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Lunedì, 14 aprile 2014
Referendum per le fusioni comunali in Trentino: ora il via alle riforme istituzionali. Tutti i risultati
Trento - L'unificazione di dieci Comuni trentini è più vicina. I si hanno prevalso ovunque e il referendum sulla fusione dei Comuni valido perché è stato superato in tutti i Comuni il quorum del 50 per cento di votanti. I Comuni di Coredo, Smarano, Taio, Tres e Vervò daranno vita al municipio di Predaia. Ecco i risultati:
COREDO: su 1.192 votanti si sono recati alle urne in 783 (65,69%) e 650 (84,53%) hanno detto si alla fusione
SMARANO su 350 votanti si sono recati alle urne in 271 ( 77,43%); 239 ( 89,85%) i si
TAIO su 2.168 votanti si sono recati alle urne in 1.354 (62,45%) e 1288 (95,69%) hanno detto si
TRES su 541 votanti si sono recati alle urne in 379 (70,06%), e 343 (91,47%) hanno detto si
VERVÒ su 546 votanti si sono recati alle urne in 396 (72,53%) e 359 (91,35%) hanno detto si.
SAN LORENZO su 901 votanti alle urne si sono recati in 557 (61,82%) e 460 (84,56%) hanno detto si
DORSINO su 354 votanti alle urne si sono recati in 260 (73,44%) e 160 (62,26%) hanno detto si.
DAONE si sono recati alle urne in 383 (78,64%) e 332 (87,60%) hanno detto si
BERSONE si sono recati alle urne in 171 (70,66%) e 140 (84,34%) sono i si
PRASO si sono recati alle urne in 175 (61,19%) e i 133 (76,44%) sono i si.
E' quindi schiacciante il voto favorevole alla fusione dei dieci Comuni.
Il Comune di Valdaone nascerà dalla fusione di Bersone, Daone e Praso; Coredo, Smarano, Taio, Tres e Vervò daranno vita al municipio di Predaia; San Lorenzo e Dorsino daranno vita a San Lorenzo Dorsino.
LE REAZIONI
Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugio Rossi, giudica la giornata di ieri, nella quale si sono svolti i referendum per le fusioni in dieci comuni della valle di Non e delle Giudicarie, un momento positivo per l'Autonomia, sia per il metodo, che ha consentito ai cittadini di esprimersi sul futuro delle proprie comunità, sia per l'esito, che ha portato alla nascita di tre nuove realtà comunali.
A breve partità un percorso di condivisione e riflessione sull'assetto generale della riforma istituzionale, che secondo il presidente dovrà concentrarsi su due temi in particolare: il miglioramento del rapporto fra Provincia, Comuni e Comunità, che comporti anche una maggiore apertura di credito della prima nei confronti degli enti territoriali, e il proseguo del cammino verso una maggiore unità di intenti e di azione fra gli stessi Comuni. Una ulteriore riflessione dovrà essere operata infine per quanto riguarda la questione della rappresentatività e dei meccanismi di legittimazione delle realtà scaturite dalla riforma.
Per il presidente della Provincia autonoma quello di ieri è stato dunque un esercizio di democrazia partecipata importante, che va nella direzione giusta, quello del rafforzamento delle autonomie comunali, anche attraverso la loro fusione, e del conseguente miglioramento dei servizi erogati sul territorio ai cittadini. Un esito, dunque, in linea con il più generale percorso di revisione dell'asseto istituzionale del Trentino, nell'ottica di un miglioramento della capacità dei Comuni di concorrere alla definizione del futuro degli ambiti territoriali nei quali si collocano. Ciò deve comportare anche la gestione di maggiori risorse economiche, in un'ottica sovracomunale che premi l'unità, la capacità di fare sinergia e di rafforzare le collaborazioni, così da generare risparmi di scala ma anche un miglioramento complessivo dei servizi gestiti a livello territoriale. L'auspicio è pertanto che la strada indicata ieri dai referendum realizzati a Smarano, Taio, Vervò, Tres e Coredo, nonché Praso, Daone, Bersone e San Lorenzo in Banale e Dorsino venga in futuro imboccata anche da altre realtà comunali.
Ultimo aggiornamento:
14/04/2014 13:30:30