ERBUSCO (Brescia) - Alla ricerca del «suono perduto» tra le colline della
Franciacorta. Per Etno-Tracce in Franciacorta, il «suono perduto» è quello della ricerca
artistica autentica, quello che non necessita di definizioni o di un apparato estetico elaborato per toccare il cuore del pubblico, ma che si affida unicamente alla forza della musica.

Con questo spirito il
festival itinerante di world music – promosso da
ll’Associazione culturale Alchechengi Aps-Ets con la direzione artistica di
Marco Tiraboschi – ha anticipato la sua 7ª edizione con il concerto di Mediterraneo Battente, lo scorso 29 luglio a Brescia. E con lo stesso intento proseguirà dal
24 agosto al
4 ottobre tra
Ome,
Erbusco,
Cologne,
Gussago e
Palazzolo sull’Oglio.
Tra le rocce della «Busa del Varzet» a Ome e il verde rigoglioso del bosco, il grande clarinettista di fama internazionale Gabriele Mirabassi – noto per collaborazioni che spaziano da John Cage a Rabih Abou Khalil fino a Mina – sfrutterà le proprietà acustiche degli elementi naturali per un concerto unico nel suo genere. Un esperimento che sa di avventura e di viaggio, ma anche di abbattimento dei confini, come piace a noi. Così sarà nel concerto di Gabriele Coen e Ziad Trabelsi che, sempre a Ome, lavoreranno su un delicato equilibrio sonoro tra le tradizioni ebraica e araba, a dimostrazione che la musica può superare anche i più terribili conflitti.
Che gli strumenti musicali, in questo caso oud e clarinetto, possono espandere la mente e con essa la tolleranza. Poi Pasquale Mirra e Hamid Drake a Gussago, un concerto di livello internazionale con due musicisti sempre alla ricerca della «Spiritual Unity», come direbbe il sassofonista Albert Ayler. Strumentisti dal passato pieno di collaborazioni incredibili che vanno da Wayne Shorter a Bill Laswell a Herbie Hancock, sempre in equilibrio in quei rischiosi e delicati territori dell’improvvisazione che sfociano nella world music. A continuare questo viaggio avventuroso e pieno di sorprese sonore, le potenti sonorità «di strada» del Baraccone Express a Cologne - musica dal fare incendiario - e la contaminazione tra Europa dell’Est e rock del Rhapsòdjia Trio a Erbusco, una formazione storica che non smette di sorprendere. Un finale onirico e dagli echi folklorici con il concerto in solo di Alessandro «Asso» Stefana, fuoriclasse creativo della sei corde, collaboratore di Capossela, P.J. Harvey e Calexico, a chiudere il festival a Palazzolo, ospitato dallo splendido Teatro Sociale. A impreziosire il programma, eventi collaterali come visite guidate a siti storici e un laboratorio artistico dedicato ai bambini.
La 7ª edizione di Etno-Tracce è realizzata con il patrocinio e il contributo del Consiglio della Regione Lombardia, della Provincia di Brescia e dei Comuni di Brescia, Cologne, Erbusco e Palazzolo sull’Oglio. Riceve inoltre il patrocinio dei Comuni di Ome e Gussago, dell’associazione Terra della Franciacorta, e il sostegno della Fondazione della Comunità Bresciana e della Fondazione ASM.
