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IFRAO 2018: a Darfo Boario la conferenza di Jean Clottes

Darfo Boario Terme - Attesa per la conferenza plenaria di Jean Clottes su "Arte rupestre in Europa", in programma questa sera - inizio alle 19 - al centro congressi di Darfo Boario Terme (Brescia) nel contesto della conferenza mondiale Ifrao 2018.


incisioni rupestri

MOSTRE COLLEGATE A IFRAO 2018


“VISIONS ON STONE L’arte rupestre del Columbia Plateau, USA” Testi e fotografie di James D. Keyser and Michael W. Taylor - Oregon Archaeological Society. Portland, USA - Location: Centro Congressi di Darfo Boario Terme


Il territorio circostante il fiume Columbia, con i suoi 2000 km il quarto più grande degli Stati Uniti, coinvolge più stati del Canada e degli USA ed è sede di culture native americane ancora attive. Percorso da Lewis e Clarke nelle loro esplorazioni agli inizi dell’800 questo altopiano è ricco di testimonianze di arte rupestre delle diverse nazioni che l’hanno abitato nel tempo. Pitture ed incisioni rupestri narrano soprattutto di rituali iniziatici che prevedevano l’ottenimento di una visione attraverso la quale la gioventù maschile e femminile poteva accedere al mondo adulto. Animali, esseri umani, simboli astratti (cerchi concentrici, spirali, figure solari ecc.), spiriti mitologici e mostri acquatici mostrano un complesso mondo rituale, oggi ancora parzialmente percorso dai nativi locali, la cui interpretazione è stata possibile attraverso la collaborazione di alcuni anziani delle nazioni che avevano partecipato a questi rituali e degli archeologi e degli antropologi che studiano questi fenomeni. La mostra si compone di fotografie incorniciate in 53 quadri a giorno.


“Stone images. Rock art: the first global expression”
Testi e fotografie del Centro Camuno di Studi Preistorici e della Coop. Archeologica Le Orme dell’Uomo
Location: Centro Congressi di Darfo Boario Terme


La mostra introduce l’arte delle origini a respiro mondiale presentando una sintesi di quanto finora ritrovato dagli archeologi: fotografie di siti rupestri in Europa (Francia, Spagna, Portogallo e Scandinavia), Africa (con la Tanzania, l’ Egitto e le aree sahariane del Tassili e del Lesotho), Asia (Oman, Israele e l’arte rupestre delle aree cinesi e indiane), America (con i recenti ritrovamenti in Brasile, Messico e America settentrionale) e Oceania (Australia, Nuova Zelanda e Isola di Pasqua).
Una attenzione particolare sarà rivolta alla Valcamonica, primo sito italiano con arte rupestre al mondo ad entrare nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO e area ospitante del grande convegno internazionale IFRAO in corso di preparazione per il 2018.


“L’uomo e le piante nella preistoria”
Mostra prodotta da Università di Pisa, in collaborazione con Riserva Naturale Incisioni Rupestri di Ceto Cimbergo e Paspardo e Centro Camuno di Studi Preistorici
Location: Museo della Riserva a Nadro


La mostra racconta, attraverso immagini e diorama, il lungo rapporto avuto dall’uomo con il mondo vegetale e di come piante, erbe, frutti, hanno accompagnato e determinato la vita, gli spostamenti, la cultura dell’uomo.


“Mont Bego: Moulages de roches gravée”
I calchi sono stati realizzati dal Musée Départemental des Merveilles, Tende, Alpes-Maritimes, Francia
Location: Centro Congressi di Darfo Boario Terme o Centro Formazione Professionale di Darfo Boario Terme


Nel Sud-Estr della Francia, nelle Alpi marittime francesi, il sito di arte rupestre della regione del Monte Bego è uno dei più grandi istoriati d’Europa. Le incisioni si concentrano in due località, la Vallée de Merveilles e Fontanalbe, con circa 4000 rocce più di 50.000 incisioni, databili per la maggior fra il Neolitico (3.500 / 2.200 a.C.) e la prima età del bronzo / medio (2.200 / 1.300 a.C.), a cui si aggiungono incisioni storiche fino alla seconda guerra mondiale. Queste incisioni testimoniano la frequentazione del sito dalla pre-protostoria all’età contemporanea.

Istituito nel 1979 Parco Nazionale del Mercantour tutela una vasta area archeologica, classificata nel 1989 come monumento storico di Francia.
La mostra presenta alcuni calchi realizzati dal Musée Départemental des Merveilles.


“Contemporary Rock Art”
Incisioni su ardesia di Yang Cai, artista e scienziato, Pittsburgh, USA
Originale rivisitazione contemporanea della tecnica dell’incisione su lastre di ardesia, una nuova forma di arte rupestre minimalista che gioca con diversi strumenti di intaglio e il colore naturale del supporto litico.


