Folgaria (Trento) - Ben 900 figuranti, oltre 40 i gruppi tra bande, cori, gruppi Schutzen e soprattutto i carri e i gruppi delle associazioni: tutto è pronto a Folgaria (Trento) e all'Alpe Cimbra per la manifestazione Brava Part che ritorna dopo due anni di stop dettati dal lockdown (foto @Gober), e che caratterizzerà l'intero weekend.
"Stiamo lavorando da mesi a questo evento con tantissimo entusiasmo insieme ai Comuni, alle associazioni e Pro loco - afferma Gianluca Gatti, presidente di Apt Alpe Cimbra -, e siamo certi che saranno tantissime le persone che verranno ad applaudire i protagonisti di questa grande festa di fine estate". "La Brava Part è una festa della comunità dell’Alpe Cimbra - prosegue - che vuole ribadire con grande orgoglio la propria matrice identitaria, le proprie tradizioni e la propria cultura. Una festa a cui sono invitati tutti coloro che già frequentano la località o che vogliono scoprirla in questa giornata di festa e di allegria".
L’ultima edizione del 2019 aveva registrato oltre 10mila spettatori, 700 figuranti, 35 gruppi caratteristici e molti grandi carri. L’edizione di questo weekend sarà ancora più popolata e vedrà sfilare su un percorso di circa 2 km un numero ancora più nutrito di carri e figuranti: 900 figuranti, oltre 40 i gruppi tra bande, cori, gruppi Schutzen e soprattutto i carri e i gruppi delle associazioni e delle Pro loco che esprimeranno la tradizione e l’identità dell’Alpe Cimbra rappresentate dai mestieri de 'sti ani' e dai costumi storici dei pastori, dei masteleri, dei triveladori, dei vinaroi e delle tante attività che caratterizzavano in passato l’economia di montagna dell’Alpe, e poi bande provenienti da tutto il Trentino, cori e gruppi storici.
La sfilata prenderà avvio domani - domenica 2 ottobre - alle 10:30 con partenza da Costa di Folgaria e sarà aperta dalla strega Brava Part e dai suoi racoleri (i bambini che la infastidivano con le loro chiassose racole nella Foresta della Gon), a seguire i tanti carri allestiti per l’occasione con gli attrezzi di un tempo scortati dagli abitanti delle frazioni con i costumi originali: i pastori di San Sebastiano, i brentelari di Carbonare (gli antichi antenati tedesco-cimbri chiamavano la località di Carbonare Kan Kohligen, col significato il ‘luogo delle carbonare’, cioè luogo in cui si produce il carbone di legna), i zestelari coi pori de Nosellari (gli abitanti di Nosellari riuscivano a costruire ceste-zeste, bene benèi, gerle-zèrle con la semplice arte dell’intrecciare le “strope”, rami di nocciolo o di salice montano), gli scalpelini de Serrada, il carro della fienagione di Costa, i vinaròi di Mezzomonte, i treveladori de Guardia, i boscaroi dell’Altopiano, il Carro della Fortezza di Lavarone, il carro dei casari e dei malgheri di Folgaria.
I carri saranno trainati da maestosi cavalli norici.