TRENTO - Prosegue la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori della Metalsistem di Rovereto per il rinnovo del contratto integrativo aziendale.
Dopo lo sciopero del 26 giugno, con il blocco della circolazione nella zona industriale e commerciale di Rovereto sud, le maestranze hanno nuovamente incrociato le braccia per l’intero turno di lavoro, otto ore di sciopero per rivendicare un trattamento economico equo.
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L’azienda non è certo in difficoltà economica – afferma Manuela Terragnolo, della Fiom-Cgil, che segue la vertenza – sta anzi investendo ingenti risorse nel quartiere industriale di Rovereto, tra via del Garda, viale dell’Industria, viale Caproni e via Marconi, e ne siamo ovviamente soddisfatti. Ma ci preoccupa che non riesca a riconoscere il valore delle persone che ogni giorno fanno funzionare quegli impianti e continueranno a farlo anche in futuro.”
Le aziende solide e lungimiranti sanno bene che lavoratrici e lavoratori non sono un costo da comprimere, ma il primo e più importante degli investimenti. In un contesto in cui è sempre più difficile reperire e trattenere personale qualificato, valorizzare chi lavora è una scelta strategica, non solo etica.
I dipendenti della Metalsistem non stanno chiedendo mance né elemosine, e tantomeno la benevolenza padronale. Chiedono rispetto, dignità e un giusto salario. Non è accettabile che la direzione aziendale pretenda maggiore impegno a fronte di una riduzione del potere d’acquisto. La mobilitazione continua, la lotta per un contratto aziendale equo non si ferma.
Ultimo aggiornamento:
02/08/2025 23:30:34