Peraltro nella fretta di scendere e fuggire, il giovinastro ha tamponato un mezzo parcheggiato sulla via.
I due militari hanno quindi chiesto il rinforzo di una seconda pattuglia e nel frattempo hanno suonato al campanello di casa. Aprendo la porta il giovane ha finto di essersi appena svegliato dicendo di non sapere nulla. Peraltro si trovava in uno stato pietoso, emanando un forte odore di bevande alcoliche, reggendosi a fatica in piedi e faticando a parlare.
Quindi è stato dichiarato in stato di arresto per i reati di evasione e resistenza a un pubblico ufficiale (la fuga con manovre pericolose costituisce tale reato secondo giurisprudenza). L’arrestato peraltro non ha mai conseguito la patente di guida e gli è quindi stata contestata tale violazione del codice della strada che prevede una salatissima sanzione amministrativa pecuniaria.
I militari dell’Arma hanno quindi scoperto che il veicolo usato per la fuga è intestato a un uomo di Chiusa che, chiamato in piena notte, è sobbalzato dal letto per lo spavento e ha quindi riferito ai carabinieri che l’auto l’aveva lasciata qualche giorno prima presso un’officina di Bressanone. L’officina in questione guarda caso è poco distante dalla casa dell’arrestato. Ovviamente quest’ultimo ha insistito negando di aver qualcosa a che fare col furto del veicolo, che comunque è stato sequestrato.
I militari hanno anche invitato l’arrestato a sottoporsi all’etilometro ma questi si è fermamente rifiutato. Pertanto è stato denunciato anche per il reato del rifiuto dell’accertamento.
Una volta terminato il verbale di arresto e sottoposto a fotosegnalamento, il 25enne brissinese è stato condotto al carcere di Bolzano.