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Trento, il Consiglio provinciale approva il rendiconto 2021

Trento - Manovra di assestamento, approvato il primo ddl, quello sul rendiconto 2021. In corso la discussione generale sul ddl assestamento.
In mattinata il Consiglio provinciale di Trento ha approvato il primo disegno di legge che compone la manovra di assestamento: il rendiconto della Pat 2021, il ddl 156/XVI, con 16 sì, 6 no e un astenuto. Su questo punto Pd e Azione hanno evidenziato che, se la minoranza non fosse rimasta in Aula, viste le assenze sugli scranni della maggioranza, non ci sarebbe stato il numero legale. Fatto che avrebbe impedito l’utilizzo dell’avanzo di 300 milioni nell’assestamento. Nel corso della mattinata sono state votate, con 17 sì, 9 no, un astenuto, anche le due delibere: quella del rendiconto consolidato e quella sulla destinazione a riserva dei risultati economici 2021.
Il Pd: basta ipocrisie. Togliete la bandiera ucraina dall’aula perché il Presidente della Giunta non ha detto una sola parola di solidarietà.


In apertura di seduta da parte del Pd, sottolineando l’assenza del Presidente della Giunta, è stato chiesto al Presidente del Consiglio di togliere la bandiera Ucraina dall’Aula perché, è stato detto in riferimento al passaggio della relazione del Presidente della Giunta nella quale ha affermato che se il conflitto dovesse durare fino all’inverno la situazione economica del Trentino si aggraverebbe, c’è un limite all’ipocrisia. Quasi che la questione Ucraina fosse una “seccatura” che mette in forse il nostro benessere, le vacanze e i lavori in casa. Ma non c’è stata una parola di solidarietà per un popolo che sta terribilmente soffrendo, per un Paese dove milioni di persone scappano non per andare in ferie ma per sfuggire ai bombardamenti. Altra “chicca” del Presidente, per il Pd, il silenzio totale sulla situazione politica nazionale e le dimissioni di Draghi, che Il Presidente della Giunta aveva detto di apprezzare. La crescita del contenzioso con Roma per dem, visti i ricorsi alla Consulta molti dei quali persi dalla Pat, evidenzia che c’è qualcosa che non va. Sul tema fiscale, per il Pd, si deve fare chiarezza: non è possibile prevedere a Roma, con l’aliquota unica, tagli drastici da 50 miliardi e non dire che questo porterebbe una riduzione del bilancio Pat di 500 milioni. La strada che Draghi aveva segnato era quella invece delle riforme per far crescere l’economia e quindi ridurre le tasse. Riforme che, soprattutto nella pubblica amministrazione attraverso l’esperienza del Covid e la leva del contratto, si sarebbero dovute fare anche in Trentino. Invece, si è persa una preziosa occasione.
Critiche sul fondo di 100 milioni e sulla mancata condivisione e confronto con l’opposizione anche sulle politiche sul Covid e sulla riorganizzazione della sanità. La “cifra” della legislatura, per i dem, è la mancanza di pensiero, l’assenza di progettualità e un gioco solo di rimessa di fronte al problema.


Azione: si fa propaganda ma i soldi non girano
Anche l’esponente di Azione ha detto di essere rimasto “schifato” dalle parole del Presidente sull’Ucraina. Presidente che nella prima fase del conflitto si era distinto per una posizione molto chiara prendendo anche le distanze dalla prese di posizione del “capitano” della Lega. Nonostante ciò nella relazione non c’è una parola di solidarietà con un Paese invaso; ci si limita a dire: speriamo che la guerra finisca sennò ci saranno effetti disastrosi sulla nostra economia. Tra l’altro, ha aggiunto, il Trentino dovrebbe distinguersi sul piano del risparmio energetico e invece non si è fatto nulla. Anche Azione ha sottolineato il silenzio sulla crisi del Governo Draghi e le ricadute sulla nostra autonomia. Non una parola di rassicurazione sul destino del Pnrr o delle norme di attuazione. Il male sta nella concezione di un’autonomia come sistema di distribuzione di risorse anziché come mezzo per essere più innovativi rispetto allo Stato. Tra l’altro, sempre per Azione, la Pat non riesce a spendere le risorse nonostante 11 interventi di semplificazione. La giacenza di cassa della Pat è di 3 miliardi e 200 e nel 2019 era un miliardo e 700. Cifre che dicono che si fa propaganda ma non girano soldi e l’avanzo di amministrazione è di 319 milioni mentre nel 2018 era di 198 milioni.


