Prodotti di qualità della grande tradizione italiana.
Manuel Ferrari è originario di Breguzzo (Valle del Chiese) ed è tra gli Chef di punta del Trentino. Ha operato a livello internazionale in varie prestigiose strutture: Palace Hotel Badrutt di Santk Moritz, Caesas Salares di San Cassiano, Ristorante The fat Duck Londra, Ristorante Gray Kunz a New York e oggi lavora al Grand Hotel Villa Serbelloni. È stato Chef di Costa Crociere per l’alta ristorazione.
"Abbiamo voluto declinare le Olimpiadi Milano-Cortina 2026 sul piano gastronomico partendo da un must italiano di Natale, elaborato in chiave alpina – ha ricordato la giovane imprenditrice Bianca Maria Decarli, Ceo di Nicer Communication -. Un Concept che punta ad enfatizzare la forza delle idee: un modo concreto per evidenziare come i Giochi Olimpici non siano solo una partita finanziaria ma una ideale palestra dove i giovani possano essere protagonisti con la loro freschezza di idee. Per favorire la loro crescita professionale. Questa sfida è nata senza utilizzare denaro ma solo con il lavoro di giovani professionisti e il supporto logistico e ideale di Provincia autonoma di Trento, Trentino Marketing, Camera di Commercio, il patrocinio del Consiglio provinciale e l’aiuto materiale dell’azienda spumantistica Abate Nero. Anche per loro si è trattato di una sfida, vinta, nell’abbinare al dolce un TrentoDoc. La conferma che bisogna sempre osare. E i Giochi saranno una occasione irripetibile per i giovani esattamente come avvenuto con le Universiadi invernali Trentino 2013. I 60 giovani dell’area Marketing e Comunicazione oggi sono protagonisti in molte aziende e attività professionali".
Come detto tutta l’iniziativa ha uno scopo benefico. I 10 panettoni prodotti artigianalmente da Manuel Ferrari sono stati offerti ad altrettanti prestigiosi ristoranti del Trentino, con il ricavato destinato all’Associazione Una Chance per Chico. A sostenere l’iniziativa sono stati Locanda Margon (Ravina di Trento), Gallo Cedrone (Madonna di Campiglio), Le due Spade (Trento), Scrigno del Duomo (Trento), Villa Madruzzo (Trento), Clesio - Hotel Trento (Trento), Orso Grigio (Trento), La Contea (Bolbeno – Borgo Lares), Rebuffo e Terramia (Trento).
"Dietro l’Associazione per Chico c’è un grande lavoro che spesso non appare – hanno detto Gianni Forti, zio di Chico con Lorenzo Moggio (il cui padre Roberto è tra i fondatori della Marcialonga) e Tito Giovannini -. In questo momento sta attraversando un momento di speranza, che si auguriamo non venga delusa come in passato. Il nostro iban è IT35G0585601801083571281676.
Ha fatto eco l’assessore Failoni. Come giunta provinciale stiamo dando massima attenzione alla vicenda di Chico e dobbiamo continuare a impegnarci a trovare una soluzione.
Messaggi di augurio sono giunti dai presidenti Diego Mosna (Trentino Volley), Luigi Longhi (Dolomiti Energia) e Lorenzo Conci (3Tre) con la benedizione dell’Arcivescovo di Trento Mons. Lauro Tisi.
E per chiudere la battuta di un vecchio giornalista sportivo trentino: se nel calcio si dice che l’allenatore non arriverà a mangiare il panettone per sancire la chiusura della sua attività anche in questo le Olimpiadi appaiono differenti visto che il loro cammino si è idealmente aperto a Trento proprio mangiando il panettone.