Alla preparazione della protesta stanno collaborando diversi gruppi di genitori delle valli trentine e della città, riuniti sotto la denominazione "comitato spontaneo di genitori per una scuola reale".
"Ribadiamo che non si tratta di un "no alle mascherine" e che nessuno di noi è "negazionista", ci rendiamo perfettamente conto della situazione, ma riteniamo che la scuola stia già contribuendo molto al tentativo di limitare la diffusione del virus con una serie di regole che vengono religiosamente rispettate e che stanno funzionando, e che di fronte a un possibile danno per la salute dei bambini (ancora una volta la "scienza" è divisa) sia necessario applicare il principio di precauzione, aumentando piuttosto i controlli in ambito extrascolastico e difendendo meglio le categorie deboli che affollano gli ospedali", affermano al Comitato spontaneo genitori per una scuola reale.