle 18:30 al parco archeologico di Luine a Darfo Boario Terme con la serata intitolata “Tutta colpa di Agamennone” che propone i due monologhi “Il girotondo di Elettra” e “La voce di Cassandra”, entrambi scritti da Christine Pruner e interpretati rispettivamente da Domitilla Colombo e Ilaria Marini, per la regia di Virgilio Patarini.

Si prosegue il giorno dopo, 8 settembre, sempre alle 18:30, al parco archeologico di Sellero, in località Carpene, presso l’Agriturismo “Il Viandante”, con una replica dello spettacolo su Cassandra.

Domenica 15 settembre, sempre 18:30, è la volta di “Medea e il drago” nella suggestiva cornice del sito archeologico di Sottolaiolo, a Paspardo, nella Riserva delle Incisioni Rupestri, con lo stesso cast di Elettra, ovvero Pruner autrice, Patarini regista e Domitilla Colombo protagonista.
Ultimo evento intitolato “Padri rinnegatisabato 5 ottobre, al Parco di Luine, con una replica di “Medea e il drago” e con “Edipo nel bosco delle Eumenidi” scritto, diretto e interpretato da Sergio Scorzillo.

Tutti i testi degli spettacoli della rassegna sono pubblicati in un volumetto edito da Zamenhof Art e reperibile nei musei di Luine e di Nadro. Tutti gli spettacoli sono a ingresso libero, ad eccezione di quello a Sellero che prevede anche un’apericena e una visita notturna alle incisioni per un costo complessivo di euro 15 a persona.

ArcheoTeatro 2024 – Palcoscenici Rupestri

Calendario ultimi 4 eventi
PARCO ARCHEOLOGICO DI LUINE, Gorzone di Darfo Boario Terme (BS), via Coppelle, snc,
sabato 7 settembre, ore 18:30: TUTTA COLPA DI AGAMENNONE
Testi di Christine Pruner. Regia di Virgilio Patarini.
IL GIROTONDO DI ELETTRA, con Domitilla Colombo. LA VOCE DI CASSANDRA, con Ilaria Marini.
Ingresso libero

PARCO ARCHEOLOGICO DI SELLERO (BS), località Carpene - Agriturismo Il Viandante
domenica 8 settembre, ore 18:30: LA VOCE DI CASSANDRA
Con Ilaria Marini. Testo di Christine Pruner. Regia di Virgilio Patarini.
Serata speciale con aperi-cena e a seguire visita notturna alle incisioni. Ingresso euro 15 tutto incluso
RISERVA delle INCISIONI RUPESTRI, sito di SOTTOLAIOLO, Paspardo (BS)
domenica 15 settembre, ore 18:30: MEDEA E IL DRAGO
Con Domitilla Colombo. Testo di Christine Pruner. Regia di Virgilio Patarini.

