Lovero – Si è scelto il giorno del Patrono Sant’Alessandro per l’apertura al pubblico della sala voltata dell’Oratorio di San Michele a Lovero, ospitando la mostra dell’artista eclettica Antonella Brinafico, di Sernio, che con le sue creazioni ha ottenuto un grandissimo successo.
Il sindaco di Lovero Annamaria Saligari l’ha definita una meravigliosa anima semplice che sa arrivare al cuore delle persone e questo è stato testimoniato dal numeroso pubblico che ha visitato la mostra durante la serata dello scorso venerdì.
Per l’occasione l’artista ha fatto dono al Comune di uno splendido quadro raffigurante uno scorcio della chiesa di S. Alessandro, particolarmente apprezzato dall’amministrazione.
La mostra riaprirà al pubblico per tre fine settimana a settembre: il 10-11, il 17-18 e il 24-25 dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19.
L’amministrazione comunale, con la collaborazione del Gruppo Alpini guidato da Riccardo Cimetti e il coordinamento del Consorzio turistico Media Valtellina ha dato vita ad una serata straordinaria, all’insegna della buona musica, nell’incanto della chiesa di S. Alessandro resa ancora più suggestiva dalla notte stellata.
Due donne protagoniste dello spettacolo “All of me”, portato in scena dentro la chiesa, dalle straordinarie Consuelo Orsingher e Lucia Valcepina che hanno raccontato l’universo femminile, attraverso i testi e le note di donne coraggiose, che con la loro arte hanno saputo riscrivere un secolo.
Grande successo per la performance terminata tra applausi scroscianti. “Straordinario successo – il commento finale del sindaco di Lovero Annamaria Saligari – hanno riscosso anche i gruppi musicali che si sono esibiti fino a mezzanotte: il gruppo Folk Sirolupa e il Gruppo La Nuova Musa che hanno saputo coinvolgere il pubblico in una serata di musica davvero indimenticabile e che hanno saputo coinvolgere ed entusiasmare un grandissimo pubblico di tutte le età”.
Insomma, una fine d’estate davvero straordinaria per il piccolo centro del Tiranese che racchiude davvero tante perle architettoniche e storiche, da visitare assolutamente.
IL RESTAURO DELL’ORATORIO
Nell’ambito degli Interventi emblematici maggiori promossi da Fondazione Cariplo, il Comune di Lovero, con la Cm di Tirano quale ente capofila, ha realizzato un progetto di Conservazione e valorizzazione del paesaggio culturale nell’area della chiesa di S. Alessandro che riguardava la sistemazione e il restauro conservativo dell’edificio denominato Oratorio di San Michele ubicato a monte della storica chiesa e ad essa collegato da una lesena in muratura.
“Un doveroso ringraziamento – ha detto il sindaco Annamaria Saligari – alla famiglia di Antonio Caratti, allora proprietaria del fabbricato che ha donato al Comune la struttura perché potesse recuperarla al fine di salvaguardare la chiesa. Un plauso ai professionisti che hanno concorso a questo grande risultato: i progettisti arch. Nicola Stefanelli e il padre, Pietro a cui va un particolare ricordo, coadiuvati dallo studio Foppoli e Moretta Associati, dall’ing. Claudio Borromini e da Giorgio Baruta per il restauro”.
Il fabbricato si presentava con profonde crepe aperte sui lati liberi, un forte degrado degli intonaci e il tetto completamente compromesso dal tempo e dagli agenti atmosferici, anche i decori interni e le volte presentavano profonde lacerazioni e danni da infiltrazioni d’acqua. Importante il lavoro della ditta esecutrice dei lavori, la Lithos di Venezia che, insieme ai progettisti, ha ricevuto i complimenti dalla soprintendente arch. Bergamini. Con i lavori si è messo in sicurezza l’edificio, il tetto è stato completamente rifatto e nelle volte interne sono state riportate alla luce le decorazioni a grisaille a stilemi di ispirazione classica.
Per l’inaugurazione oltre a sindaco e vicesindaco era presente anche l’assessore Clementi, Vincenzo Giumelli e il parroco don Giovanni Villa.
Tutti, loverini e non, sono rimasti colpiti dalla bellezza dell’edificio riportato al suo antico splendore. La meraviglia che si leggeva nello sguardo dei visitatori ha ampiamente ricompensato l’amministrazione che ha visto apprezzato il lavoro di recupero di un importante bene architettonico che fa parte della storia di Lovero.