La domanda è semplice: - Saremo in grado di reggere economicamente, nel momento in cui con il sopraggiungere della stagione invernale dovremmo limitare il lavoro dei nostri pubblici esercizi, che ovviamente dovranno applicare i distanziamenti previsti, alle sole superfici interne? Quanti sono i pubblici esercizi che hanno dimensioni tali da poter raggiungere il pareggio di bilancio nonostante le limitazioni imposte, e lavorando solo all’interno? Pochi quasi nessuno.
Vi è dunque una necessità impellente, irrimandabile, se vogliamo evitare di soccombere, se volgiamo mantenere in essere la forza lavoro, ed è quella di avere una politica amica anche di queste realtà economiche. In questo momento vi è un’assoluta necessità di rapporto con la politica, di una politica che non si deve limitare a semplici manifestazioni di intenti o al porre sanzioni nei confronti di questo o quel esercente, ma deve aiutarci a sopravvivere. Vi è altresì la necessità di una coesione tra le associazioni datoriali e di parte lavoratrice, tra le nuove associazioni che si stanno formando e la società, ciò non per costruire prospettive utopiche di un futuro radioso, ma semplicemente per resistere. Stiamo lavorando per unire e poter essere così maggiormente ascoltati.
Come ho detto l’inverno e alle porte e l’unica possibilità che abbiamo e il poter lavorare all’esterno, nonostante i rigori della stagione; ma il lavorare all’esterno esige plateatici riscaldati, come quelli che i trentini hanno imparato a conoscere viaggiando nel Nord Europa. Installare plateatici riscaldati, significa notevoli investimenti e costi di gestione. E ciò, a carico di esercenti che visti i trascorsi, l’impatto dei lockdown e tutto ciò che ne consegue, hanno subito solo perdite. Installare plateatici riscaldati significa prevedere percorsi agevolati con tempistiche agevolate al fine di ottenere dalle autorità ciò proposte i permessi necessari per realizzarli e possibilmente per realizzarli bene con il minor impatto ambientale possibile. Stiamo dunque predisponendo il percorso comune tra l’associazione che rappresento e le altre che vorranno, al fine di ottenere tutto quanto sia possibile dai nostri amministratori e nel minor tempo possibile. Un tempo che non è, e non può essere il tempo della normalità, ma dell’eccezionalità. Come ho detto l’inverno è vicino e dobbiamo avere risposte per superare questo inverno", il commento di Fabia Roman, Presidente dell’Associazione dei Pubblici Esercizi del Trentino, aderente a Confcommercio Trentino.