L’ARTE RUPESTRE


L'arte rupestre è un patrimonio ricco ma fragile, il miglior strumento per tutelarlo è farlo conoscere. La conoscenza delle origini, della propria storia, dei suoi riferimenti, collegamenti, fusioni deve essere parte delle conoscenze di ogni individuo. Permettere anche al vasto pubblico di percepire l'importanza storica e culturale dell'arte preistorica e tribale significa responsabilizzare e coinvolgere tutti nella sua salvaguardia.
Molto di questo patrimonio è andato perduto: delle manifestazioni artistiche minori poco ci è pervenuto, l’arte mobiliare è stata solo parzialmente ritrovata (perché interrata in siti archeologici). L’arte rupestre, proprio perché realizzata in buona parte all’aperto e su un supporto duraturo come la roccia, è in buona parte ancora visibile e costituisce oggi la documentazioni più completa delle culture più antiche.
La necessità di produrre arte ha accompagnato l’uomo fin dai suoi albori. In ogni area raggiunta dall’Homo sapiens sono stati ritrovati segni artistici: le indagini archeologiche hanno portato alla luce centinaia di siti di arte rupestre. Nel profondo delle grotte e dei rifugi oppure all’aria aperta, tutte le culture e le comunità preistoriche hanno prodotto arte rupestre dal Paleolitico fino alle soglie dell’età storica e a ragione si può affermare che l’arte rupestre sia l’elemento che accomuna tutti i Popoli.
I più antichi contesti di arte rupestre oggi conosciuti si trovano in Tanzania (Kondoa e Singida) e in Africa meridionale, con datazioni a partire dal 40.000 BP fino ai giorni nostri. Vasti ambiti rupestri sono presenti in Sud Africa e Lesotho (Drakensberg, Cederberg), Botswana (Tsodilo, distretto Nord Occidentale), Namibia (Twyfelfontein o /Ui-//aes, Damaraland), Zimbabwe (Matobo Hills), Malawi (Chongoni, Dedza), Chad (Ennedi) e Gabon (Lopé-Okanda, Ogooué Ivindo).Il Nord Africa ha siti di arte rupestre databili a partire dal 12.000 BP in Marocco (Atlas), Libia (Tadrart Acacus), Algeria (Tassili n’Ajjer) e Egitto (Aswan, Nubia).
Nell’Asia Centrale ed Estremo Oriente, le prime documentazioni di arte rupestre risalgono a 35.000 anni fa.
Importanti contesti rupestri più recenti sono presenti in India (Bhimbetka), Azerbaijan (Gobustan), Cina (Helanshan e Zuojiang Huashan), Kazakhstan (Tamgaly), Mongolia (Ukok) e Russia (Monti Altai, Siberia). Nell’Indonesia è stato recentemente ritrovato, nell’Isola di Sulawesi, un sito rupestre con figurazioni databili a partire dal 39.000 BP. Nel Medio Oriente, area obbligata dal passaggio delle grandi migrazioni, l’arte rupestre all’aperto è presente in Israele (Negev), Giordania (Wadi Rum), Arabia Saudita (Ha’il e Dahthami Wells) e Oman (Jebel Akhdar), con datazioni dal 12-10.000 BP fino a periodi più recenti.
Le prime forme documentate di arte rupestre in America settentrionale risalgono a circa 14.000 anni fa. I siti rupestri principali si trovano in Canada (British Columbia) e negli Stati Uniti (California, Nuovo Messico, Colorado, Texas e Washington). I siti dell’America centrale e meridionale hanno una cronologia che inizia da 25.000 BP in poi, anche se recenti studi stanno producendo datazioni più antiche. Ci sono importanti concentrazioni in Messico (Baja California), Brasile (Sierra da Capivara in Piauì e Serra do Lopo in Minas Gerais), Argentina (Cueva de las Manos, Santa Cruz), Cile (Rapa Nui e il deserto di Atacama) e nelle Hawaii.
In Australia le più antiche rappresentazioni sono datate intorno al 50.000 BP (con esempi anche molto più recenti) nel Kakadu e nel Kimberly. Altri importanti contesti rupestri si trovano nel Queensland, Northern Territory (Uluru), nel Nuovo Galles del Sud (Greater Blue Mountains Area) e nell’Australia meridionale (Panaramitee Hills). Ultimi, ma non meno importanti, sono i siti della Nuova Zelanda e delle Isole Salomone ad est di Papua Nuova Guinea.
L’arte rupestre più antica in Europa è databile al Paleolitico Superiore (circa 37.000 BP) e si trova in Francia (Chauvet, Ardeche), Portogallo (valle della Côa) e Spagna (El Castillo e Altamira, Santander). Esempi più recenti sono documentati in Francia (Bretagna e Perigord), Spagna (Levante spagnolo, Galizia), Portogallo (Valle del Côa, Duero e Tago), Gran Bretagna (Yorkshire e Scozia), Svezia (Tanum e Bohuslan) e Norvegia (Alta). L’arco alpino ha restituito siti di arte rupestre importanti in Italia (Valcamonica, Lombardia), Francia (Mont Bégo, Alpi marittime) e Svizzera (Carschenna, Grigioni). In Valcamonica, l’escursus cronologico delle incisioni rupestri copre 12.000 anni.

Ultimo aggiornamento: 30/08/2018 13:21:17
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