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Mercoledì, 10 luglio 2013
Lago di Garda, Legambiente boccia undici zone su venti per l'inquinamento
Garda- Una bocciatura forte. Questo il parere di Legambiente sulla riviera del Garda, in particolare su torrenti, piccoli fiumi, canali, scarichi fognari. Col Lago di Garda si è chiuso il viaggio della Goletta dei Laghi di Legambiente tra i grandi bacini del nord: il risultato peggiore spetta alla sponda lombarda del lago che separa Lombardia, Veneto e Trentino, in cui sei prelievi su nove hanno dato esito quantomeno 'inquinato', mentre quella veneta ne ha fatti registrare 'solo' cinque.
Si salva la sponda a Nord, trentina, in cui su due prelievi i risultati sono stati sufficienti dal punto di vista dell'inquinamento.
Risultano fortemente inquinate le acque alla foce del canale nei pressi della spiaggia in località «Le Rive» a Salò, il torrente nei pressi del porto di Padenghe, la foce del canale in via Agello a Rivoltella. E ancora: la foce del torrente Bornico a Toscolano, la foce del torrente Barbarano a Salò. Si salvano solo le acque alla foce del Torrente S. Giovanni a Limone, quelle del lungolago Battisti di Desenzano e la foce del torrente Toscolano a Toscolano.
Secondo il rapporto di Legambiente ciò che desta forte preoccupazione è lo stato dei fiumi che poi confluiscono nei bacini lacustri. I corsi d’acqua in questione presentano alti tassi di inquinamento, dovuti a vari fattori, tra cui quello che ben 1/4 degli scarichi fognari italiani non viene depurato. Legambiente ha invitato i Comuni a impegnarsi ad un controllo concreto contro gli scarichi abusivi. Un quadro a dir poco disastroso per questo tratto del lago, mentre fortunatamente sulla sponda trentina le cose vanno decisamente meglio.
Ultimo aggiornamento:
10/07/2013 14:39:43