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Rovereto e Alto Garda, monitoraggio della zanzara tigre

Attivato nei territori di Rovereto, Vallagarina, Alto Garda, Ledro e Storo

ROVERETO (Trento) - Monitoraggio della zanzara tigre (Aedes albopictus), il servizio è stato attivato nei territori di Rovereto e Vallagarina, Alto Garda Ledro e Storo. L’attività è coordinata dalla sezione Zoologia della Fondazione Museo Civico di Rovereto, in collaborazione con i comuni interessati e con il sostegno della Comunità di Valle e la Provincia autonoma di Trento.

Sono 16 i Comuni coinvolti: Rovereto, Isera, Ala, Aldeno, Avio, Besenello, Brentonico, Mori, Dro, Drena, Ledro, Tenno, Arco, Nago-Torbole, Riva del Garda e Storo.

Obiettivi e strategia
L’obiettivo principale del monitoraggio è verificare, in tempo reale, la presenza e la distribuzione della zanzara tigre nelle aree a rischio, seguendone l’evoluzione spaziale e temporale. Questo consente di adottare per tempo provvedimenti e interventi di controllo per evitare che la popolazione dell’insetto raggiunga densità critiche, potenzialmente pericolose per la salute pubblica e il benessere ambientale.

Un ulteriore obiettivo è mantenere l’infestazione sotto una soglia di disturbo accettabile per i cittadini, riducendo al minimo il rischio sanitario e il disagio.
La zanzara tigre, infatti, punge prevalentemente durante il giorno e risulta particolarmente molesta negli spazi all’aperto durante la primavera e l’estate, sia in aree pubbliche (come parchi e cortili scolastici) sia in quelle private (giardini, cortili e campi).

Monitoraggio e interventi
Il monitoraggio si basa su una rete di ovitrappole – piccoli contenitori che simulano habitat ideali per la deposizione delle uova – controllate settimanalmente. Le uova raccolte vengono analizzate al microscopio dai ricercatori del Museo Civico, permettendo di calibrare con precisione le azioni di contenimento.

Attualmente, sono operative: 183 ovitrappole in Vallagarina (di cui 80 a Rovereto), 49 in Alto Garda e Ledro, 20 a Storo.

Coinvolti nel progetto: 13 operatori sul territorio e 4 ricercatori della Fondazione Museo Civico.

Sono previsti anche cinque cicli di trattamento larvicida nelle caditoie pubbliche dei Comuni aderenti, utilizzando prodotti ecocompatibili, sicuri per persone e animali. I trattamenti sono effettuati anche grazie al supporto del Servizio per il sostegno occupazionale e la valorizzazione ambientale (SOVA) della Provincia autonoma di Trento.

Il ruolo attivo dei cittadini
Per rendere davvero efficace la strategia di controllo, è fondamentale anche la collaborazione dei cittadini, con comportamenti responsabili che impediscano il formarsi di ristagni d’acqua nei propri spazi: sottovasi, bidoni, contenitori all’aperto, tombini, vasi nei cimiteri, ecc. È importante trattare regolarmente caditoie e tombini anche nelle aree private. A oggi, a Rovereto sono già stati effettuati due interventi larvicidi, e a breve si procederà anche negli altri Comuni. I cittadini che necessitino di informazioni o supporto possono rivolgersi all’URP del proprio Comune.

Dati online e trasparenza
Come avviene dal 2020, i dati sull’andamento del monitoraggio 2025 e della presenza della zanzara tigre nei territori della Vallagarina e dell’Alto Garda, realizzato dalla Fondazione Museo Civico, sono pubblicati sul sito provinciale www.vettoritrentino.it.
Ultimo aggiornamento: 18/06/2025 22:00:45
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