Trento - L'Ufficio Immigrazione della Questura di Trento ha espulso coattivamente dalla frontiera aerea di Milano Malpensa un cittadino egiziano, classe 1990, condannato dal Tribunale di Busto Arsizio a 2 anni di reclusione (pena sospesa) per il reato di atti persecutori.
Il giovane, che lavorava come barista a Marsa Alam nel Mar Rosso, aveva conosciuto due anni fa una ragazza della provincia di Varese, lì in vacanza. Con la donna era nata una relazione a distanza mal sopportata dall’egiziano. All’inizio di quest’anno la giovane decideva di troncare la relazione sentimentale ma tale scelta non veniva per nulla accettata dallo straniero che iniziava così a minacciare di morte ed a subissare di messaggi e telefonate l’ex fidanzata; quest’ultima, sentendosi comunque al sicuro in considerazione della distanza con l’uomo, non formalizzava alcuna denuncia.
Nel frattempo però la condotta del ragazzo non cessava. Anzi, grazie alla sua posizione lavorativa, veniva in contatto con un agricoltore delle Valsugana, anch’esso in ferie nel Mar Rosso, il quale prometteva al giovane un contratto di lavoro stagionale in vista dell’attività agricola estiva.
Nel mese di luglio di quest’anno l’egiziano riusciva così a fare ingresso in Italia grazie ad un visto rilasciato dall’Ambasciata italiana in Egitto e si trasferiva nel comune della Bassa Valsugana alle dipendenze del contadino.