PARCO ARCHEOLOGICO DI LUINE, Gorzone di Darfo Boario Terme (BS), via Coppelle, snc,
sabato 5 ottobre, ore 18:30: PADRI RINNEGATI
MEDEA E IL DRAGO. Con Domitilla Colombo. Testo di Christine Pruner. Regia di Virgilio Patarini
EDIPO NEL BOSCO DELLE EUMENIDI. Di e con Sergio Scorzillo.
TUTTA COLPA DI AGAMENNONE
Il destino di Cassandra e quello di Elettra sono segnati in maniera indelebile dal loro rapporto con Agamennone, il re argivo, padre di Elettra, a capo della spedizione dei greci contro la città di Troia che farà sua schiava la profetessa Cassandra, figlia di Priamo re di Troia. Entrambe le giovani principesse, dalle sponde opposte dell’Egeo, sono trascinate nelle spire di una sorte tragica e ineluttabile: l’una (Cassandra) come vittima del “re dei re”, l’altra (Elettra) come sua vendicatrice.
IL GIROTONDO DI ELETTRA
"È tutta la vita che aspetto. Quand’ero bambina aspettavo mio padre. L’ho aspettato per anni. Poi si è trattato di aspettare un uomo. Un altro uomo. Il mio.
Anche lui l’ho aspettato per anni. È tutta la vita che aspetto. Anche adesso forse sto aspettando qualcosa o qualcuno. Non ne sono sicura.
Anche quando aspettavo mio padre era la stessa cosa. Chi stavo aspettando? Mio padre? No. Aspettavo l’ombra di mio padre. Uno spettro. Il fantasma di mio padre. La vaga figura di un padre che non avevo mai avuto, né conosciuto. Un padre sempre e soltanto sognato, immaginato, fantasticato. Lo stesso anche dopo, credo, per il mio uomo. Pallida ombra di un uomo sfuggente. Anch’egli un fantasma.
Questa mia interminabile attesa è una lunga, dolorosa, inesorabile veglia. Una veglia funebre. È tutta la vita che veglio.
Quand’ero bambina aspettavo mio padre.
Credo di aver visto questo stanotte, nella sfera di cristallo della luna. Era la mia infanzia quella che ho visto, stanotte, in un lampo improvviso.
C’era una bambina piccola, molto piccola, bionda. Una frangetta le copriva la fronte. Aveva grandi occhi la bimba, pieni di lacrime pronte a sgorgare. C’era un uomo accucciato davanti a lei che le teneva le manine con due dita e parlava, parlava, parlava. Credo che fosse suo padre. Ero io quella bambina?"
LA VOCE DI CASSANDRA
"Dicono che sono pazza, solo perché sputo in faccia a tutti la verità. Dico le cose come stanno. Tutto qua. Senza ipocrisia e senza pietà. Senza giri di parole o mezze misure.
Lo faccio da sempre. Da quando sono bambina. Non mi sono mai adattata alle loro mezze verità, alle loro parole di carta pesta. Ai loro miti. Alle loro favole.
Ci ha provato mamma Ecuba a raccontarmi le favole, ma non era cosa sua. La sua lingua suonava sibilante e straniera alle mie orecchie e quelle storie mi scivolavano addosso come acqua sui sassi..."
Una rilettura contemporanea, cruda e dolente, di un personaggio senza tempo.

PADRI RINNEGATI
Che cosa accomuna i personaggi mitici di Medea e di Edipo, apparentemente così diversi, per carattere e destino? Entrambe queste figure, antitetiche nel loro modo di agire, fanno irruzione nel mito che le racconta rinnegando in prima istanza, in un modo o in un altro, consapevolmente o inconsapevolmente, il padre. Per entrambi l'uccisione del padre, reale o metaforica, è l'azione da cui scaturisce il mito, ovvero il dipanarsi (o l'aggrovigliarsi?) del loro destino in un intreccio di fatti e di azioni eccezionali e tragiche: l'uno campione della razionalità, l'altra del pensiero magico...

MEDEA E IL DRAGO
Questa rivisitazione della figura di Medea non affronta le vicende rappresentate dalla Medea di Euripide, ma i suoi antefatti, sebbene a raccontarli sia una Medea giunta al termine della sua storia. Sull'orlo dell'abisso la Maga si volta indietro e ripercorre le origini della vicenda, quando la nave Argo approda sulle rive di una terra remota e selvaggia e Giasone si imbatte in questa giovane donna misteriosa e affascinante, foriera di un sapere arcaico e magico.
Si tratta di un vero e proprio incontro e scontro di civiltà: tra l'eroe greco e la maga barbara. La fascinazione è reciproca: gli opposti si attraggono. Eros vince su tutto. E poi c'è una missione da compiere, e per conquistare il "Vello d'oro", per sconfiggere il Drago o domare i Tori di bronzo incandescente, forza, coraggio e intelligenza non sono sufficienti, occorre ricorrere alla magia, ai sortilegi: ad un sapere più antico e misterioso, barbarico e ancestrale.

EDIPO NEL BOSCO DELLE EUMENIDI
Cieco come Tiresia, Edipo si appresta a sparire dalla terra per avventurarsi negli Inferi. Nel Bosco delle Eumenidi riflette sul suo percorso di vita. Sugli intrecci tra il maschile e il femminile, sul suo destino, conseguenza di quello del padre (i padri) e della madre. Richiama, e accusa, direttamente Laio e Giocasta. Unico groviglio, unico destino. L’avviso dell’oracolo, le parole ambigue e seduttive della Sfinge non hanno evitato che le cose avvenissero come dovevano avvenire. Il rapporto tra creatura umana e volere degli dei è di assoluta sudditanza? Non può l’uomo (o la donna) decidere altrimenti da come è stato scritto? L’umano può comprendere appieno il proprio percorso o tutto dev’essere avvolto perversamente sempre da ambiguità?
Le tre entità che dominano sul tempo dato (Cloto, Lachesi e Atropo) continuano imperterrite a filare...
Ultimo aggiornamento: 06/09/2024 13:50:36
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