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Test antigenici rapidi nelle farmacie: approvato il Protocollo in Trentino

mercoledì, 4 novembre 2020

Rovereto – Pochi giorni fa l’incontro tra Federfarma Trento, Farmacie Comunali di Trento e Società multiservizi di Rovereto con l’assessore provinciale alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia Stefania Segnana e i vertici di Azienda provinciale per i servizi sanitari. Ieri la deliberazione con cui la Giunta provinciale approva il Protocollo sperimentale per l’esecuzione di test rapidi antigenici nelle farmacie trentine e mette a disposizione risorse pari a 1,2 milioni di euro per il bimestre novembre/dicembre 2020.

assessore Stefania SegnanaNel dettaglio si stima una produzione complessiva giornaliera di 1.200 test rapidi da parte delle farmacie, con un compenso concordato di 18 euro per le farmacie rurali e di 15 euro per tutte le altre.

“L’obiettivo – spiega l’assessore Segnana – è quello di potenziare l’azione di risposta diagnostica nella stagione autunnale e invernale, con particolare attenzione per il comparto scolastico. La sperimentazione rientra in quanto previsto dal Piano di potenziamento e riorganizzazione delle rete assistenziale e territoriale della Provincia, approvato lo scorso mese di settembre, per la diagnosi, il monitoraggio e la sorveglianza della circolazione del virus”.

Dopo la prescrizione da parte del medico di medicina generale o pediatra di libera scelta (con ricetta dematerializzata), l’esecuzione dell’esame viene prenotata dall’utente sul portale http://cup.apss.tn.it o tramite la App TreC_FSE.

In base al Protocollo, l’Azienda sanitaria dovrà provvedere alla formazione riguardante la manovra di esecuzione del tampone e alla fornitura dei kit di processazione rapida del test antigenico.

Ciascuna farmacia avrà invece il compito di garantire che i tamponi vengano eseguiti in luogo aperto adiacente alla farmacia ovvero all’interno della farmacia, ma con orari e spazi dedicati che consentano la separazione dal resto dell’utenza e le procedure di sanificazione ed aerazione. Tutto il processo dovrà svolgersi nel rispetto delle linee guida tecnico-sanitarie impartite dalla Giunta provinciale. Apss curerà la vigilanza e il controllo di tutte le fasi procedimentali.



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