Trento - Le elezioni provinciali a Trento si avvicinano a grandi passi. Il PATT traccia un primo bilancio: al governo tanti importati risultati per la nostra Autonomia (nella foto a lato Franco Panizza, segretario politico Patt)
"Vedo in questi giorni alcune prese di posizione di esponenti del passato del Partito Autonomista che rimproverano all’attuale dirigenza di aver tradito i valori fondanti e di aver fatto scelte orientate al potere anziché alla crescita dell’autonomia. Niente di più falso. E sono pronto a dimostrarlo. Quando si è insediata la nuova dirigenza, il PATT versava in una fase di estrema difficoltà: un partito incapace di fare scelte precise, con un rapporto difficile con la SVP, un partito giudicato inaffidabile perché di volta in volta attirato dalle sirene della destra o della sinistra, a seconda dell’onda nazionale.
È vero, le ultime elezioni nazionali hanno sancito la vittoria della destra, ma è altrettanto vero che nel 1994, a pochi mesi dal grande successo del PATT alle elezioni provinciali e con un governo a guida autonomista, persero la competizione con la destra tutti gli uomini più rappresentativi del partito, da Tretter, a Binelli a Casagranda. Le ultime legislature hanno fatto crescere il Partito Autonomista, sia in termini di rappresentanza territoriale che dal punto di vista qualitativo. Nell’ultima tornata elettorale abbiamo rinnovato sei consiglieri su otto, siamo riusciti a conquistare un posto di rilievo nel Comune di Trento, abbiamo eletto per la prima volta nella storia del partito ben due parlamentari e soprattutto abbiamo vinto le primarie, esprimendo con il voto popolare il presidente della Provincia Autonoma di Trento. Abbiamo voluto consolidare il nostro consenso per poi puntare ad essere i veri protagonisti dell’autonomia.
A cinque anni di distanza, possiamo ben dire di aver messo in sicurezza i rapporti finanziari con lo Stato, di aver fatto crescere il Trentino, aumentato l’occupazione, consolidato il Pil. Mai come in questo questa legislatura il rapporto con la SVP si è rivelato forte e alla pari. Alle ultime elezioni nazionali abbiamo utilizzato un simbolo comune e per la prima volta nella storia anche nei collegi tedeschi della Provincia di Bolzano, assieme alla sigla SVP era presente quella PATT. La stima di cui godiamo è talmente alta che anche i parlamentari della SVP a Roma sono identificati con la sigla comune SVP-PATT. Non solo, ma grazie alla rappresentanza parlamentare e soprattutto alla guida autonomista della Provincia, siamo riusciti ad ottenere ben venti nuove competenze per la nostra autonomia.