ETNO-TRACCE 2025: PROGRAMMA MUSICALE
Domenica 24 agosto, ore 17.30
Ome, Busa del Varzet in via San Michele (In caso di pioggia: Aula Magna, piazza Tina Anselmi 4 - già piazza Mercato)
Gabriele Mirabassi Subitationes Musica immersa nella natura con uno dei più grandi solisti italiani Virtuoso del clarinetto, Gabriele Mirabassi unisce con naturalezza il linguaggio della musica classica, del jazz e delle tradizioni popolari sudamericane, in particolare brasiliane. La sua poetica musicale crea ponti tra colto e popolare, scrittura e improvvisazione, con una sensibilità rara e profondamente contemporanea. Il breve concerto si svilupperà come un’esperienza sensoriale dove il pubblico sarà immerso nell’ambiente naturalistico del bosco presso la «Busa del Varzet». La grotta naturale è raggiungibile con un breve trekking di 15 minuti. All’imboccatura, dopo un’introduzione del sindaco di Ome Alberto Vanoglio, risuonerà il suono ancestrale del clarinetto di Mirabassi che sfrutterà le proprietà acustiche delle rocce e degli alberi, facendo delle risonanze un nuovo strumento. Il clarinettista ha collaborato sia con grandi nomi della musica d’arte come Richard Galliano, Enrico Rava, Guinga, John Cage, Steve Swallow e Rabih Abou Khalil, sia con grandi nomi della musica pop come Mina e Ivano Fossati tra concerti, teatro e danza. Giovedì 28 agosto, ore 21 Cologne, cortile del Municipio, piazza Garibaldi 31 (In caso di pioggia: Teatro Parrocchiale, via Martinelli 22)
Baraccone Express (nella foto) Quartetto con cymbalom, clarinetto, flicorno e contrabbasso Un quartetto che sorprende e coinvolge grazie al suono unico e ipnotico del cymbalom, antico strumento a corde percosse, a metà tra pianoforte, clavicembalo e chitarra.
Con un ensemble acustico composto da clarinetto, sax contralto, flicorno, tromba, contrabbasso e voci, Baraccone Express intreccia molteplici percorsi tra composizioni originali, richiami al mondo delle colonne sonore (da Nino Rota agli Spaghetti Western), incursioni nella musica gitana e i sentieri dell’Old Time Jazz. Una musica da viaggio nomade, acustica, cinematografica, nata per le strade ma approdata in festival di rilievo. Per Etno-Tracce in Franciacorta è un gradito ritorno a cinque anni dalla prima esibizione al festival. Con: Paolo Xeres – cymbalom Luca Radaelli – clarinetto, sax contralto, voce Edoardo Tomaselli – tromba, flicorno soprano, voce Stefano Malugani – contrabbasso Venerdì 29 agosto, ore 21 Erbusco, Giardini del palazzo Comunale, via Verdi 16 (In caso di pioggia: Teatro Comunale di via Verdi 55)
Rhapsòdija Trio Di Visioni Musicali – un viaggio tra Italia, Est Europa, klezmer, rock e jazz Il progetto concertistico «Di Visioni Musicali» propone un viaggio sonoro affascinante che attraversa culture, stili e tradizioni. Perché la musica è uno straordinario strumento di connessione tra mondi diversi. Le melodie tradizionali italiane vengono reinterpretate con passione attraverso composizioni originali, l’improvvisazione jazz e influenze etniche, rock ed est-europee, tra cui il coinvolgente repertorio klezmer. Il risultato è un intreccio di suoni e suggestioni che abbatte le barriere stilistiche e culturali, dando vita a un concerto ricco di energia, libertà espressiva e contaminazioni. Il repertorio include brani composti dai membri del Rhapsòdija Trio, accanto a riletture ispirate di celebri pezzi dell’Est Europa come Der Gasn Nigun, Romanian Train, Hijaz Mandira e altri, tutti filtrati da uno stile unico e riconoscibile. Con: Luigi Maione – chitarra e voce Nadio Marenco– fisarmonica Adalberto Ferrari – clarinetti, sassofoni e fiati etnici Domenica 31 agosto, ore 21 Ome, Chiesa di San Michele (In caso di pioggia: Aula Magna, piazza Tina Anselmi 4 )
