Trento - Nella mattinata di ieri la Squadra Mobile della Questura di Trento, nel corso di un’attività investigativa diretta a reprimere i furti in abitazione, ha arrestato per ricettazione, d’intesa con la Procura della Repubblica di Trento, una 21enne di origine sinti, residente in provincia di Torino e denunciato un 17enne di nazionalità croata.
I due sono stati trovati in possesso di circa mezzo chilo di oro, distribuito in fedi nunziali, orecchini, braccialetti, catenine, nonché arnesi atti allo scasso, rubati in un’abitazione di via Briamasco, nella stessa mattinata di ieri, ad una signora uscita di casa per recarsi all’ufficio postale. La refurtiva è stata interamente recuperata e sarà restituita alla proprietaria, una 67enne di Trento, che ha già riconosciuto i preziosi sottrattigli.
Le indagini avviate dagli investigatori della Polizia di Stato rientrano in una strategia più ampia di contrasto ai furti in abitazione voluta dal Questore di Trento, Cracovia, attraverso un’intensificazione dell’attività di controllo del territorio. In particolare, innalzando il livello di attenzione attraverso ripetuti controlli in stazione, così come nello stesso capoluogo da parte della Polizia di Stato, per identificare soggetti sprovvisti di documenti, nonché in possesso di precedenti penali, giunti in città e sanzionati attraverso fogli di via obbligatori, ovvero il divieto di ritorno a Trento.
L’attività investigativa che ha portato ieri mattina a bloccare i due giovani con la refurtiva sottratta in via Briamasco, è stata frutto di un’attenta valutazione degli indizi emersi nel corso dei sopralluoghi effettuati in alcuni furti avvenuti in città dall’inizio del mese di agosto; tali da far ritenere che si trattasse di azioni criminose ben organizzate, probabilmente commesse da ladri “trasfertisti”, non residenti nel capoluogo trentino.