Innumerevoli le chiamate ai centralini delle caserme più grandi od al telefono di quelle dei centri urbani più piccoli per chiarimenti ed informazioni su come comportarsi alla luce dei provvedimenti normativi che si sono susseguiti negli ultimi 12 mesi.
Ma val la pena ricordare anche gesti più concreti e tangibili come il letto donato da un comandante di Stazione ad un’anziana signora 82enne che dormiva da sola su un divano od il soccorso prestato da un carabiniere libero dal servizio al guidatore di un’auto rimasta schiacciata da un grosso sasso lungo la Strada Provinciale 8, che collega Morbegno a Bema (Sondrio).
L'ATTIVITA' - Riguardo l’attività di polizia giudiziaria, nel periodo compreso tra il 1° giugno 2020 ed il 31 maggio 2021 sono stati perseguiti, da tutte le Forze di Polizia in provincia di Sondrio 3.561 delitti, di questi 3.217 sono stati perseguiti dall’Arma dei Carabinieri, ovvero quasi il 90% del totale.
Incessante, nonostante i periodi di lockdown, l’attività preventiva di controllo e di presidio del territorio svolta dagli uomini e dalle donne della Benemerita; a dimostrarlo i dati, di molto superiori rispetto al precedente periodo di riferimento (1 giugno 2019 - 31 maggio 2020): aumentati di circa il 30% i servizi esterni effettuati in provincia che hanno superato quota 12mila, con una media di quasi 33 servizi al giorno, nel corso dei quali sono state controllate 64.312 persone (+15,6%) e 50.930 veicoli (+18,5%) mentre 313 le pattuglie appiedate del carabiniere di quartiere nel capoluogo.
Sempre in ottica preventiva, sono state 40 le proposte per l’applicazione di misure di prevenzione avanzate dai reparti dell’Arma della provincia, dall’avviso orale al foglio di via obbligatorio alla sorveglianza speciale. In chiave repressiva, quasi 1.500 le persone deferite in stato di arresto ed in stato di libertà.
LE OPERAZIONI - Tra le operazioni più salienti ricordiamo l’arresto di 6 cittadini georgiani a Bolzano, Livorno e Bologna per furti perpetrati nel Nord Italia da parte dei militari della Compagnia di Tirano. Le indagini sono partite da un grosso furto ad una gioielleria di Livigno ed hanno permesso di attribuire ai 6 diversi furti, nonostante adottassero le più svariate tecniche per passare inosservati, anche quando si facevano consegnare le pizze a domicilio.
Altra operazione di rilievo è stata quella della Compagnia di Sondrio che ha permesso di smantellare una zona di spaccio nei boschi della Val Tartano con l’arresto di una persona e l’esecuzione di una misura cautelare dell’obbligo di dimora a carico di 19 soggetti accusati di aver favorito l’attività illecita in cambio di dosi di droga.
I 19 si prestano a fornire quanto necessario agli spacciatori per rimanere nell’ombra dei boschi, come vettovaglie, materiale per il confezionamento della droga, batterie e powerbank per cellulari ecc.
Le indagini permisero anche di arrivare all’arresto di ulteriori 4 persone insospettabili di Berbenno che a loro volta, dopo essersi riforniti dagli extracomunitari nei boschi, rivendevano la droga a soggetti del posto.
La lotta alla diffusione della droga, soprattutto tra i giovani ed i giovanissimi, resta un obiettivo primario ed il riscontro delle attività svolte sono i circa 2 kg di droga sequestrata – dall’eroina alla cocaina, dall’hashish alla marijuana – più di 110 le persone arrestate o denunciate e 118 le segnalazioni alle prefetture di residenza.
La festa dell’Arma è anche l’occasione per ricordare l’attività svolta dai Reparti Speciali che operano in provincia. Il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Sondrio anche negli ultimi 12 mesi è stato particolarmente impegnato nella verifica delle condizioni di lavoro. Numerosissimi i controlli effettuati e non sono mancate le contestazioni per violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, problematica sempre attuale che l’Arma affida a militari specializzati e dedicati in via esclusiva alla delicata e complessa materia.
Il comparto Carabinieri Forestali, con le articolazioni del Comando Provinciale di Sondrio e del Reparto Carabinieri Parco Nazionale dello Stelvio, si è distinto nella vigilanza sulla sicurezza ambientale con costanti controlli e non sono mancate contestazioni e sequestri, sia per quanto attiene l’irregolare gestione dei rifiuti che la salvaguardia del demanio ambientale e del territorio. L’occasione è propizia anche per ricordare il prezioso servizio Meteomont per la sicurezza in montagna.