Gabriele Coen e Ziad Trabelsi Dialoghi in musica, quando l’arte vince le guerre Esponenti di punta rispettivamente della cultura musicale araba ed ebraica nel nostro paese, Ziad Trabelsi – musicista, cantante, compositore, colonna portante dell’Orchestra di Piazza Vittorio - e Coen – sassofonista, clarinettista, compositore e già fondatore dei KlezRoym - intessono un fitto dialogo musicale che rivela le comuni radici di questi due popoli del Mediterraneo, attingendo alla musica tradizionale ma anche proponendo proprie composizioni originali che guardano al mondo della moderna improvvisazione jazzistica, alla world music, al blues e al rock. Con: Ziad Trabelsi – oud, live electronics, voce Gabriele Coen – clarinetti, sax soprano Lunedì 8 settembre, ore 21 Gussago, Giardino storico Terrazzo di Villa (In caso di pioggia: Sala civica C. Togni in via Peracchia)
Pasquale Mirra e Hamid Drake Nuove dimensioni sonore tra improvvisazioni ed echi africani Hamid Drake e Pasquale Mirra si sono incontrati spiritualmente ancor prima di conoscersi come persone. Il loro incontro – tra viaggi lunghi e momenti sospesi – ha dato vita a un’intesa capace di tessere suoni potenti, profondi, capaci di risuonare nell’ascoltatore. Una musica che sfugge a ogni definizione che crea un dialogo sonoro «dove il silenzio e il ritmo danzano su un immaginario deserto verde, dove la musica è acque e luce» per usare le parole del musicista William Parker. Drake, originario della Louisiana e cresciuto nella scena di Chicago – batterista del jazz contemporaneo, accanto a Don Cherry dal 1978 fino alla sua scomparsa nel 1995 – è considerato uno dei più straordinari batteristi del jazz contemporaneo. Mirra, originario di Ravello, è uno dei vibrafonisti più interessanti della scena nazionale e internazionale. Un duo empatico, a proprio agio con l’immaginazione e la voce interiore senza alcun vincolo di stile, capace di sgretolare convenzioni attraverso un flusso di improvvisazione che crea momenti unici, irripetibili Con: Pasquale Mirra – vibrafono, percussioni Hamid Drake – batteria, percussioni, voce Sabato 4 ottobre, ore 21 Palazzolo sull’Oglio, Teatro Sociale
Alessandro "Asso" Stefana Un viaggio tra folk e suggestioni cinematografiche Chitarrista, compositore e polistrumentista con sguardi aperti verso il mondo, negli ultimi due decenni - intrecciando folk, immaginari vagamente western, sonorità cinematografiche e ambient, in trame sonore di intenso fascino – Alessandro «Asso» Stefana ha costruito un percorso ricco di collaborazioni con grandi artisti italiani e internazionali come Mike Patton, Micah P. Hinson, Vinicio Capossela, Calexico, Penguin Café e P.j. Harvey con la quale ha lavorato anche alle sessioni di registrazione per «The Hope Six Demolition Project» (2016) e il successivo tour mondiale. La stessa cantautrice britannica, compositrice e polistrumentista è produttrice esecutiva dell’ultimo lavoro solista di Asso, pubblicato da Ipecac Recordings. Un viaggio sonoro di profonda introspezione che parte dalle terre polverose del folk fino ad innalzarsi alla polvere di stelle. Una raccolta di brani in gran parte strumentali nei quali irrompe, ad un certo punto, la voce antica di Roscoe Holcomb, figura fondamentale della musica popolare americana del novecento, che Stefana ha recuperato dagli archivi della Smithsonian Folkways. Attivo anche con la band Guano Padano, il chitarrista ha parallelamente composto musiche originali per colonne sonore di film, come «Billy» di Emilia Mazzacurati (Jolefilm/Rai Cinema, 2023) e «I pionieri» di Luca Scivoletto (Fandango, 2022).
Tutti i concerti e gli eventi di Etno-Tracce in Franciacorta edizione 2025 sono ad ingresso gratuito e senza prenotazione, fino ad esaurimento posti