L’altro caso a Chienes ove all’interno di un bar di San Sigismondo, un venticinquenne di Chienes ha mostrato un codice QR molto ingannevole, aveva lo stesso cognome e una data di nascita compatibile, e infatti era il certificato… di suo fratello di due anni più vecchio.
Entrambi i furbetti sono stati segnalati alla procura della Repubblica di Bolzano per il reato di sostituzione di persona.
È evidente che questa furberia del “green-pass” altrui è abbastanza diffusa ma, se nei confronti di un barista o di un ristoratore può funzionare, sicuramente non funzionerà con un carabiniere che chiederà sempre un documento d’identità (checché ne dica qualche azzeccagarbugli sciorinatore di titoli di trattati internazionali, il carabiniere può sempre chiedere il “green-pass” e sempre chiedere un documento d’identità) insieme al codice QR… e un comportamento che per qualcuno può sembrare una bravata, per il codice penale italiano (che si applica comunque anche a persone sedicenti entità universali sovranazionali o internazionali…) prevede fino a un anno di reclusione.
Ubriaco aggredisce i carabinieri: arrestato
I militari della Compagnia Carabinieri di Bolzano hanno arrestato un ventenne bolzanino accusandolo di danneggiamento e resistenza a un pubblico ufficiale.
Poco prima dell’una e mezza di stamattina (lunedì) è giunta una telefonata al numero unico europeo di pronto intervento 112. Un cittadino ha segnalato danneggiamenti/vandalismi e schiamazzi in via Streiter, in centro a Bolzano.
Giunti sul posto hanno trovato un giovane, a loro già noto per reati contro il patrimonio, che stava prendendo a calci e gettando in terra biciclette e tavolini di un limitrofo bar.
All’invito a fermarsi da parte dei militari, l’alcolizzato ha risposto estraendo un coltello a serramanico e andando loro incontro. A questo punto i due carabinieri per bloccarlo e disarmarlo hanno utilizzato lo spray al peperoncino. Sul posto è intervenuta anche una volante della questura per dar manforte ai due carabinieri e riuscire infine a bloccare e ammanettare il forsennato.
Portatolo in caserma, è stato dichiarato in stato d’arresto, quindi, informato il pubblico ministero di turno e sottopostolo ai consueti rilievi foto-dattiloscopici, lo hanno sottoposto agli arresti domiciliari. Dovrà rispondere dei reati di resistenza a un pubblico ufficiale e danneggiamento.