Sul plantigadro M49, ritenuto più pericoloso dall'intera regione, catturato lo scorso luglio e fuggito poche ore dopo, le Province di Trento e Alto Adige hanno emesso l'ordinanza dell'abbattimento.
Intanto - dopo il letargo invernale - c'è il risveglio di orsi e lupi e in Trentino la loro presenza è aumentata negli ultimi anni. La presenza di orsi è in crescita: infatti nell'ultimo censimento del servizio Foresta e Fauna della Provincia di Trento si contano più di 80 esemplari, nel 2019 ai 66 plantigradi censiti si sono aggiunti i 16 cuccioli. Il trend di crescita, fermo all'8 per cento all'inizio del decennio, nel 2019 è raddoppiato. Alcuni orsi gravitano anche in province (Bolzano) e nelle regioni limitrofi (Lombardia e Veneto) e i danni sono numerosi ovunque. In Trentino già dallo scorso marzo si registrano i primi danni del 2020 dal passaggio di plantigradi a Cavedago e Levico, in Trentino, e a Vezza d'Oglio (Brescia).
L'attenzione resta elta e il principale problema è la presenza dell'orso M49: numerosi sono gli avvisi alla popolazione trentina e agli allevatori, indicando il comportamento da tenere.