La Lega: i cittadini hanno bisogno di scelte veloci
Da pare della Lega si è affermato che i cittadini hanno bisogno di risposte veloci perché la situazione è grave anche a causa di una guerra che nessuno ha voluto e per la quale il Presidente non ha certo responsabilità. Inoltre, ha respinto l’accusa che la Lega sia stata uno dei “killer” del Governo Draghi. Sul merito dell’assestamento ha aggiunto che si tratta di una manovra concreta e che interviene in modo rapido.


Futura: la Giunta non riesce a fare scelte strategiche
Futura ha evidenziato che di fronte ai temi drammatici, dalla crisi climatica a quelle demografica, alla crisi sanitaria, la Giunta non fa altro che procrastinare. Come il titolo del Festival dell’Economia del prossimo anno: “Il futuro del fuuro”. Il governo provinciale, non riesce a fare scelte strategiche e alla fine non si riuscirà a governare più nulla. Eppure, di fronte a un momento tanto difficile si è fatto cadere un governo che stava mostrando aperture sociali rispetto alle condizioni del lavoro e alla perdita del potere d’acquisto.


La Lega: una manovra straordinaria e prudente
Un intervento da colpo di sole, ha commentato un altro esponente leghista, una serie di slogan elettorali e di affermazioni gravi. Per quanto riguarda l’assestamento, secondo la Lega, si tratta di un bilancio straordinario e purtroppo unico perché nei prossimi anni le risorse caleranno. L’avanzo 2021 è frutto della forte crescita dell’economia dopo la fase acuta della pandemia, ma il futuro è tutt’altro che roseo. Ed è questa prospettiva che ha spinto il Presidente a dar vita al fondo di 100 milioni per le emergenze. Una manovra realistica e equilibrata, quindi, che tiene conto dei bisogni dei cittadini e delle imprese.


Il Pd: una sanità sempre più privatizzata
Sempre per il Pd nell’intervento del Presidente manca una visione entro la quale inserire le risorse dell’assestamento. Una visione che sarebbe particolarmente importante in un momento così grave sul piano internazionale e nazionale. Invece, l’interpretazione dell’autonomia della maggioranza è una sorta di sovranismo locale, fatto solo di piccoli ragionamenti. Manca una strategia sulla riqualificazione del turismo con nuove proposte e manca su un tema fondamentale: la sanità. Un sistema sanitario che è andato in crisi in maniera più pesante rispetto a altre regioni. Una crisi che sta dividendo i pazienti in chi può pagare e chi no e va verso la privatizzazione a scapito del pubblico. Basti pensare che nel bilancio 2022 per le strutture private i finanziamenti Pat sono aumentati del 20%. Male anche la scelta, secondo i dem fatta con gravi forzature, del partenariato con i privati per la costruzione del nuovo ospedale di Fiemme, mettendo da parte il progetto di ristrutturazione dell’attuale che si sarebbe potuto attuare in tempi celeri.


