Ipotizzando che potesse trattarsi di quello cercato, fingendosi operai della società gestore dell’energia elettrica, i finanzieri si sono fatti aprire la porta dell’abitazione, ed una volta entrati hanno eseguito una perquisizione d’iniziativa con il supporto delle unità cinofile antidroga, che ha dato i frutti attesi.
All’interno della stanza occupata dal tunisino insieme ad un altro connazionale ed alla compagna minorenne di uno dei due, sono stati trovati circa un chilo e mezzo di hashish parte in panetti e parte divisa in dosi, un bilancino di precisione e circa mille euro in contanti, della cui legittima provenienza i due nordafricani e la minore non hanno saputo fornire giustificazioni e che sono pertanto stati ritenuti provento di spaccio.
I due tunisini, B.G. di 22 anni e H.M.A. 21 anni, pregiudicati con precedenti anche specifici, disoccupati, senza permesso di soggiorno e privi di documenti, sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio di droga e sono stati entrambi ristretti nel carcere di Spini di Gardolo in attesa di udienza, mentre il denaro e lo stupefacente, del valore complessivo sul mercato illecito di circa cinquantamila euro, sono stati sequestrati. Lo sviluppo degli accertamenti ha permesso di appurare che nei confronti della minorenne, originaria della provincia di Caserta, ma residente a Trento, vi era una denuncia con conseguente ricerca di rintraccio quale “persona scomparsa”. Sono stati quindi avvisati i genitori, di origine albanese, che hanno riaccompagnato a casa la ragazza. Anch’essa è stata segnalata a piede libero all’Autorità giudiziaria perché responsabile, in concorso, di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Ad oggi, la Guardia di Finanza di Trento, nell’ambito dell’attività di contrasto allo spaccio, ha sequestrato sostanze stupefacenti per un quantitativo complessivo ben superiore a quanto sequestrato in tutto il 2018, a dimostrazione di quanto ancora tale fenomeno costituisca un problema nel capoluogo, ma anche di come il presidio delle Fiamme Gialle sul territorio sia un forte segnale di deterrenza e repressione della piaga del consumo di droghe.