Trento - Oggi i Comuni di Trento e Rovereto riaprono i termini per la presentazione delle domande del bonus bicicletta. La seconda chiamata è resa possibile grazie alla disponibilità di fondi residui, a seguito delle domande rinunciate, rifiutate o scadute (non prorogate). Questa mattina, nella prima mezz'ora, è andata esaurita quasi la metà del budget disponibile: 30 mila euro il valore delle richieste per Trento (64 mila euro di budget) e 10 mila euro per Rovereto (20 mila euro il budget). Il bando è riservato a tutti i pendolari residenti in Provincia di Trento che lavorano da più di sei mesi nelle due città. Ai pendolari è riconosciuto un incentivo per l’acquisto di biciclette, muscolari o elettriche, da utilizzare negli spostamenti casa lavoro, così da incentivare la mobilità sostenibile. Il contributo provinciale è pari al 50% della spesa, con il limite a 600 euro per city bike, cargo bike e pieghevoli, e fino 100 euro per le biciclette muscolari tradizionali. Le domande potranno essere presentate attraverso la “Stanza del Cittadino” dei rispetti siti dei comuni. Secondo le prime stime, il bonus bicicletta ha registrato concreti effetti economici: ogni euro di bonus concesso ha generato almeno 3,6 euro di spesa.
Lavoratori dipendenti o autonomi che si muovono ogni giorno per ragioni di lavoro su Trento e Rovereto hanno una seconda possibilità di ottenere da oggi, 16 novembre 2020, il bonus sull’acquisto della bicicletta, da utilizzare negli spostamenti casa lavoro. Il contributo provinciale coprirà il 50 per cento della spesa, con il tetto fissato a 600 euro per city ebike, cargo bike e biciclette pieghevoli, e a 100 euro per le bici muscolari, ovvero quelle tradizionali.
Il via libera alla riapertura dei termini è stato dato venerdì scorso dalla giunta provinciale, su iniziativa del vice presidente e assessore all’ambiente, Mario Tonina. L’esecutivo “ha preso atto" dell’avanzo di budget, dovuto - come detto - alle domande rinunciate, rifiutate o scadute in occasione della prima chiamata del bando del 18 maggio scorso.
Originariamente, il bonus era stata previsto per cinque Comuni trentini: Arco, Pergine, Riva del Garda, Rovereto e Trento.