Stop alla didattica in presenza per le scuole secondarie, capienza ridotta sui trasporti pubblici, chiusi i musei, i corner scommesse, giochi e le mostre, chiusi i centri commerciali nel weekend.
Per le zone più a rischio, misure più stringenti: mobilità inter-regionale limitata a motivi comprovati tramite autocertificazione e lockdown totale per le attività, dai negozi ai servizi alla persona. "No ad un regime indistinto sul territorio. Il prossimo Dpcm individuerà tre aree corrispondenti a tre aree di rischio nelle quali ci saranno chiusure differenziate", ha spiegato il premier che dopo il dibattito parlamentare firmerà il Dpcm con le nuove regole.
VENETO, LA REAZIONE DI ZAIA
"Non ci sono i presupposti per un lockdown stile marzo. Siamo pronti a dar corso a tutte le restrizioni ma non per le attività produttive". Lo ha affermato il governatore del Veneto Luca Zaia, dopo la riunione in videoconferenza con il Governo. "Mi sembra di capire - ha aggiunto - che a Roma aspettano la discussione in Parlamento, poi prima di notte ci sara' una nuova convocazione di comuni, province e Regioni, dopodichè cercheremo di capire quale sara' la proposta del Governo".