Onda: sono state umiliate le insegnanti della scuola dell’infanzia
Anche secondo Onda ci si sa avviando verso una progressiva privatizzazione del Trentino. Non solo, ma la stessa regia dei grandi progetti di finanza di progetto sta nelle mani dei privati non in quelli della Pat. Eppure l’esperienza del Not è fallimentare al punto che si torna a ristrutturare il S.Chiara; a Cavalese decidono tutti i privati e per il rifacimento dell’istituto Pertini siamo a 5 anni per fare il bando. In generale, le opere pubbliche, considerate decisive per il rilancio economico, sono rimaste promesse sulla carta. Inoltre, per Onda, anche la Pat sta diventato una provincia basata sul bonus anziché sulla sicurezza dei diritti. Sull’elettrificazione della linea della Valsugana, per Onda le risorse ci sono dal 2016 e sono del Ministero dei trasporti, c’è il progetto ma, nonostante ciò, la Giunta ha cambiato strada dicendo puntiamo sull’idrogeno. Il modo migliore per non fare nulla e così si continua con le Littorine che starebbero bene sulla linea Massaua - Adis Abeba. Anche Onda ha sottolineato che nella relazione del Presidente non c’è una riga dedicata alla sanità, eppure calano e caleranno i medici e gli infermieri e ci si deve chiedere chi ci curerà. Perché anche le politiche di incentivo hanno prodotto gli effetti opposti e i medici, basti pensare agli psichiatri, se ne vanno. Per gli anziani c’è soprattutto retorica e nella relazione non c’è alcun accenno sulla scuola anche se i test Invalsi mostrano che cresce la dispersione e calano le eccellenze. La formazione professionale è stata cancellata e in quattro anni non si è fatto nulla. Anche sulla scuola dell’infanzia, per Onda, si è fatta solo propaganda evitando di lavorare sulla conciliazione lavoro e famiglia, evitando di umiliare le maestre costrette, in questi giorni, a chiudere i bambini nelle aule dove ci sono 33 gradi. Infine, sull’addizionale Irpef per 4 anni la Giunta ha detto che l’innalzamento del reddito per l’esenzione era una misura inutile e oggi invece è uno dei cardini della manovra di assestamento. Bene l’esenzione a 25 mila euro, ma, per Onda, si deve fare attenzione che siano davvero 25 mila euro valutando il reddito complessivo altrimenti si rischia di regalare l’esenzione a chi magari ha rendite per 800 mila euro.


Nel pomeriggio è proseguita in Consiglio provinciale la discussione generale iniziata stamane in merito al ddl 157 riguardante l’assestamento del bilancio di previsione della Pat per il triennio 2022-2024. I lavori sono stati sospesi mezz’ora prima per l’assenza del presidente e del vicepresidente e riprenderanno domattina alle 10.00 con altri interventi in discussione generale.
L’UpT: bene i 100 milioni per emergenze. Si alzi la soglia dell’addizionale Irpef
L’esponente dell’UpT ha espresso condivisione per il fondo di emergenza di 100 milioni di euro previsto dalla Giunta con questo assestamento di bilancio, a suo avviso “ragionevole” per sostenere imprese e famiglie in difficoltà. Ha poi proposto di innalzare da 25 a 28.000 euro la soglia di reddito annuo per beneficiare dello sgravio dall’addizionale regionale Irpef. Sull’indennità una tantum destinata al personale sanitario ospedaliero, ha chiesto di premiare allo stesso modo anche oss, infermieri e personale ausiliario delle Rsa e apprezzato la volontà della Giunta di accogliere quest’istanza. Sul turismo ha evidenziato l’urgenza di potenziare le varie infrastrutture di servizio e gli impianti in vista delle Olimpiadi invernali del 2026, e ha chiesto di sviluppare iniziative che avvicinino i giovani allo sport. Il consigliere ha anche ricordato gli ordini del giorno da lui proposti in rapporto alla manovra: con un testo chiede di impegnare la Giunta a sostenere gli allevatori e il settore zootecnico e con un altro di destinare strutture alberghiere dismesse a foresterie nelle quali ospitare i lavoratori del settore turistico provenienti da fuori provincia. Ha infine messo in luce l’esigenza di garantire supporto ai gestori degli impianti natatori e di consentire l’innalzamento dell’età limite per esercitare il servizio di vigili del fuoco volontari.
Misto-5 Stelle: Giunta immobile sui temi ambientali e dell’energia.
Dopo una sospensione di mezz’ora chiesta dal Patt per un incontro con le minoranze, il rappresentante pentastellato del gruppo misto ha denunciato la scarsa informazione fornita ai cittadini su questa sessione dei lavori del Consiglio, tant’è vero che – ha segnalato – solo 2 persone stanno seguendo la diretta streaming dall’aula. Il consigliere ha lamentato l’assenza di un monitoraggio pubblico sulle emissioni inquinanti per contrastare il cambiamento climatico e di interventi sugli edifici della Provincia per ridurre il consumo di energia. Ha poi criticato le mancate risposte a varie interrogazioni da lui presentate soprattutto in materia energetica, sulla valutazione preventiva dell’impatto ambientale dei disegni di legge provinciali.

