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Cosio Valtellino, incidente mortale dopo manovra per evitare un cervo: allarme Coldiretti e sindacati per la fauna selvatica

Cosio Valtellino - L'ennesimo incidente mortale sulle strade: all'origine dello schianto avvenuto nella notte a Cosio Valtellino (Sondrio) c'è stato il tentativo di evitare il cervo che stava attraversando l’ex provinciale 38, causando l’invasione della corsia opposta e il frontale tra due auto. A perdere la vita una guardia giurata di 62 anni residente in zona. Ferita gravemente, ma non in pericolo di vita, anche una donna di 51 anni, trasportata all’ospedale di Sondrio. Indaga la Polizia Stradale sull'accaduto. L’ungulato è stato trovato morto sul ciglio della strada.


Coldiretti: “Un pericolo per la sicurezza, come denunciamo da tempo”


Coldiretti Sondrio è “estremamente preoccupata” per l’escalation del pericolo-selvatici dopo l’incidente mortale della notte scorsa a Cosio Valtellino, con la presenza di un cervo in carreggiata, che è costato la vita a un automobilista di 62 anni. Un incidente drammatico, che evidenzia come gli ungulati siano “diventati un pericolo anche per l’incolumità pubblica e sempre più causa di incidenti stradali che si stanno susseguendo con frequenza crescente nel territorio dell’Alta Lombardia” sottolinea il presidente di Coldiretti Sondrio Silvia Marchesini. “Il numero di incidenti stradali accertato nella sola provincia di Sondrio ha visto, solo nel periodo gennaio-novembre, 301 sinistri causati da animali selvatici. Sono dati ingenti, indice di un rischio non più accettabile: numeri peraltro incompleti, perché ad essi vanno aggiunti gli incidenti stradali per così dire “minori”, che non vengono nemmeno denunciati dagli automobilisti”.


Oltre a rappresentare un chiaro problema per la sicurezza dei cittadini, l’invasione degli animali selvatici – cervi e cinghiali in primis, ma non solo - ha assunto proporzioni drammatiche anche per quanto riguarda l’agricoltura con raccolti distrutti e imprese sempre più a rischio chiusura: già più di un pastore ha deciso di dismettere le proprie greggi prese di mira dai lupi durante il periodo dei pascoli estivi. Altri agricoltori, nelle aree dell’Alta Lombardia più vicine al confine, stanno seriamente pensando di cambiare attività e di trovare un’occupazione meglio retribuita nella vicina Svizzera.


Il fatto che gli ungulati si avvicinino sempre più a strade trafficate e centri urbani è indice di un numero cresciuto a dismisura. Occorre accelerare sul controllo della fauna selvatica – commenta il presidente di Coldiretti Sondrio Silvia Marchesini - e, parallelamente, dare corso ad interventi concreti per arginare il problema. Coldiretti è sempre disponibile a ogni tipo di confronto attivo e costruttivo, ma vanno individuati e attuare i passi necessari per dare le giuste risposte ad agricoltori e cittadini.

Le continue incursioni dei selvatici nei campi e sulle strade devono spronare tutti a dare immediatamente corso a una soluzione del problema, che ha valicato da tempo lo stretto ambito agricolo od economico ed è, ormai, principalmente connesso alla tutela della pubblica incolumità”.


Allarme dalla CISL di Sondrio


"Apprendiamo, con forte rammarico, la drammatica notizia dell'incidente stradale avvenuto nella serata del 4 gennaio u.s. nel comune di Cosio Valtellino, sul tracciato della vecchia Statale 38, probabilmente a causa della presenza di un cervo che stava attraversando la strada e che ha causato la morte di una persona, ai cui familiari esprimiamo, a nome di tutta la CISL di Sondrio, il nostro sentito cordoglio.


Nell'apprendere la triste notizia, il nostro pensiero è andato ad un'istanza che la CISL di Sondrio, sollecitata da alcuni lavoratori della Carcano SPA, ha prodotto, nel mese di ottobre 2021, all'Amministrazione Provinciale, rappresentando l'alto rischio di incidenti stradali sul tratto della statale 38 tra i comuni di Cosio Valtellino e Rogolo, determinato dal frequente attraversamento di animali selvatici e chiedendo interventi idonei a scongiurare detto rischio e a salvaguardare l'incolumità delle persone.


L'istanza prodotta dalla CISL di Sondrio, nel mese di ottobre 2021, è stata ritenuta fondata dal Servizio di Polizia Provinciale che, infatti, a seguito di detta istanza, ha evidenziato in un'apposita nota la frequente incidentalità avvenuta sul tratto di strada in questione con ben 36 collisioni tra veicoli e fauna selvatica negli anni 2019 – 2020 – 2021 e, ritenendo necessario intervenire con appositi dissuasori per ridurre il rischio di incidenti causati dalla presenza di animali selvatici sulla sede stradale, ha sollecitato il Settore Viabilità dell'Amministrazione Provinciale di Sondrio ad intervenire installando detti dissuasori.


Ad oggi, però, nonostante la sollecitazione del Servizio di Polizia Provinciale rivolta, a seguito della nostra istanza, al Settore Viabilità dell'Amministrazione Provinciale, non ci è giunta alcuna notizia circa l'avvenuta installazione dei dissuasori utili a scongiurare o quantomeno a ridurre il rischio di incidenti.


Riteniamo che l'incidente mortale verificatosi la sera del 4 gennaio sia, purtroppo, la dimostrazione che il problema persiste e, pertanto, rinnoviamo l'appello all'Amministrazione Provinciale ad intervenire in modo sollecito affinché siano scongiurati in futuro episodi drammatici come quello accaduto", si legge nella nota di CISL Sondrio, Referente settore Viabilità/Trasporti, Michele Fedele, e Segretario Generale, Davide Fumagalli.

Ultimo aggiornamento: 05/01/2023 17:21:13
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