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Passerella lago Moro, prosegue l'azione legale contro il progetto

Darfo Boario (Brescia) - Passerella sul lago, l'Associazione Amici del Lago Moro smentisce il sindaco di Darfo Boario, Dario Colossi. Prosegue la battaglia legale sul progetto delle associazioni Amici del Lago Moro, Legambiente Circolo di Valle Camonica, CAI Darfo Boario Terme, CAI – Tutela Ambiente Montano Valcamonica e Sebino, Osservatorio Territoriale Darfense (OTD) e Italia Nostra - Sezione Valle Camonica.


"Chiariamolo subito - sostengono all'Associazione Amici del lago Moro - la vittoria al Tar che il sindaco Dario Colossi si è affrettato ad annunciare sul suo profilo personale non corrisponde alla realtà. Il Tar di Brescia non si è ancora espresso nel merito del procedimento che ha portato all’approvazione del progetto, ma ha unicamente respinto l’istanza cautelare che chiedeva la sospensione dei lavori. Questa prima decisione del Tar non è condivisibile nelle motivazioni e verrà da noi impugnata a breve presentando ricorso al Consiglio di Stato".


"Il sindaco ha reiterato l’affermazione erronea - proseguono - che si tratti di un’opera non impattante, utile a rendere fruibile il luogo in chiave sostenibile, vantando altresì il supporto della maggior parte dei cittadini.

Noi pensiamo che ai cittadini stiano maggiormente a cuore i percorsi pedonali urbani più critici, da rendere percorribili anche da parte di chi ha difficoltà motorie e per i passeggini, piuttosto che la realizzazione di un’opera inutile e dannosa (50.000 euro di fondi comunali per la passerella)".


"Sottolineiamo inoltre - aggiungono all'Associazione Amici del lago Moro - che basterebbe frequentare attivamente il lago per capire quale danno questo intervento potrebbe arrecare sia al delicato equilibrio ambientale del luogo, che dovrebbe essere tutelato poiché collocato nell’area del Parco Locale di Interesse Sovracomunale del lago Moro, sia alla fruibilità da parte dei bagnanti dello speciale accesso diretto dal roccione allo specchio lacustre. Come Associazioni abbiamo cercato un rapporto costruttivo con l’Amministrazione Comunale e siamo sempre disponibili ad un incontro per illustrare le nostre perplessità e presentare proposte per un intervento utile che non offenda il pregio della sponda del lago. Pensiamo che la comunità di Capo di Lago e molti cittadini, anche tra quelli che hanno sostenuto il Sindaco, auspichino la possibilità di un dialogo e si interroghino sulle ragioni di tanta ostinazione a negarlo".


"Per quanto riguarda l’esito del nostro ricorso al Tar di Brescia - concludono - dopo un approfondito confronto con i legali, appare evidente come ci siano forti contraddizioni e inadempienze nella procedura di approvazione del progetto. Riteniamo inevitabile continuare l’azione legale con il ricorso al Consiglio di Stato, mirato alla sospensione dei lavori e possibilmente al ritiro del progetto. Questo secondo ricorso nasce per riaffermare quanto già espresso - firmando la petizione e partecipando al flash-mob - dai molti che hanno a cuore la preservazione della naturalità del lago Moro. Si tratta di un atto oneroso che chiediamo ai cittadini di sostenere attivamente con un contributo economico alle spese legali".

Ultimo aggiornamento: 07/01/2024 00:50:12
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