Sulle questioni istituzionali ha protestato per l’insufficienza delle relazioni con il Consiglio delle autonomie locali, con il consiglio provinciale dei giovani e con la conferenza dei consultori degli immigrati trentini. La Provincia dispone a suo avviso di un lungo elenco di opere pubbliche che però non si sa se e quando saranno realizzate. Secondo il consigliere occorre anche stendere un velo pietoso sul tema degli strumenti da far funzionare per favorire e promuovere la partecipazione popolare. Politiche fiscali: per l’esponente pentastellato è un errore la mancata creazione di un forum con tutti gli attori interessati a questo tema per programmare gli interventi da adottare. Ha infine suggerito alla Provincia di introdurre dei crediti a favore di chi acquista prodotti dell’agricoltura trentina e di aziende meritevoli dal punto di vista ambientale e occupazionale.
Il Patt: promesse populiste ai territori senza seguito e visione da Trentino jukebox
Per il Patt l’attuale Giunta ha dimostrato di puntare su un approccio populista ed elettoralista, con l’annuncio di interventi e iniziative di forte impatto ma del ttuto inadeguate rispetto ai problemi da affrontare e risolvere. Come nel caso degli Stati generali della montagna o delle riunioni dell’esecutivo nelle valli, che hanno illuso i territori di aver voce in capitolo. Da queste riunioni sono emerse richieste di chilometri e chilometri di asfalto, dalla Valdastico al raddoppio della statale della Valsugana. Promesse “sconclusionate” sia perché troppo costose sia perché estranee al vero bene di queste aree. C’è da chiedersi se quando si hanno risorse da spendere, come nel caso dei 60 milioni per la Valsugana, l’opera più utile da realizzare per lo sviluppo sia il potenziamento della strada statale, mentre sarebbe opportuno favorire ad esempio la crescita di un agricoltura sostenibile. La Giunta e la maggioranza ad avviso del Patt hanno una visione da Trentino jukebox. E se qualcosa non va per questa amministrazione la colpa è sempre della Tempesta Vaia, della pandemia e della guerra in Ucraina. In realtà i problemi del Trentino oggi sono simili a quelli del Trentino della passata legislatura, con la differenza che alla Provincia ora manca un piano strategico che individui delle priorità di azione all’insegna di un unico claim: sostenibilità. Quest’assenza di visione si è notata anche nelle politiche per il turismo, dove secondo il Patt non si possono assecondare le richieste delle associazioni di categoria, spesso disancorate dalle maggiori esigenze di sviluppo delle imprese del settore. L’esecutivo ha lavorato in maniera dozzinale e pressapochista premiando così chi già sta bene e penalizzando i soggetti deboli. Nelle politiche per l’agricoltura a giudizio del Patt tutti i comparti del settore sono stati maltrattati allo stesso modo. Infine sui grandi carnivori, gli autonomisti ritengono che una questione molto complessa come questa sia stata gestita con superficialità dalla Giunta, con interventi che non hanno saputo conciliare come avremmo potuto grazie all’autonomia la tutela di orsi e lupi con la difesa degli interessi degli allevatori.
Misto-Azione: l’esecutivo non sa come spendere i 100 milioni del fondo di riserva
Per l’esponente del gruppo misto di Azione, il problema dell’attuale Giunta è la continua imputazione dei problemi a dei colpevoli tra i quali l’esecutivo della precedente legislatura. Ma in tal modo l’autonomia non viene mai utilizzata, mentre si potrebbe adoperare per ovviare a quel che lo Stato non fa e che non ha ancora fatto. In questo assestamento i bilancio, secondo Azione non si vede nulla di innovativo da realizzare. L’unico dato politico rilevante di questo assestamento sotto il profilo normativo è la norma che istituisce un fondo di riserva per fronteggiare l’emergenza prezzi e il sostegno all’economia: i famosi 100 milioni di euro. Per Azione la furbizia che quest’articolo nasconde il fatto che si è eliminato il vincolo imposto dalla legge sulla contabilità circa il loro utilizzo. Dal momento che la Giunta non sapendo cosa fare con questi soldi, ha scelto di finalizzarli ad obiettivi generici che permettono qualunque tipo di utilizzo. La verità per Azione è che l’esecutivo provinciale, gonfio di risorse ma privo di idee, non sa come spendere questi