“Si tratta di un modello che fino a questo momento ha dimostrato di essere vincente ed efficiente, la gestione manageriale con un indirizzo da parte dei territori ha dimostrato nel passato, nel presente e probabilmente dimostrerà nel futuro di essere un modo efficace per rispondere insieme alle attese e alle necessità dei territori e degli utenti”.
L’obiettivo della Provincia, nella partita di Autobrennero, è chiaro. “Il nostro obiettivo, come quello di tutti gli Enti locali soci di Autostrada del Brennero - ha affermato Fugatti -, è quello di fare in modo che il controllo della società e, di conseguenza, della mobilità lungo l’asse del Brennero restino in mano ai territori. La società ha già depositato una proposta di finanza di progetto che confidiamo possa essere giudicata, nel giro di pochi mesi, d’interesse pubblico. Si tratta di una partita importante per tutti, dal Brennero a Modena”. L’Amministratore Delegato di Autostrada del Brennero Spa, Diego Cattoni, presente all’incontro insieme al Presidente Hartmann Reichhalter e al Direttore Tecnico Generale, Carlo Costa, si è mostrato determinato a raggiungere il risultato. “La proposta che abbiamo depositato al Mims l’11 maggio scorso ridisegna il concetto stesso di mobilità lungo l’asse del Brennero. Parliamo di una sempre più stretta integrazione tra gomma e rotaia, di una transizione ecologica che punta all’obiettivo delle emissioni zero, alla digitalizzazione dell’autostrada per abbattere l’incidentalità, ridurre i tempi di percorrenza e renderli certi, oltre che di un ammodernamento complessivo di tutta l’autostrada, aree di sosta comprese”. “Ci siamo potuti muovere facilmente nelle direttrici indicate dal Pnrr perché erano principi che già stavamo applicando” ha concluso Cattoni.