Il denaro raccolto veniva fatto trasferire all’estero, in particolare sui conti di una società spagnola, che è stata posta sotto la lente di ingrandimento dall’Autorità Giudiziaria, in particolare dalla Procura di Valencia, a seguito di una querela collettiva presentata da numerosi di investitori tedeschi, truffati anch’essi come gli investitori italiani, tra cui molti altoatesini.
Nello scorso mese di gennaio, l’attività dell’organizzazione criminale è stata bloccata da un intervento congiunto, organizzato in Spagna e Germania, che ha visto coinvolte la Guardia di Finanza di Brunico, la Polizia tedesca e la Guardia Civil spagnola. Le Forze di Polizia hanno eseguito ordini di arresto europei e attività di perquisizione che, nella circostanza, hanno portato all’arresto di quattro persone e al sequestro di una tenuta di pregio in Spagna, due auto di lusso (una Mercedes e una Porsche), quote societarie, denaro contante, 12 cavalli di razza, gioielli e preziosi.
L’indagine ha preso avvio quando alla Guardia di Finanza di Brunico è stato recapitato un esposto da parte di un cittadino svizzero, il quale segnalava l’attività fraudolenta svolta da una persona residente a Brunico, (A.P.), direttore di una società finanziaria elvetica, in collaborazione con altri «noti truffatori internazionali».
Nell’occasione, l’esponente forniva alla polizia giudiziaria anche i nomi degli investitori danneggiati. Questi sono stati sentiti dalle «Fiamme Gialle» di Brunico, consentendo una prima ricostruzione del modus operandi utilizzato dagli autori dei reati nella perpetrazione della truffa e dell’abusivismo finanziario.
Sono, inoltre, state interessate, a mezzo di rogatorie internazionali, le Autorità Giudiziarie estere di Spagna, Austria, Germania, Svizzera, Lussemburgo, Lichtenstein, Slovacchia e Ungheria. Da parte di queste Autorità sono pervenute notizie importanti, che hanno confermato le ipotesi di reato formulate dai finanzieri e rilevato l’esistenza di indagini analoghe a quella condotta dalla Procura della Repubblica di Bolzano, effettuate all’estero sugli stessi truffatori.
In particolare, gli elementi comuni ai procedimenti instaurati presso le Procure di Bolzano e di Colonia hanno portato ad una stretta collaborazione, sfociata poi nella creazione di una SIC (acronimo di Squadra Investigativa Comune), alla quale hanno partecipato la Guardia di Finanza di Brunico e la Polizia di Colonia. Le informazioni complessivamente acquisite hanno consentito di ricostruire, nell’ambito dell’indagine, più filoni, ognuno dei quali riferibile ad uno specifico canale di raccolta di denaro destinato ad alimentare una piattaforma informatica di investimento.
L’attività svolta dalla Guardia di Finanza di Brunico rientra tra le principali missioni istituzionali affidate al Corpo, ossia quella del contrasto alle diverse forme di abusivismo finanziario, che costituiscono un ostacolo alla crescita e alla realizzazione di un mercato pienamente concorrenziale, su cui basare lo sviluppo di una società più equa ed attenta ai bisogni di ciascuno.