fondi. Mentre vi sono settori in gravissima difficoltà per mancanza di lavoratori: il turismo, il manifatturiero e la sanità. Occorrerebbe affrontare seriamente il problema anche coinvolgendo le comunità di stranieri da anni residente nel Trentino. Lo Stato italiano non fa nulla perché in Italia arrivino dai Paesi da cui provengono i migranti figure delle quali la nostra economia ha bisogno. Cosa fa l’autonomia su questo versante? Si potrebbe destinare almeno una parte delle risorse dell’assestamento per affrontare la questione anticipando quel che dovrebbe fare lo Stato. Cosa impedisce alla Provincia di avviare in forza dell’autonomia un’azione innovativa e anticipatrice su questo versante? L’esecutivo si guarda dal fare queste cose perché, secondo Azione, sono impegnative e non portano consenso in campagna elettorale. Nulla di innovativo è stato messo in campo neanche sulla scuola, salvo eliminare il trilinguismo perché frutto della Giunta precedente. Azione chiede infine come sono state realizzate economie di spesa per 150 milioni di euro. Se ci sono economie di spesa così elevate vuol dire che il margine a disposizione dell’esecutivo è ancora più alta. Quanto infine all’impegno a “non lasciare indietro nessuno” inserito nella relazione del presidente, secondo Azione non vi sono nella manovra interventi specifici in questa direzione. Per queste ragioni ha preannunciato voto contrario.
La Lega: la legge autorizza a disporre di queste risorse per future emergenze
La Lega è intervenuta nuovamente ricordando che le Giunte del passato avevano nel bilancio fondi di riserva che avevano raggiunto anche 180 milioni. E ha sottolineato che l’articolo 1 di questo assestamento autorizza la Giunta ad utilizzare i 100 milioni accantonati per le emergenze perché i soldi vadano a sostegno delle imprese e delle famiglie. Nessuna risorsa è quindi stata congelata. Certo si accontenteranno con questi soldi da impegnare entro quest’anno i tanti soggetti che ne avranno bisogno. Questa manovra è straordinariamente importante e per fortuna il secondo semestre del 2021 è andato molto bene e ci ha permesso le economie di spesa criticate dalla sinistra.
Il Carroccio rivendica il merito di una manovra che destina soldi a vari settori
Un altro esponente del Carroccio si è invece soffermato sulle risorse destinate a vari settori contro le quali nessun consigliere di opposizione ha sollevato obiezioni: sull’innalzamento da 15 a 25.000 euro di reddito di reddito per beneficiare dell’esenzione dall’addizionale Irpef, provvedimento che comporta 30 milioni di euro a carico della Provincia ma che porterà molti milioni di euro nelle tasche delle famiglie; sui 90 milioni di euro per il rinnovo dei contratto del pubblico impiego; sui 40 milioni di euro destinati agli enti locali; sulle risorse destinate alla sanità; sui 10 milioni per l’agricoltura, sui 12 milioni per gli impianti sportivi, sui 50 milioni per le opere pubbliche e i 19 milioni per gli impianti sportivi. Quanto ai 100 milioni di euro del fondo di riserva previsto dall’articolo 1 dell’assestamento, si tratta per la Lega della decisione più intelligente prevista da questa manovra con cui il presidente potrà far fronte tempestivamente alle emergenze che si potranno verificare. E se queste risorse non saranno spese entro quest’anno si potranno utilizzare l’anno prossimo.
Dal Patt anche una voce non sfavorevole alla manovra
Un consigliere del Patt ha giudicato importante cercare in questo momento la massima unità sulla manovra: bene quindi l’accantonamento dei 100 milioni di euro sul fondo per l’emergenza prezzi, per il comparto economico e per le famiglie. Bene anche il bonus energia, l’innalzamento della soglia per godere dell’esenzione dall’addizionale Irpef mentre a suo giudizio per le giovani coppie la Giunta avrebbe potuto agire meglio sostenendo la possibilità di acquistare un appartamento. Positivo è anche l’emendamento depositato dalla Giunta che prevede il bonus Covid anche per il personale delle rsa. L’esponente autonomista ha segnalato di aver chiesto alla Giunta di inserire all’articolo 41 del ddl di assestamento che prevede la possibilità di realizzare foresterie per i lavoratori stagionali del settore agricolo. Questa proposta era contenuta in un suo ddl per risolvere il problema della residenzialità dei lavoratori dell’agricoltura. Lo stesso a suo avviso andrebbe previsto anche per i lavoratori del turismo che hanno bisogno di un appartamento nel quale poter andare a dormire. Due gli ordini del giorno proposti dall’esponente del Patt sui comuni confinanti del Tirolo e per sostenere i comuni nella lotta al bostrico.
Futura: servono risposte immediate per fronteggiare le emergenze
Futura ha evidenziato che questa Giunta sarà ricordata solo per una sola grande opera: la Music arena a Trento sud con il concerto di Vasco Rossi. Non si è invece visto l’avvio del Not il cui progetto era stato giudicato in un primo tempo il migliore da una commissione, perché poi ci si è accorti nella conferenza dei servizi che non aveva i requisiti per passare la gara. La Giunta delle grandi opere non è stata quindi in grado di far partire nessuna grande opera. Sulla questione sociale per Futura l’assestamento non prevede investimenti ma solo aiuti spot. L’esecutivo avrebbe potuto in tal senso decidere già oggi come spendere i 100 milioni di euro inseriti invece nel fondo del presidente. Il rischio è di ritrovare queste risorse nella manovra di assestamento del 2023 e per questo il consigliere ha chiesto di destinare subito buona parte del fondo a sostegno delle famiglie più in difficoltà in questa fase di crisi. Futura esorta a votare contro gli emendamenti presentati da Forza Italia e Fratelli d’Italia per prorogare la scadenza del 12 agosto prevista dalla legge provinciale del 2015 e che prevede la chiusura delle sale da gioco distanti meno di 300 metri dai luoghi socialmente più sensibili per combattere la ludopatia. Sul tema ambientale Futura sollecita la Giunta ad accelerare la strategia per la mitigazione dei cambiamenti climatici per cui le siccità e le Tempeste Vaia saranno sempre più frequenti. La Provincia di Trento è l’unico territorio in Italia a non aver previsto risorse a favore delle comunità energetiche che possono evitare di assecondare solo interessi individuali e agire con una logica solidaristica. Per questo Futura ha proposto un emendamento all’assestamento per indirizzare risorse alle comunità energetiche e un ordine del giorno per contrastare subito i cambiamenti climatici. Per Futura non sono turisticamente sostenibili i bacini di raccolta per l’innevamento artificiale. La transizione demografica richiede politiche di accoglienza delle persone migranti anche per arginare la carenza di lavoratori. Futura giudica una buffonata i 30.000 euro stanziati per indurre a venire a lavorare nel nostro territorio emigrati trentini all’estero. Non si può pensare che basti un biglietto di aereo e un soggiorno in hotel perché qualcuno scelga di lavorare qui. Sanità: per Futura la Provincia sta privatizzando i servizi e le prestazioni in questo settore. Se i professionisti se ne vanno anche le case di riposo diventeranno private a 4.000 euro al mese solo per chi se le potrà permettere. Futura propone di alzare di qualche decimo di percentuale l’Irap per sgravi finalizzati alla stabilizzazione del lavoro femminile e dei giovani. Ancora, per Futura occorre sostenere il Terzo Settore che gestisce i servizi sociali perché i lavoratori delle cooperative, oss e infemieri, hanno retribuzioni troppo basse oss e infermieri. E senza investimenti pubblici le cooperative non potranno più rispondere ai bisogni sociali nel nostro territorio. Problema casa: oggi in Trentino più di un migliaio di persone non ha accesso ai benefici dell’edilizia abitativa. Futura propone quindi di istituire un fondo corposo aumentando i parametri Icef per favorire un maggior accesso ai contributi pubblici. Occorrerebbe anche istituire un osservatorio sulle politiche abitative e recuperare gli oltre 700 appartamenti inutilizzati dell’Itea. Occorre inoltre formare il personale sanitario che oggi manca, aumentare i numeri di ingresso a infermieristica e i corsi per le professioni di cura che vanno rese più attrattive. L’assessora ha presentato un emendamento per l’assunzione nei pronto soccorso di medici senza specialità. Per Futura andrebbero invece assunti prima gli specializzandi con un minimo di esperienza clinica perché i neolaureati non garantiscono la sicurezza.

Ultimo aggiornamento: 26/07/2022 13:29:40
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